Piazza della Repubblica a Roma, uno degli spazi più centrali e simbolici della città, mostra già i segni di un degrado evidente. A pochi mesi dall’inaugurazione che aveva suscitato molte aspettative per un’area riqualificata e sostenibile, il verde è in condizioni precarie. Le aiuole sono secche, gli alberi piantati da poco hanno foglie ingiallite e piegate dal sole cocente e manca quasi del tutto l’ombra promessa. La situazione ha sollevato critiche da parte di residenti, lavoratori locali e anche esponenti politici.
Lo stato attuale del verde in piazza della repubblica
La trasformazione di piazza della Repubblica doveva rappresentare un passo avanti verso una capitale più moderna ed ecologica. Invece il risultato visivo è ben lontano da questa immagine: le aree verdi appaiono bruciate dal sole senza adeguata irrigazione. Il travertino bianco che circonda la piazza mette ancor più in evidenza le zone aride delle aiuole.
Gli alberi giovani non trovano sollievo nemmeno con qualche spruzzo d’acqua occasionale; le foglie gialle raccontano una storia di stress idrico intenso. L’assenza di ombra rende l’ambiente poco vivibile nelle ore calde del giorno: chi passa nota subito come sia difficile trovare un angolo fresco all’interno dell’area pubblica.
Denuncia simbolica di un ex consigliere regionale
Un ex consigliere regionale ha denunciato personalmente la situazione portando con sé un annaffiatoio per dare acqua alle piante assetate. Questo gesto simbolico sottolinea quanto manchi una gestione ordinaria efficace nel garantire cure minime al verde pubblico appena sistemato.
Responsabilità sulla manutenzione e gestione dell’area
Secondo fonti raccolte sul posto l’intervento resta sotto la responsabilità dell’Anas che ha curato i lavori di riqualificazione ma deve assicurare anche il mantenimento delle piante messe a dimora. L’impianto d’irrigazione previsto non risulta ancora operativo o sufficiente a contrastare gli effetti delle alte temperature estive.
Se gli alberi dovessero morire durante questa stagione calda è prevista la loro sostituzione ma solo dopo aver superato questo periodo critico per le nuove piantumazioni. Nel frattempo però si assiste ad una progressiva perdita del decoro urbano che rischia di vanificare lo sforzo fatto per ridisegnare questo spazio centrale.
L’abbandono percepito crea malumore tra chi vive o lavora nella zona perché vede svanire rapidamente quel progetto green che avrebbe dovuto migliorare qualità dell’ambiente urbano nel cuore storico della città.
Criticità nella gestione quotidiana
L’impianto d’irrigazione non è ancora attivo, lasciando il verde senza il supporto necessario in una stagione calda e secca.
Reazioni dei cittadini e impatto ambientale locale
Le segnalazioni arrivano dai frequentatori abituali dello spazio pubblico oltre alla politica locale: residenti lamentano come il caldo estivo abbia accelerato il deterioramento delle aiuole senza interventi tempestivi per salvaguardarle dalla siccità.
Questa condizione contribuisce inoltre ad aumentare quella sensazione di “isola di calore” tipica dei centri urbani dove mancano sufficienti superfici verdi capaci ridurre temperatura ambiente nelle giornate più torride.
Il disagio vissuto quotidianamente si traduce in uno spazio meno accogliente, lontano dall’immagine iniziale presentata durante l’inaugurazione ufficiale avvenuta pochi mesi fa con grandi aspettative mediatiche sulla rinascita urbana sostenibile nella Capitale italiana.
Nel frattempo rimane attiva la fontana monumentale delle Naiadi al centro della piazza; essa continua a offrire immagini suggestive ma non basta certo a compensare lo stato precario del resto dello scenario naturale circostante.
