La Regione Piemonte ha messo in atto una serie di interventi a Spinetta Marengo, frazione di Alessandria, per monitorare e contenere l’esposizione della popolazione ai Pfas, sostanze chimiche potenzialmente dannose. Queste iniziative coinvolgono controlli sanitari sui residenti e un Osservatorio dedicato alla riduzione di questi composti nell’ambiente. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra attività produttive e tutela della salute, recuperando criticità accumulate nel passato.
Iniziative della Regione Piemonte per il controllo dei pfas a Spinetta Marengo
L’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha avviato un significativo programma di biomonitoraggio nella zona circostante il polo chimico di Spinetta Marengo. L’operazione si basa su prelievi ematici effettuati sui residenti entro un raggio di 3 chilometri dal sito industriale. Questa area è nota per la presenza di sostanze perfluoroalchiliche , accumulate negli anni e associate a rischi per la salute pubblica.
Federico Riboldi, assessore regionale, ha aggiornato i dati parziali della campagna iniziata nel 2024. Sono stati raccolti circa 457 campioni ematici, di cui 43 sono ancora in fase di analisi. Gli esami coinvolgono una popolazione variegata, con un numero consistente di volontari che hanno aderito online, circa 750, dimostrando interesse significativo alla questione ambientale e sanitaria. La Regione ha inoltre pianificato nuove sedute per completare le adesioni e i controlli.
Questa fase rappresenta uno sforzo costante per individuare l’entità della contaminazione nei cittadini e valutare i possibili interventi futuri. Le analisi si concentrano su livelli specifici di Pfas nel sangue, comparando i dati attuali con quelli raccolti precedentemente e instaurando uno strumento di controllo a lungo termine per prevenire effetti negativi.
Dati aggiornati sul livello di Pfas nei residenti più vicini al polo chimico
I risultati più recenti dell’indagine mostrano dati comparabili a quelli raccolti nei mesi immediatamente precedenti. Nel gruppo dei residenti entro 500 metri dal polo chimico, circa il 8,9% delle persone presenta concentrazioni di Pfas superiori a 20 ng/ml, valore scientificamente individuato come soglia di attenzione. Questo indica una lieve diminuzione rispetto all’11% registrato a fine 2024.
Rimane però alto il numero di cittadini con livelli di Pfas compresi tra 2 e 20 ng/ml, che costituiscono circa l’87,2% della popolazione monitorata. Solo il 3,9% riporta concentrazioni inferiori alla soglia minima di 2 ng/ml. Questi dati evidenziano una diffusione diffusa di queste sostanze nella popolazione esposta, ma con intensità variabile.
La prevalenza dei valori più elevati riguarda soprattutto uomini oltre i 60 anni, in gran parte pensionati. Questo profilo può essere collegato a fattori legati a esposizioni professionali o ambientali pregresse accumulatesi nel tempo. Analizzando i dati, emerge quindi un quadro che richiede un intervento mirato, focalizzato sui soggetti a rischio e sulla riduzione delle fonti di contaminazione.
Le prospettive della task force regionale sulla gestione sanitaria e ambientale
La Regione ha costituito una task force con l’incarico di valutare con attenzione i dati in arrivo dal biomonitoraggio e decidere i passi successivi. L’orientamento sarà quello di definire protocolli di presa in carico dei cittadini più esposti, integrando gli esami di laboratorio con controlli medici e azioni di prevenzione.
L’Osservatorio regionale per la riduzione dei Pfas rappresenta uno strumento fondamentale per indirizzare le politiche ambientali e sanitarie. Attraverso questo organismo si raccoglieranno informazioni sulle modalità di rilascio di queste sostanze, sulle vie di diffusione e sull’impatto complessivo. L’obiettivo dichiarato è di ripristinare condizioni ambientali più salubri, senza compromettere le attività produttive che caratterizzano il territorio.
Riboldi ha sottolineato che il modello di intervento messo in campo a Spinetta Marengo potrà essere proposto come esempio da seguire in altre realtà simili a livello nazionale. Le decisioni saranno guidate dalle evidenze emerse, con un impegno a contemperare salute pubblica e sviluppo economico. Questo equilibrio rimane al centro dell’azione regionale, dopo le esperienze passate di contaminazioni sottovalutate.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi