Il Torino ha concluso il ritiro allo Stelvio con una vittoria netta contro la Cremonese e un clima di fiducia in vista della stagione 2025. L’attaccante Ché Adams si è espresso sul gioco proposto dall’allenatore Baroni e sul ruolo dei nuovi compagni nella squadra granata. Sono parole cariche di aspettative per il campionato che sta per partire.
L’attaccante che punta a superarsi sotto la guida di baroni
Ché Adams ha sottolineato come il tecnico del Torino, mister Baroni, abbia impostato una strategia di gioco all’attacco, con grande attenzione alla fase offensiva. L’attaccante britannico ha ammesso di aver compreso meglio il calcio italiano dopo i mesi trascorsi in squadra e si dice pronto a dare un contributo maggiore in termini di gol e assist. L’obiettivo è arrivare in doppia cifra, ovvero segnare almeno dieci reti in campionato, un traguardo che rappresenterebbe un miglioramento personale e un apporto fondamentale per il Torino. Adams ha espresso soddisfazione anche per la sua crescita nel comprendere i meccanismi tattici richiesti da Baroni, che predilige situazioni di gioco dinamiche e proiettate verso la porta avversaria.
Il suo ruolo nell’attacco granata sarà centrale, considerata la volontà dell’allenatore di adottare un calcio aggressivo e propositivo. Adams ha indicato come il clima all’interno del gruppo e la linea adottata dal tecnico stiano favorendo un lavoro mirato a migliorare sia la fase realizzativa sia gli equilibri offensivi.
La fine del ritiro in altura e l’amichevole con la cremonese
La fase di preparazione ufficiale del Torino si è chiusa a Prato allo Stelvio, dove la squadra ha trascorso dodici giorni con allenamenti quotidiani in quota. La scelta di un ritiro in alta montagna serve ad aumentare la resistenza fisica e l’efficienza cardiovascolare dei giocatori, elementi fondamentali per affrontare un campionato lungo e duro come quello italiano. La squadra ha terminato questo periodo con una amichevole contro la Cremonese, vinta con un punteggio 4-1, risultato che ha rafforzato il morale del gruppo.
In questa partita si sono visti i progressi nella prestazione fisica e tattica dei granata, con una prova corale convincente che rispecchia le idee di mister Baroni. Il successo ha rappresentato un test utile per mettere in pratica le nuove strategie offensive e per provare alcune soluzioni in vista delle gare ufficiali.
Il ritiro, così impostato, ha dato sia ai giocatori che allo staff tecnico l’occasione di lavorare con continuità e concentrazione, lontano da distrazioni, per preparare in modo mirato la prossima stagione di Serie A.
Il ritorno di duvan zapata e l’arrivo di ngonge nel progetto Torino
Durante il ritiro è stato accolto con entusiasmo il ritorno di Duvan Zapata, attaccante di punta che ha affrontato l’ultimo campionato con alcune difficoltà fisiche che hanno inciso sulle prestazioni della squadra. Ché Adams ha esplicitato quanto l’assenza di Zapata si sia fatta sentire sul piano tecnico e morale, sottolineando l’importanza del suo rientro per il Torino.
Zapata rappresenta un elemento di qualità e peso nell’attacco granata, capace di garantire gol e presenza fisica in area di rigore. Il suo rientro si accompagna alle nuove aspettative legate all’inserimento di Ngonge, giovane attaccante considerato un tassello importante per il gioco offensivo di Baroni. Adams ha descritto Ngonge come un giocatore che potrà dare un contributo concreto al gruppo, offrendo soluzioni diverse davanti alla porta.
Il mix tra esperienza di Zapata e freschezza di Ngonge, unito all’approccio tattico dell’allenatore, sembra costituire uno dei punti chiave per la stagione del Torino. L’attaccante britannico ha valutato positivamente questo patrimonio di risorse offensive, fiducioso che possano migliorare la qualità del gioco e aiutare la squadra a essere più competitiva.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi