Il progetto “Tiriamoci fuori. Emozioni, creatività, rispetto, parole” ha preso il via nel nord milanese coinvolgendo scuole materne, elementari, medie e l’istituto tecnico Levi di Bollate. L’iniziativa punta a sostenere bambini e adolescenti nelle fasi delicate della crescita, combinando attività di pet therapy, arte terapia e uscite all’aperto per facilitare l’espressione dei sentimenti e costruire relazioni positive.
Pet therapy contro la timidezza nelle scuole materne
Nelle scuole materne di Novate Milanese e Bollate, la pet therapy si è rivelata uno strumento efficace per superare la timidezza. I bambini hanno potuto interagire con animali, imparando a riconoscere e accogliere l’altro senza paura. Questi incontri favoriscono la socializzazione spontanea e facilitano la nascita di empatia tra i piccoli. Un approccio che, più di ogni lezione tradizionale, ha agevolato la comunicazione emotiva.
L’uso degli animali come ponte relazionale aiuta i bambini a scoprire la fiducia in sé stessi e negli altri. Il contatto con le creature ospiti ha creato uno spazio sicuro dove le emozioni si sono fatte più accessibili. I bimbi hanno imparato a gestire l’emozione dell’incontro, a osservare le reazioni interiori e a confrontarsi con i coetanei. Questo approccio ha portato a risultati tangibili nella riduzione dell’isolamento e della chiusura.
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Gli educatori sottolineano che svolgere queste attività in un contesto scolastico favorisce la continuità educativa. La pet therapy si integra con le routines quotidiane, amplifica l’effetto delle relazioni tra bambini e adulti di riferimento. Si crea così un clima più sereno che si riflette sul rendimento e sulla partecipazione alle lezioni.
Arte terapia e laboratori creativi per esprimere ansie e gioie nelle scuole elementari
Per gli alunni delle classi quarta e quinta delle scuole elementari, sono stati organizzati laboratori di arte terapia. Questi spazi di creazione hanno dato modo ai bambini di trasformare le emozioni in colori, forme e gesti. I pennelli, i colori e persino materiali di recupero sono diventati strumenti per raccontare ansie e gioie in modo giocoso e senza giudizio.
L’arte ha offerto una via di fuga e un canale di comunicazione alternativa, specialmente in una fase della crescita dove il linguaggio verbale talvolta fatica a esprimere ciò che si prova. Attraverso il gioco creativo, gli studenti hanno potuto esplorare la propria interiorità, riconoscere emozioni complesse e condividere con i compagni aspetti difficili da dire a parole.
I laboratori hanno anche sviluppato la manualità e la capacità di concentrarsi, creando momenti di quiete e attenzione focalizzata. Il coinvolgimento attivo nell’arte ha stimolato la curiosità e il rispetto verso sé e gli altri, innescando una forma di comunicazione non verbale che ha arricchito le relazioni tra bambini e insegnanti.
Gli educatori e operatori coinvolti hanno osservato che la creatività ha facilitato il confronto tra ragazzi, riducendo tensioni e fomentando fiducia. Questo approccio ha lasciato segni positivi nel modo in cui gli alunni affrontano le emozioni quotidiane, rendendo più facile chiedere aiuto o condividere momenti difficili.
L’importanza delle esperienze all’aria aperta per medie e istituto tecnico levi di bollate
Nel progetto hanno trovato spazio anche uscite all’aria aperta dedicate agli studenti delle scuole medie e agli allievi dell’istituto tecnico Levi di Bollate. Queste esperienze sono state riconosciute come occasione per avvicinare i giovani al tema dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, ma anche per invitare a una pausa dal ritmo frenetico e a un confronto interiore.
Le escursioni hanno preso forma come momenti di osservazione e ascolto della natura, durante i quali si è parlato di futuro e responsabilità personale. Gli studenti hanno potuto rallentare, guardarsi dentro e riflettere su sé stessi in un contesto non scolastico. Gli operatori hanno raccontato che questo tipo di attività ha agevolato il dialogo aperto su ansie e speranze, utilizzando contesti concreti e vicini all’esperienza dei ragazzi.
Non a caso, queste uscite hanno prodotto un senso di appartenenza alla comunità e alla natura, fondamentale per costruire una visione di rispetto e cura. Parole, gesti, silenzi si sono intrecciati durante le passeggiate ed esplorazioni, favorendo consapevolezza e una dimensione emotiva meno soggetta a filtri.
Gli incontri sul campo hanno inoltre fatto emergere la necessità di spazi protetti dove affrontare le paure legate al passaggio verso età più adulte. Hanno lanciato un seme per altre attività di supporto che mirano a tenere vivo il dialogo tra giovani e adulti.
Il progetto tiriamoci fuori e il futuro del supporto psicologico per gli studenti
“Tiriamoci fuori” è promosso dal Circolo Acli di Novate Milanese e Bollate, l’associazione Genitorescuola e il Comitato Genitori Testori. Il progetto ha il sostegno della Fondazione Comunitaria Nord Milano, segno di un’attenzione crescente verso il benessere emotivo degli studenti nelle realtà locali.
Il bilancio di questa prima edizione è positivo: le attività hanno funzionato come canale per ascoltare e coinvolgere bambini e ragazzi. Il progetto ha scelto di mettere al centro le emozioni, considerandole fondamentali per lo sviluppo e la crescita. Per ciascuna fascia d’età sono state pensate azioni mirate, calibrate sulle esigenze e difficoltà specifiche di quel momento scolastico.
Per il nuovo anno scolastico, dalle scuole arriva una novità significativa. Nascerà all’istituto Levi di Bollate un gruppo di supporto psicologico. Questo spazio sarà un “laboratorio umano” prima di tutto, dove gli studenti potranno affrontare paure legate alla fine della scuola, l’ingresso nel mondo adulto e le domande sul senso della vita. Non si tratterà di una semplice attività scolastica, ma di un ambiente protetto per parlare liberamente, restituendo alla parola il suo peso e valore.
L’esistenza di questo gruppo segna un passo avanti rispetto al solo intervento ludico-creativo. Rappresenta un riconoscimento concreto che spesso i ragazzi necessitano di luoghi dove sentirsi accolti e sostenuti senza giudizio. Il progetto continua e si evolve, cercando di rispondere con serietà e attenzione alle sfide della crescita adolescenziale.