Indice dei prezzi al consumo a Torino in calo a giugno 2025: analisi delle variazioni mensili e annuali
L’ufficio di statistica della città di Torino ha pubblicato i dati relativi ai prezzi al consumo per il mese di giugno 2025. L’indice complessivo ha mostrato una diminuzione rispetto a maggio e un aumento moderato rispetto allo stesso periodo del 2024. Le rilevazioni evidenziano comportamenti differenti tra beni e servizi, con variazioni significative tra categorie di prodotti diversi.
Nel mese di giugno 2025 l’indice complessivo dei prezzi al consumo a Torino è stato pari a 121,1. Questo valore rappresenta un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente di maggio 2025 e una crescita dell’1,7% rispetto a giugno 2024. Si tratta di un segnale di rallentamento nell’aumento dei prezzi rispetto agli ultimi mesi, anche se l’inflazione mantiene un tasso positivo su base annua.
L’inflazione di fondo, cioè il dato che esclude i beni più volatili come i prodotti energetici e gli alimentari freschi, si è ridotta dello 0,2% su base mensile, mentre saluta a un +1,9% nel confronto con giugno del precedente anno. Questi numeri indicano una stabilizzazione dei prezzi al netto delle componenti più soggette a oscillazioni stagionali o influenze esterne. La presenza di sbalzi contenuti può riflettere sia aspettative di mercato più tranquille sia una riduzione delle pressioni su alcune filiere.
Variazioni nei prezzi di prodotti a diversa frequenza d’acquisto
L’analisi dettagliata sulle categorie di beni evidenzia una distribuzione variegata delle variazioni di prezzo. I prodotti acquistati frequentemente, come generi di prima necessità o prodotti di largo consumo, hanno visto un incremento dello 0,1% rispetto a maggio 2025 e un aumento del 2,0% rispetto a giugno 2024. Questo indica una lieve pressione inflazionistica su articoli di uso quotidiano, che impattano direttamente sul budget delle famiglie.
Per quanto riguarda i prodotti acquistati con media frequenza, si è registrata una diminuzione del 0,6% rispetto al mese precedente. Nonostante il calo mensile, il confronto su base annua segna un +2,1%, suggerendo un aumento tendenziale in questa categoria. I prodotti a bassa frequenza d’acquisto, tipicamente beni durevoli o meno utilizzati regolarmente, hanno mantenuto prezzi stabili rispetto a maggio, ma risultano in calo dello 0,2% rispetto a giugno 2024. Questi dati riflettono dinamiche differenti legate alle preferenze di consumo e alla sensibilità ai prezzi in base alla frequenza di acquisto.
Fluttuazioni nei prezzi di beni alimentari, energetici e tabacchi
I beni alimentari hanno registrato un lieve calo dello 0,2% rispetto a maggio 2025 ma segnano un aumento del 2,9% rispetto al giugno dell’anno precedente. Questo andamento indica che nonostante una leggera correzione mensile, i prezzi del cibo sono cresciuti nel corso dell’ultimo anno, probabilmente a causa di fattori come i costi di produzione e distribuzione.
I beni energetici mostrano una riduzione sia sul mese precedente che sull’anno . Il calo dei prezzi energetici può influenzare in modo positivo il potere d’acquisto, dato il peso di questa voce nella spesa familiare. Infine, il prezzo dei tabacchi cresce dello 0,1% rispetto a maggio e del 3,2% su base annua, confermando una tendenza stabile di aumento che può dipendere da aggiornamenti fiscali o politiche di mercato.
Andamento dei prezzi nei servizi abitativi, comunicazioni, cultura e trasporti
I servizi legati all’abitazione hanno visto una crescita contenuta dello 0,1% rispetto a maggio e un aumento più marcato del 3,2% se guardiamo al confronto annuo. Questo include spese per affitti, manutenzione e utenze collegate alla casa, elementi che incidono pesantemente sulla spesa mensile delle famiglie.
Le comunicazioni, che comprendono servizi come telefonia e internet, mostrano una leggera diminuzione dello 0,1% sul mese e un aumento dello 0,5% sull’anno, segnalando una certa stabilità con lievi aggiustamenti stagionali o di mercato.
I servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona presentano un calo mensile del 1,5%, bilanciato da un aumento del 3,9% annuale, segnalando fluttuazioni probabilmente dovute a variazioni nell’offerta o nella domanda stagionale. I trasporti hanno invece subito un incremento rilevante pari all’1,4% sul mese e un +3,2% su base annua, evidenziando un rialzo consistente dei costi legati agli spostamenti, che potrebbe riflettersi sul costo della vita quotidiana soprattutto nelle aree urbane.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Davide Galli