Piano sociale di zona 2025-2027 nei comuni del rhodense: risposte per emergenze abitative e nuovi bisogni giovanili
Il Piano Sociale di Zona dei Comuni del Rhodense, attivo dal 2025 al 2027, affronta l’emergenza abitativa e il supporto ai giovani nel passaggio verso l’autonomia attraverso interventi coordinati e innovativi.

Il Piano Sociale di Zona 2025-2027 nei Comuni del Rhodense affronta emergenza abitativa, fragilità giovanile e povertà educativa, integrando servizi sociosanitari e sociali per migliorare supporto e inclusione di circa 174.000 abitanti. - Unita.tv
Nel periodo 2025-2027 i Comuni del Rhodense affronteranno con un Piano Sociale di Zona le sfide legate all’emergenza abitativa e alle difficoltà dei giovani nel passaggio dalla scuola al lavoro e alla vita adulta. L’area coinvolge undici comuni lombardi, con una popolazione complessiva di circa 174.000 abitanti. Il Piano punta a integrare interventi sociosanitari e sociali, creando un sistema più coordinato per rispondere alle esigenze del territorio.
Il contesto abitativo e il nodo degli sfratti nei comuni del rhodense
La scarsità di alloggi pubblici e il costante aumento degli sfratti aggravano da tempo la situazione abitativa nei comuni del Rhodense. Questo problema vecchio ma ancora urgente richiede un approccio coordinato per ridurre il disagio di molte famiglie. Il Piano Sociale di Zona prevede l’istituzione di un Tavolo di regia distrettuale permanente, che riunirà amministrazioni locali, enti e associazioni per individuare strategie condivise.
Fra le misure principali c’è la promozione di progetti di housing sociale, iniziative che offrono alloggi temporanei insieme a programmi di sostegno abitativo. Tra il 2022 e il 2024, Sercop e La Cordata hanno coinvolto oltre cento persone con questi progetti, dimostrando come la coprogettazione possa dare risultati concreti. La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è un altro aspetto chiave: restaurare immobili non utilizzati permette di ampliare l’offerta abitativa senza consumare nuovo suolo.
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L’emergenza giovane: disorientamento tra scuola, lavoro e vita adulta
Un tema nuovo e altrettanto urgente riguarda i giovani dai 15 ai 34 anni, spesso disorientati nel passaggio verso l’autonomia. La difficoltà di passare dal percorso scolastico a un impiego stabile o a una vita adulta indipendente crea fragilità che si riflettono in benessere e occupazione. Il Piano del Rhodense risponde a questa esigenza mettendo in campo azioni specifiche che sostengano i giovani in questa fase delicata.
Gli interventi intendono creare reti di supporto e percorsi personalizzati, coinvolgendo scuole, enti locali e realtà sociali del territorio. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e terzo settore è fondamentale per offrire consulenze, orientamento e formazione mirata. L’obiettivo è garantire ai giovani strumenti concreti per affrontare il cambiamento e migliorare l’autonomia personale e professionale.
Integrazione sociosanitaria e il modello del punto unico di accesso
Fra gli elementi innovativi che il Piano Sociale di Zona propone, spicca l’idea di un Punto Unico di Accesso. Questa struttura fungerà da sportello integrato capace di attivare in modo rapido e coordinato i servizi sociali e sanitari necessari ai cittadini. Un meccanismo che punta a semplificare le procedure e a rispondere con maggiore efficacia alle domande di aiuto.
Il direttore generale di Sercop, Guido Ciceri, sottolinea come il Piano si basi su un modello di welfare collaborativo fra Asst Rhodense, enti locali, associazioni e terzo settore. La sinergia tra questi attori crea occasioni per migliorare la qualità dei servizi e l’accessibilità per tutti. Il Punto Unico di Accesso sarà un passaggio fondamentale per costruire un sistema più coeso e vicino ai bisogni della popolazione.
Costruire una comunità educante per combattere la povertà educativa
La lotta alla povertà educativa rientra tra le priorità evidenziate dai Comuni del Rhodense nel nuovo Piano Sociale. Per affrontarla si intende mettere in piedi una comunità educante territoriale, cioè una rete che coinvolga scuole, famiglie, terzo settore e altri soggetti attivi sul territorio. L’idea è offrire spazi e attività che sostengano la crescita e l’inclusione dei bambini e ragazzi.
Con questo approccio, si vuole superare l’isolamento di alcune situazioni, integrando risorse diverse per favorire esperienze formative e culturali accessibili a tutti. Creare sinergie attorno ai giovani può fare la differenza, soprattutto in quartieri o aree dove il disagio è più marcato. Il Piano ribadisce così la necessità di azioni collettive per garantire pari opportunità al mondo dell’istruzione e della formazione.
Un progetto territoriale con una ricaduta su 174.000 abitanti
Il Piano Sociale di Zona coinvolge i comuni di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Settimo Milanese, Rho, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Vanzago e Nerviano. Con un territorio popolato da 174.000 persone, la necessità di coordinare politiche sociali e sociosanitarie diventa fondamentale per un’efficace azione pubblica. Le linee guida si presentano come uno strumento operativo per affrontare sia questioni consolidate che nuove sfide.
La collaborazione tra Sercop, Asst Rhodense e terzo settore sarà il motore per dare forma concreta a progetti che rispondano alle necessità della comunità. Il Piano punta a razionalizzare l’accesso ai servizi, incrementare il numero di abitazioni disponibili e accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita. Questa iniziativa segue un percorso già avviato e si propone di rafforzare le risposte alle trasformazioni sociali del territorio.