Home Pellegrinaggio della memoria a mauthausen, 80 anni dopo la liberazione: l’assenza di cinisello e la polemica politica

Pellegrinaggio della memoria a mauthausen, 80 anni dopo la liberazione: l’assenza di cinisello e la polemica politica

Il viaggio della Memoria a Mauthausen nel 2025 segna gli 80 anni dalla liberazione dei campi nazisti, ma l’assenza del Comune di Cinisello Balsamo solleva polemiche sulla commemorazione.

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Il viaggio della Memoria a Mauthausen nel 2025 celebra gli 80 anni dalla liberazione dei campi nazisti, coinvolgendo studenti e associazioni, ma è segnato dall’assenza del Comune di Cinisello Balsamo, che ha suscitato polemiche. - Unita.tv

Il viaggio della Memoria a Mauthausen torna anche nel 2025, accompagnato dalla commemorazione degli 80 anni dalla liberazione dei campi di concentramento nazisti. L’iniziativa, organizzata da Aned Sesto Monza e Ventimila Leghe, porta studenti e rappresentanti pubblici a rivivere le vicende che hanno segnato la resistenza nelle fabbriche del nord Milano, ma quest’anno è emersa una forte polemica legata alla mancanza di rappresentanti istituzionali di Cinisello Balsamo.

Il significato storico del viaggio della memoria a mauthausen

Per decenni, il viaggio della Memoria ha rappresentato un momento fondamentale per ricordare le vittime della deportazione e la lotta della Resistenza, soprattutto quella che si è sviluppata all’interno delle fabbriche del nord Milano. Nel 2025, questa esperienza assume un valore particolare perché coincide con l’ottantesimo anniversario della liberazione dei lager.

I protagonisti del viaggio sono spesso giovani studenti, che accompagnati da associazioni come Aned e Ventimila Leghe si confrontano con luoghi simbolo della tragedia nazifascista. Mauthausen, insieme a Gusen e Hartheim, non è solo un sito di memoria, ma un pezzo di storia che racconta il coraggio di chi si oppose al regime e pagò con la vita. Le visite si concentrano su luoghi di grande sofferenza, scelti per far capire quanto il prezzo della libertà sia stato alto.

Nel contesto del nord Milano, la memoria si lega alle vicende di chi, lavorando nelle fabbriche durante la guerra, partecipò attivamente a scioperi e resistenze contro il regime fascista. Questa eredità, trasmessa in particolare attraverso la narrazione delle vittime e dei deportati, offre agli studenti un’occasione di riflessione diretta sulle conseguenze della dittatura e della guerra in Italia.

L’assenza del comune di cinisello b. scuote la commemorazione

Nel 2025 ha fatto notizia soprattutto l’assenza del Comune di Cinisello Balsamo dalle cerimonie di commemorazione a Mauthausen. Dopo anni di presenza costante, per la prima volta né il gonfalone comunale ha sfilato né sono state deposte corone nei luoghi dove persero la vita molti cittadini deportati.

Il caso è stato sollevato dal capogruppo Pd Marco Tarantola, che ha ricordato come circa cinquanta cittadini di Cinisello furono deportati nei lager, tra cui 38 a seguito degli scioperi antifascisti nelle fabbriche del 1944. Di questi, venti non fecero ritorno. “Questo pellegrinaggio serve a ripercorrere le loro storie, a non dimenticare il sacrificio legato alla guerra e alla resistenza.”

L’assenza delle istituzioni locali, sia in rappresentanza della maggioranza sia delle minoranze, ha alimentato una polemica politica forte. Gli studenti provenienti dagli istituti Montale e Cartesio hanno partecipato al viaggio senza alcun rappresentante comunale. Inoltre, le opposizioni lamentano di non essere state informate o invitate all’iniziativa, una novità rispetto agli anni passati. Questa mancanza ha un peso simbolico e politico, che si è tradotto in un confronto acceso sulle responsabilità della partecipazione pubblica alla memoria storica collettiva.

La delegazione del nord milano e le tappe del viaggio tra dolore e storia

In parallelo alla polemica di Cinisello, la delegazione del nord Milano ha continuato il percorso del viaggio della Memoria tra luoghi carichi di significato. Tra questi, il castello di Hartheim e il campo di concentramento di Gusen. Quest’ultimo è noto come il luogo dove più italiani hanno perso la vita, un vero cimitero per i deportati provenienti dalle fabbriche di Sesto San Giovanni e zone limitrofe.

Sono 97 i lavoratori deportati da quelle fabbriche destinati a Gusen, che rappresenta un capitolo doloroso per il nord Milano. Ogni luogo visitato è stato un’occasione per testimoniare il sacrificio di chi si oppose alla dittatura nascondendo la paura dietro la determinazione. Il viaggio, come ogni anno, ha voluto mantenere vivo il ricordo, affinché le nuove generazioni possano conoscere la storia da vicino, senza filtri o dimenticanze.

Contatto diretto con la memoria dei lager

Questi siti permettono di entrare in contatto diretto con i luoghi di prigionia e le condizioni estreme vissute dai deportati. La visita rafforza il senso di rispetto e consapevolezza intorno a una delle pagine più nere della storia europea.

Il ruolo delle scuole e delle associazioni nella trasmissione della memoria

Il viaggio della Memoria non sarebbe possibile senza la partecipazione attiva di scuole ed associazioni. Quest’anno, l’impegno di Aned Sesto Monza e Ventimila Leghe si è confermato cruciale per portare studenti delle scuole superiori direttamente in quei luoghi. Gli istituti Montale e Cartesio, in particolare, hanno garantito la presenza di giovani che si confrontano con storie spesso poco conosciute.

Questi incontri con la storia reale, lontana dal libro scolastico, creano un legame emotivo duraturo. La memoria non è un concetto astratto, ma una componente vita vissuta dai deportati e dai loro familiari ancora oggi presenti nelle comunità lombarde. Il lavoro delle associazioni aiuta a far emergere questi racconti, tramandarli e combattere l’oblio.

In un momento in cui la memoria rischia di affievolirsi, la collaborazione tra scuole e gruppi di ex deportati diventa indispensabile per mantenere la testimonianza viva e salutare anche per le comunità locali. L’assenza di Cinisello si misura anche in questa chiave, dato che una rappresentanza pubblica forte avrebbe rafforzato ulteriormente il valore dell’iniziativa.