Un episodio che ha fatto tremare il Politecnico Di Milano, in via Mancinelli, dove la rottura di un Frigorifero nel laboratorio di chimica ha scatenato un intervento d’emergenza. Dentro c’erano sostanze potenzialmente pericolose, tra cui sali di diazonio, noti per il rischio di esplosione. Ecco cosa è successo davvero e come si è risolta la situazione.
Quando un Frigo diventa una minaccia: cosa è successo al politecnico
Nel pomeriggio del 15 aprile 2025, intorno alle 16:30, un Frigorifero usato per conservare materiali chimici si è rotto improvvisamente nel laboratorio di chimica del Politecnico Di Milano, in via Mancinelli. La rottura ha fatto scattare subito l’allarme interno.
Il problema principale? All’interno del Frigo erano conservati circa cinque grammi di sali di diazonio. Questi composti sono altamente instabili e possono provocare deflagrazioni se maneggiati o danneggiati in modo errato.
Gli artificieri dei carabinieri entrano in azione
Oltre ai vigili del Fuoco, sono intervenuti anche gli artificieri della compagnia dei Carabinieri Specializzati nella gestione degli ordigni esplosivi. Il loro compito era quello di neutralizzare eventuali rischi legati ai sali di diazonio presenti nel Frigorifero rotto.
L’azione combinata delle squadre ha permesso una messa in sicurezza rapida ed efficace dell’area interessata.
Evacuazione immediata e intervento dei vigili del Fuoco
Appena è stato segnalato il guasto, il personale presente nel laboratorio e nelle aree limitrofe è stato evacuato senza indugi. La priorità era mettere in sicurezza le persone e isolare la zona a rischio.
Sul posto sono arrivati rapidamente i vigili del Fuoco con il Nucleo Nbcr del Comando di Milano. Hanno valutato la situazione con attenzione per evitare qualsiasi incidente più grave.
Perché i sali di diazonio sono così pericolosi?
I sali di diazonio sono composti organici derivati da ammine aromatiche. In pratica si tratta di molecole molto reattive che possono liberare azoto gassoso in modo violento se sottoposte a urti o variazioni improvvise di temperatura.
Questi composti sono particolarmente instabili allo stato solido e possono esplodere se non conservati correttamente o se danneggiati accidentalmente.
Nel contesto dei laboratori universitari, vengono usati spesso per esperimenti specifici ma richiedono sempre massima attenzione nella manipolazione e nello stoccaggio.
Come si è conclusa l’emergenza al politecnico?
Dopo alcune ore dall’intervento, i vigili del Fuoco insieme agli artificieri hanno completato le operazioni senza registrare feriti o danni gravi all’edificio. L’area è stata dichiarata sicura e il personale ha potuto rientrare gradualmente nei locali.
Il Politecnico ha confermato che l’incidente non avrà ripercussioni sulle attività didattiche né sui progetti in corso nei laboratori chimici.
Questo episodio ricorda quanto sia importante rispettare le norme sulla sicurezza nei laboratori scientifici soprattutto quando si lavora con sostanze potenzialmente esplosive come i sali di Diazonio. Il pronto intervento delle squadre specializzate ha evitato conseguenze ben più serie al cuore della ricerca milanese.