Per l’anno scolastico 2025-2026 in Piemonte si registra una diminuzione nel numero degli studenti e delle classi, in particolare nelle scuole secondarie di secondo grado e paritarie. All’avvio dell’anno, il sistema scolastico regionale presenta anche alcuni aggiornamenti per l’inclusione degli alunni con disabilità e la formazione tecnico-professionale.
Trend di calo degli iscritti e riduzione delle classi nelle scuole piemontesi
Nel nuovo anno scolastico le scuole della regione Piemonte contano complessivamente 485.830 studenti, cioè 8.103 in meno rispetto al 2024-2025. Questo decremento riguarda anche le 25.133 classi, che si riducono di 250 unità. Il calo coinvolge in modo netto anche le scuole secondarie di secondo grado, dove gli iscritti scendono a 179.201 contro i 180.374 dell’anno precedente. Le scuole paritarie seguono lo stesso andamento, con una diminuzione sia degli iscritti sia delle classi.
Questa riduzione riflette dinamiche demografiche più ampie, legate al calo delle nascite in Italia e in Piemonte in particolare. La diminuzione della popolazione scolastica influenza la distribuzione delle risorse e richiede una revisione della pianificazione e dell’organizzazione degli spazi e del personale docente. Il fenomeno interessa non solo il Piemonte, ma si riscontra a livello nazionale, con effetti sulle scelte di politica scolastica.
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha riferito che “le operazioni legate alle immissioni in ruolo e alle assegnazioni sono state svolte rispettando le tempistiche ministeriali”. Il calo di studenti e classi comporta però difficoltà nel mantenere gli equilibri tradizionali degli organici e richiede un adattamento ai cambiamenti demografici. La riduzione riguarda anche alcune province più colpite da calo demografico e spostamenti familiari.
Interventi per garantire continuità e inclusione degli alunni con disabilità
Per l’anno scolastico in corso il Piemonte ha previsto norme specifiche per migliorare l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, che rappresentano il 4,5% del totale degli studenti, con una leggera crescita rispetto all’anno precedente. Da settembre 2025 i docenti di sostegno possono chiedere la conferma dello stesso posto occupato l’anno passato, una misura pensata per “rafforzare la continuità didattica e relazionale degli studenti con bisogni educativi speciali”.
Questa opportunità mira a ridurre la frammentazione e le frequenti rotazioni del personale di sostegno, che in passato hanno influito negativamente sull’apprendimento e sul benessere degli alunni con disabilità. Mantenere un docente familiare aiuta a consolidare i percorsi educativi e a creare un ambiente più stabile e sicuro. In Piemonte i posti di sostegno confermati sono 3.843, un dato che riflette l’attenzione verso la scuola inclusiva.
L’attenzione regionale verso questa fascia di studenti fa parte di una strategia più ampia di promozione di servizi scolastici accessibili e di supporto. Da anni le politiche educative puntano a ridurre le barriere, con risorse destinate alla formazione degli insegnanti e alla realizzazione di ambienti inclusivi. Il Piemonte, con questa misura, si allinea ad altre regioni italiane che cercano di stabilizzare il corpo docente nel campo dell’inclusione.
Nuove autorizzazioni per percorsi formativi tecnico-professionali in Piemonte
Nel contesto di un sistema scolastico in evoluzione, il Piemonte ha autorizzato cinque nuovi percorsi formativi “quattro più due” nella filiera tecnologico-professionale. Questo tipo di percorso prevede 4 anni di scuola secondaria superiore più 2 anni di specializzazione, offrendo ai ragazzi una formazione pratica e tecnica approfondita.
L’introduzione di questi nuovi itinerari formativi risponde all’esigenza di adattare l’offerta educativa alle richieste del mercato del lavoro locale e nazionale. Il sistema formativo mira a integrare competenze tecniche con capacità operative, facilitando l’ingresso nel mondo del lavoro o negli studi specialistici successivi. Il Piemonte concentra così risorse su un settore che può sostenere l’occupabilità giovanile e rispondere alle necessità delle aziende del territorio.
Questa scelta si inserisce in un quadro più ampio di interventi sulla scuola che puntano a renderla più attenta alle caratteristiche e ai bisogni del territorio. L’Ufficio scolastico regionale, attraverso queste autorizzazioni, intende offrire strumenti concreti ai giovani e sostenere la loro crescita professionale. I nuovi percorsi possono aumentare l’attrattiva della scuola tecnica e rafforzare il legame tra formazione e lavoro.
Gestione del personale e preparativi per l’avvio dell’anno scolastico
Per affrontare sia il calo degli studenti sia le esigenze di continuità e innovazione, l’Ufficio scolastico regionale ha organizzato le risorse con precisione. Sono state autorizzate 5.129 immissioni in ruolo per il personale docente. Per il 2025-2026 saranno assunti 2.977 insegnanti nuovi, mentre i restanti 2.694 docenti risultano già assegnati.
A questi si aggiungono circa 902 immissioni in ruolo per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, un numero che copre quasi tutte le necessità di supplenza e sostegno nelle scuole piemontesi. Il lavoro organizzativo è stato svolto rispettando le scadenze ministeriali, per garantire un avvio regolare delle lezioni in tutte le province della regione.
Questo processo ha richiesto coordinamento e attenzione ai dettagli, soprattutto considerando che l’anno parte con un numero inferiore di studenti e classi. Il personale scolastico è così distribuito per assicurare la migliore competenza possibile e mantenere l’equilibrio tra domande educative e risorse disponibili. L’impegno ha contribuito a creare condizioni favorevoli per l’avvio del nuovo anno e per affrontare le sfide di un contesto in evoluzione.
La scuola piemontese si presenta quindi all’appuntamento con il 2025-2026 pronta a rispondere alle esigenze dei territori, a stabilizzare la continuità per gli alunni più fragili e a offrire opportunità formative più mirate. Il calo demografico resta una variabile da monitorare con attenzione, ma l’organizzazione e i contenuti fanno parte di un percorso di cura in corso.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Andrea Ricci