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Il Vangelo Di Giuda: una nuova interpretazione del traditore al Festival Di Locarno

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Il Vangelo di Giuda rivisitato al Festival di Locarno. - Unita.tv
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Il film “Il Vangelo di Giuda”, diretto da Giulio Base, propone una visione controversa e complessa dell’apostolo noto per aver tradito Gesù. La pellicola ha debuttato in prima mondiale fuori concorso al Festival di Locarno e prevede una distribuzione cinematografica affidata a Eagle Pictures. Il cast è internazionale, con voci importanti come Giancarlo Giannini nella versione italiana e Lambert Wilson in quella francese. Il regista si concentra su un racconto interiore, un viaggio nella mente di Giuda, lontano dalle rappresentazioni classiche. Il progetto nasce da una collaborazione tra diverse case di produzione italiane e straniere, con il sostegno di Rai Cinema e sostegni regionali, offrendo una messa in scena che unisce riferimenti storici e libertà narrativa.

Il personaggio di Giuda raccontato attraverso un flusso di coscienza

Giulio Base spiega che l’idea principale del film è entrare nella mente di Giuda, seguire il flusso dei suoi pensieri senza mostrare mai l’aspetto fisico del protagonista adulto. La pellicola rinuncia a inquadrature dirette sul volto del traditore, preferendo riprese in soggettiva che immergono lo spettatore nelle sue riflessioni e sensazioni. Le scene si svolgono con dialoghi limitati e in aramaico, per mantenere un’atmosfera storica ma al contempo concentrarsi sul monologo interiore. Questa scelta narrativa punta a far emergere la complessità del personaggio, che non è solo un traditore ma un uomo segnato da esperienze traumatiche e da una profonda lotta con se stesso.

Il racconto mostra Giuda come figlio di una prostituta e cresciuto in un ambiente duro, un bordello, dove ha subito violenze che lo hanno spinto a compiere le sue prime azioni violente da bambino. Da adulto, a capo di quel luogo, decide di seguire Gesù, ma con aspettative difficili da sostenere. L’identificazione con Giuda è estesa dal regista a una condizione umana universale: chiunque può sbagliare, tradire se stesso o gli altri. Il tradimento diventa così uno strato psicologico e morale più complesso di quello tradizionale, che comprende anche il tradire le proprie convinzioni e aspirazioni.

Una produzione italo-europea tra finzione e fede

“Il Vangelo di Giuda” è prodotto da Agnus Dei e Minerva Pictures, in collaborazione con Rai Cinema e la polacca Agresywna Banda. Tra i contributi finanziari si segnalano quelli di Calabria Film Commission. Il film mescola liberamente elementi dei testi evangelici con invenzioni narrative per costruire una biografia credibile – ma immaginaria – del traditore. I riferimenti ai vangeli danno un contesto storico, ma non vincolano la sceneggiatura, che esplora aspetti meno noti e più drammatici della sua vita. Questo approccio dà spazio a una lettura nuova che mette in discussione aspetti fissi della tradizione cristiana sul tema.

Nel cast spiccano figure di rilievo come Rupert Everett, Tomasz Kot, Paz Vega e Abel Ferrara. Vincenzo Galluzzo interpreta Gesù, offrendo un contrappunto silenzioso ma presente al racconto dominato dalla visione di Giuda. La voce narrante affidata a Giancarlo Giannini nella versione italiana guida lo spettatore attraverso i passaggi più intimi del protagonista, aumentando la tensione emotiva. Le scelte linguistiche e stilistiche creano un’atmosfera oscura e meditativa, che accompagna un’immagine sofferta e tormentata dell’apostolo.

Il ruolo di Giulio Base e le controversie legate al Torino Film Festival

Il debutto cinematografico a Locarno arriva in un momento delicato per il regista Giulio Base, che dal 2024 ricopre anche la carica di direttore artistico del Torino Film Festival. Il suo incarico, segnato da critiche per uno sforamento di bilancio e per la nomina come consulente della moglie Tiziana Rocca , ha alimentato dibattiti nel mondo culturale e mediatico. Base ha reagito alle critiche con una certa leggerezza, parlando di risate di fronte a titoli e accuse severe, senza rinunciare però a riconoscere l’importanza del confronto.

Questa doppia attività nel cinema e nella direzione di un festival cruciale per l’Italia mostra come Base percorra strade complesse, spesso al centro di opinioni contrastanti. La presentazione di “Il Vangelo di Giuda” testimonia il suo interesse per temi difficili e controversi, ma anche la volontà di proporre prodotti cinematografici pensati per una platea internazionale e adulta. La presenza a Locarno rappresenta un momento chiave per consolidare questo percorso e mostrare a un pubblico più ampio una visione personale e audace su una figura storica dibattuta.

Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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