Piano straordinario casa accessibile a milano: arrivate 24 manifestazioni di interesse da operatori privati
Il comune di Milano ha ricevuto 24 proposte per il Piano straordinario per la Casa accessibile, mirato a creare alloggi a canoni calmierati per famiglie con redditi medi, affrontando la crescente domanda abitativa.

Il Comune di Milano ha ricevuto 24 proposte da privati per il "Piano straordinario per la Casa accessibile", volto a realizzare alloggi a canoni calmierati per famiglie a reddito medio, con l’obiettivo di costruire 10mila appartamenti entro il 2034. - Unita.tv
Il comune di milano ha ricevuto 24 proposte da parte di operatori privati per il “Piano straordinario per la Casa accessibile”, un progetto pensato per mettere a disposizione alloggi a canoni più bassi per famiglie con redditi medi. Le iniziative coinvolgono otto aree pubbliche della città e mirano a dare risposta alla crescente richiesta di abitazioni a prezzi sostenibili. Questo piano si inserisce in un più ampio programma decennale di edilizia residenziale sociale volto a estendere l’accesso alla casa in modo prioritario.
Distribuzione e caratteristiche delle manifestazioni di interesse a milano
Le 24 manifestazioni sono state presentate da 14 operatori privati interessati a sviluppare alloggi di edilizia residenziale sociale calmierata . Gli edifici saranno in locazione con canoni entro gli 80 euro al metro quadro all’anno, un prezzo pensato per famiglie con redditi tra i 1.500 e i 2.500 euro mensili. Le aree oggetto di intervento si distribuiscono su due blocchi principali.
Le due aree principali di intervento
Il primo comprende zone come porto di mare a sud-est, via sant’elia 33 , via san romanello a quinto romano e via demostene a villa san giovanni, coprendo una superficie totale di circa 200mila metri quadrati. Il secondo riguarda vie più periferiche o di minor superficie come via bovisasca, via pitagora a gorla, via pompeo leoni vicino a viale toscana e via medici del vascello a rogoredo, con un’estensione complessiva di 33mila metri quadrati.
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Tra le aree più richieste, sette manifestazioni di interesse sono arrivate per l’ex palasharp, mentre porto di mare ne conta cinque e via demostene quattro. Altre zone come via bovisasca e via pompeo leoni hanno raccolto due proposte ciascuna, mentre via pitagora ha attirato una sola offerta. L’unica area senza proposte resta quella di via medici del vascello. Le offerte presentate riguardano complessivamente 193mila metri quadri di superficie.
Il percorso di selezione e i prossimi passi dell’amministrazione
Ora l’amministrazione comunale è impegnata a verificare la correttezza delle offerte ricevute e la loro rispondenza ai requisiti richiesti. Solo dopo questi controlli si potranno effettuare le aggiudicazioni delle aree. Il sindaco giuseppe sala ha indicato che entro la fine del 2025 si potrebbe concludere questa fase. Successivamente, le aree verranno messe a gara pubblica per dare accesso anche agli operatori che non hanno partecipato al primo bando, con un mese di tempo previsto per ulteriori candidature.
Il processo non si limita alla selezione delle offerte economiche, ma prevede anche la definizione delle regole e dei criteri per lo sviluppo degli edifici. Questi prossimi passaggi vedranno la collaborazione con il consiglio comunale per stabilire linee guida precise. L’obiettivo resta realizzare alloggi accessibili a lungo termine, servirsi di risorse pubbliche in modo efficiente e garantire un equilibrio tra sostenibilità economica e sociale.
Obiettivi e sfide del piano casa accessibile di milano
Il piano approvato alla fine del 2024 punta a costruire 10mila appartamenti a prezzo calmierato nel decennio a venire, circa 6.500 in città e 3.500 nell’area metropolitana milanese. La misura taglia direttamente sulla fascia media della popolazione, offrendo opportunità di abitazione a chi non rientra negli aiuti per il basso reddito ma fatica a trovare soluzioni abitative adeguate sul mercato libero.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di rispondere all’aumento della domanda per case a costi contenuti in una città dove il mercato immobiliare si è fatto sempre più difficile. Militare su una linea di intervento che contempli la collaborazione tra pubblico e privato, con il comune a mettere a disposizione aree a valore simbolico o con diritti di superficie, è uno degli aspetti centrali. Questo permette un controllo sugli interventi ma anche un incentivo per i privati che operano in questo campo.
La scelta di destinare risorse a chi guadagna da 1.500 a 2.500 euro al mese indica la volontà di intercettare una fascia spesso esclusa dalle politiche sociali ordinarie. È questo segmento che spesso affronta le difficoltà maggiori per l’affitto e la proprietà, soprattutto in città come milano dove i prezzi delle case restano tra i più alti in italia.
Il target della fascia media
Risposte del mondo privato e dati sulla domanda abitativa a milano
Tra le realtà coinvolte spicca coima, società attiva nel settore immobiliare, che ha partecipato con alcune manifestazioni di interesse su diverse aree messe a disposizione dal comune. Matteo ravà, responsabile del fondo e gestione patrimoniale di coima, ha sottolineato l’importanza di aprire un dialogo con l’amministrazione per confrontarsi sulle potenzialità del progetto.
Durante la presentazione dei risultati 2024, coima ha evidenziato un aumento della popolazione milanese, soprattutto nella fascia di età tra 19 e 44 anni. Questo segmento è particolarmente rilevante perché rappresenta chi cerca la prima casa o abitazioni a prezzi sostenibili. Il rapporto ha anche segnalato una mancanza di circa 40mila alloggi in città, una cifra che spiega la necessità urgente di interventi strutturali nel mercato immobiliare.
L’interesse da parte degli operatori privati dimostra come esista una disponibilità a investire in progetti di edilizia residenziale sociale, purché il quadro normativo e le condizioni siano chiare. Non a caso, la risposta positiva alla manifestazione d’interesse indica che la politica abitativa del comune ha stimolato l’attenzione su un tema che riguarda direttamente la qualità della vita di molti milanesi.