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Due escursionisti tratti in salvo a 2750 metri sul bric di mezzodì grazie al soccorso notturno della guardia di finanza

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Escursionisti tratti in salvo a 2750 m dal soccorso notturno della Guardia di Finanza. - Unita.tv
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Due alpinisti sono stati soccorsi nella notte dopo essere rimasti bloccati sui 2750 metri della cresta del Bric di Mezzodì, una delle montagne più alte sopra la frazione Rochemolles di Bardonecchia, nota per i suoi paesaggi mozzafiato ma anche per i rischi che presenta, specie dopo il calar del sole. L’intervento del soccorso alpino, coordinato dalla Guardia di finanza e supportato dall’elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, ha evitato conseguenze più gravi in una situazione che si è messa rapidamente a rischio a causa delle temperature in forte discesa.

L’allarme e la ricerca notturna sui 2750 metri della cresta

La chiamata d’emergenza è arrivata intorno alle 22 di ieri, quando i due escursionisti che erano partiti in mattinata per raggiungere la vetta del Bric di Mezzodì non sono tornati al punto di partenza. A quell’ora il rischio era già alto: nel giro di poche ore la temperatura si era abbassata drasticamente, come accade spesso sopra i 2000 metri in estate, nonostante la giornata fosse iniziata bene. Le squadre del soccorso alpino, con il coordinamento della Guardia di finanza, hanno deciso di iniziare a ripercorrere i sentieri frequentati dai due fino a che la visibilità e le condizioni non hanno reso più complicato il lavoro a terra.

Con il calare del buio e la crescita del rischio di ipotermia, si è alzato in volo un elicottero specializzato di Azienda Zero Piemonte. Questo velivolo, attrezzato per interventi in quota e condizioni notturne, ha sorvolato la zona individuando rapidamente la sagoma degli escursionisti bloccati, che sono stati recuperati con un verricello in una fase delicata del salvataggio.

Caratteristiche e pericoli del bric di mezzodì per gli escursionisti

Il Bric di Mezzodì si innalza imponente sopra il territorio di Bardonecchia, in provincia di Torino, e attira appassionati di montagna soprattutto in estate. I panorami che si possono ammirare dalla sua cresta sono infatti uno dei motivi principali per cui molti scelgono questo percorso. Ma il Bric di Mezzodì nasconde insidie notevoli. La sua altitudine comporta repentini cambiamenti meteorologici, compresi bruschi cali di temperatura che mettono a dura prova chi si avventura senza l’adeguata preparazione.

Anche in pieno agosto, è frequente che la notte porti vento e gelo, e il terreno può diventare scivoloso o difficilmente percorribile. Spostarsi sulla cresta durante la sera, senza attrezzatura adatta, è pericoloso. Molti escursionisti, soprattutto quelli meno esperti, sottovalutano questi fattori. Come dimostra questo soccorso, un’escursione iniziata con tempo stabile può trasformarsi rapidamente in un’emergenza.

Il ruolo del soccorso alpino e della guardia di finanza nelle emergenze di montagna

Il recupero dei due escursionisti al Bric di Mezzodì ha visto coordinarsi più squadre di soccorso, unendo competenze diverse e mezzi specializzati. Il soccorso alpino è intervenuto a piedi, seguendo i sentieri usati dai dispersi per cercarli, mentre la Guardia di finanza ha coordinato le operazioni di volo e messo a disposizione piloti e tecnici addestrati per operazioni notturne in alta montagna.

Il volo con elicottero di Azienda Zero Piemonte ha permesso di localizzare con precisione i due escursionisti in difficoltà. Il recupero è avvenuto tramite verricello, una procedura indispensabile in zone impervie dove l’atterraggio è impossibile. I due sono stati trovati in uno stato di lieve ipotermia, conseguenza delle basse temperature che si erano instaurate durante la notte. L’intervento tempestivo ha impedito che le loro condizioni peggiorassero.

Sicurezza in montagna: insegnamenti dal salvataggio sul bric di mezzodì

Questa emergenza ripropone alcuni temi fondamentali per chi si sposta in montagna durante i mesi estivi, specialmente sopra i 2000 metri. L’escursione in alta quota non è mai priva di rischi, anche quando la giornata si presenta serena. Prepararsi significa portare con sé abbigliamento caldo, lampade, scorte d’acqua e cibo, ma soprattutto attrezzature di comunicazione efficienti per lanciare l’allarme in caso di necessità.

Conoscere il percorso e le condizioni meteorologiche è il primo passo per evitare situazioni pericolose. Nel caso del Bric di Mezzodì, le condizioni naturali e la rapida evoluzione del clima hanno reso difficile l’uscita autonoma degli escursionisti. Il salvataggio dimostra quanto siano essenziali meno rischi e più prudenza, ma anche un soccorso attrezzato e preparato ad intervenire in condizioni estreme.

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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