Un’escursione sul Mombarone, in provincia di Biella, si è trasformata in un incidente serio poco prima di mezzogiorno. Un uomo è scivolato ed è caduto da circa cinque metri su un tratto roccioso. Subito è scattato il soccorso con l’eliambulanza, coordinato dal soccorso alpino e dal 118. Le condizioni meteo, con nuvole fitte, hanno reso più difficile il recupero. Il ferito è stato stabilizzato sul posto e poi trasferito al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino.
Caduta sul Mombarone: cos’è successo
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno sul versante biellese del Mombarone, una meta nota per i suoi sentieri panoramici ma non privi di insidie. L’uomo, durante la camminata, ha perso l’appoggio ed è precipitato per circa cinque metri, finendo su una zona rocciosa molto accidentata. La presenza di massi ha peggiorato le sue condizioni.
Il momento era reso ancora più complicato dalla nebbia che avvolgeva la montagna, riducendo la visibilità. Questo ha reso il recupero aereo più difficile, sottolineando quanto sia importante chiamare subito i soccorsi in situazioni del genere.
Soccorso immediato tra rifugio e centrale 118
Appena si è verificata la caduta, il gestore del rifugio vicino, che fa anche parte del soccorso alpino, ha lanciato l’allarme chiamando il 112. La centrale del 118 ha reagito prontamente, inviando l’eliambulanza da Alessandria e attivando la stazione del soccorso alpino di Elvo Oropa per supporto a terra.
La presenza del gestore del rifugio sul posto è stata decisiva per un primo intervento rapido e sicuro, fondamentale per le condizioni del ferito. Vista la fitta nebbia, si è optato per un’azione combinata: soccorso aereo e, se necessario, assistenza da terra. Una prassi consolidata quando il meteo o il terreno rendono complicato l’intervento.
Elisoccorso: stabilizzazione e trasporto in sicurezza
L’eliambulanza ha raggiunto l’uomo sul Mombarone e l’equipe medica ha subito provveduto a stabilizzarlo. Dato il tipo di caduta e la difficoltà del luogo, questa fase è stata cruciale per evitare peggioramenti.
Con l’uso del verricello, il ferito è stato sollevato a bordo senza doverlo spostare su sentieri accidentati, riducendo il rischio di ulteriori traumi. Poi l’elicottero è decollato verso il CTO di Torino, specializzato in traumi e pronto ad accogliere casi urgenti legati agli incidenti in montagna.
Il volo ha garantito rapidità e sicurezza, elementi fondamentali dopo una caduta da quell’altezza. L’operazione è stata condotta seguendo tutte le procedure previste, con particolare attenzione alla sicurezza del paziente e alle difficoltà di accesso.
Nebbia e visibilità: l’ostacolo più grande
Al momento dell’incidente, sul Mombarone c’era una nebbia fitta che ha limitato molto la visibilità. Questo ha costretto la centrale del 118 a valutare con attenzione se far intervenire l’elicottero o affidarsi al soccorso via terra.
Le nubi basse rallentano sempre le operazioni e aumentano i rischi per i piloti. Per fortuna, le squadre del soccorso alpino sono addestrate a muoversi in situazioni difficili e si sono messe subito a disposizione per intervenire a piedi se necessario.
La combinazione di soccorso aereo e terrestre permette di adattare l’intervento al meteo, assicurando così l’assistenza più rapida e sicura possibile.
Arrivo al CTO di Torino e conclusioni
Dopo il recupero e le prime cure, il ferito è stato portato al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino, struttura abituata a gestire casi gravi derivanti da incidenti in montagna. Qui sono disponibili tutte le risorse per trattare in modo efficace traumi da cadute come questa.
Il trasporto in elisoccorso ha ridotto i tempi e assicurato condizioni migliori per il paziente, evitando complicazioni legate a spostamenti su strada.
L’intervento sul Mombarone conferma che il sistema di soccorso in montagna è pronto a rispondere velocemente, combinando mezzi aerei e squadra a terra, per garantire cure tempestive anche in condizioni difficili e su terreni impervi.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Davide Galli