Negli ultimi giorni, un episodio ha riportato sotto i riflettori la questione della convivenza tra uomini e lupi nelle valli del Verbano-Cusio-Ossola. In Val Vigezzo, precisamente al pas Geccio, due lupi hanno tentato di aggredire un gregge dell’allevatore Antonio Pettinaroli. L’intervento diretto di Pettinaroli ha impedito che gli animali fossero predati, ma l’accaduto ha scatenato allarme in zona, soprattutto perché l’attacco è avvenuto in pieno giorno e con la presenza dell’uomo. A Santa Maria Maggiore, il sindaco Claudio Cottini sottolinea la crescente aggressività dei lupi e invita le autorità a prendere misure urgenti per proteggere le attività rurali e la sicurezza dei cittadini.
Aggressività crescente dei lupi in Valle Vigezzo e rischi per gli allevatori
Il tentativo di predazione dei lupi al gregge di Pettinaroli non è un caso isolato nella zona. Negli ultimi mesi si è osservato un netto aumento degli attacchi ai greggi e al bestiame nella Valle Vigezzo e in tutto il territorio del Verbano-Cusio-Ossola. Diversi allevatori riferiscono episodi in cui i lupi hanno agito in pieno giorno, senza timore della presenza umana, un segnale chiaro di un cambiamento nel comportamento di questi animali.
La situazione desta preoccupazione poiché mette a rischio non solo gli animali allevati, con danni economici per chi lavora in campagna, ma anche la sicurezza stessa degli operatori che custodiscono i greggi. Le autorità locali registrano l’attenzione crescente degli animali considerati tradizionalmente timidi e schivi, ora manifestano un atteggiamento più aggressivo e meno esitante davanti alla presenza dell’uomo. Questo mutamento crea situazioni di tensione e pericolo nelle aree rurali più isolate dove l’allevamento rappresenta una risorsa fondamentale.
La posizione del sindaco di Santa Maria Maggiore sulle misure da adottare
Il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini, ha espresso una forte preoccupazione per gli effetti degli attacchi dei lupi sul territorio comunale. Ha ricordato che il recente attacco, seppur non sfociato in predazione grazie all’intervento dell’allevatore, rappresenta un segnale d’allarme. Cottini evidenzia come l’aggressività crescente e la mancanza di timore dei lupi verso gli uomini richiedano un intervento tempestivo da parte delle istituzioni.
Il primo cittadino ha richiamato l’attenzione sulle modifiche legislative europee approvate nel maggio 2025 dal Parlamento Europeo, che hanno cambiato lo status di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. Si tratta di una decisione che apre la strada a interventi di selezione controllata, cioè a metodi per regolare la presenza di lupi in modo da limitare i conflitti con l’uomo e ridurre i danni agli allevamenti. Il sindaco ha chiesto a Stato e Regioni di adottare subito le misure previste da questa modifica, per garantire la tutela degli allevatori e un equilibrio serio tra conservazione e sicurezza.
Impatto e necessità di azioni coordinate per fronteggiare gli attacchi dei lupi
La Val Vigezzo e più in generale il Verbano-Cusio-Ossola stanno vivendo una fase complessa nella gestione del rapporto con i lupi. L’aumento degli episodi di aggressività nei confronti dei greggi impone una riflessione sulle strategie da mettere in campo per consentire agli allevatori di lavorare senza rischi e con la certezza della protezione dei loro animali.
Le autorità locali sottolineano l’urgenza di provvedimenti in linea con il nuovo quadro normativo europeo. La modifica dello status di protezione del lupo permette infatti alle istituzioni nazionali e regionali di intervenire con criteri più flessibili, bilanciando la necessità di conservazione della specie con quella di tutela del lavoro agricolo e della sicurezza pubblica.
Questo passo rappresenta per molti un’occasione per definire regole più precise per la convivenza con i grandi predatori, ancora molto diffusi nelle aree montane italiane. La richiesta arriva da chi vive quotidianamente la realtà di questi conflitti sul territorio e aspetta risposte concrete in tempi brevi.
In attesa di risposte ufficiali e di azioni coordinate, l’esperienza di Antonio Pettinaroli evidenzia come la presenza dei lupi sia una realtà sempre meno remota e più incalzante nelle zone rurali del Verbano-Cusio-Ossola. Gli allevatori e le comunità locali rimangono in allerta, mentre si attende che le istituzioni mettano a punto un piano di interventi chiari e operativi.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Serena Fontana