Il regista Paul Haggis, premiato con l’Oscar, torna a parlare a bari dopo la decisione del tribunale di brindisi che ha chiuso l’indagine per violenza sessuale aggravata e lesioni a suo carico. La vicenda che durava da tre anni si chiude dopo un periodo difficile segnato da accuse che l’autore ha sempre respinto con fermezza.
La conferenza stampa di paul haggis a bari: parole e sensazioni
Il 2025 porta a bari un Paul Haggis visibilmente sollevato e riconoscente. Nel corso di una conferenza stampa convocata dopo l’archiviazione, il regista ha raccontato la sofferenza provata a causa di accuse, definite da lui “false” e “difficilissime da digerire”. Ha sottolineato quanto la presenza della famiglia sia stata una ancora di supporto fondamentale nei mesi bui.
Il ruolo degli avvocati
Haggis ha voluto inoltre mettere in evidenza il lavoro dei suoi avvocati, Michele Laforgia e Daniele Romeo, presenti con lui, che avrebbero saputo dimostrare la sua innocenza agli occhi della giustizia. “Sono stati tre anni durissimi – ha detto – ma nonostante ciò provo riconoscenza verso chi non si è mai fermato davanti alle difficoltà”. Ha poi espresso il desiderio di restare in italia, paese che considera il migliore al mondo, a dimostrazione di un legame forte e radicato con la terra pugliese.
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Il percorso giudiziario e l’arresto a ostuni
L’inchiesta contro Haggis nasce nel giugno 2022, con l’arresto avvenuto a Ostuni. L’occasione avrebbe dovuto essere una rassegna cinematografica internazionale chiamata Allora Fest, evento ideato proprio dal regista. Il periodo successivo all’arresto si è rivelato complesso: il suo lavoro si è fermato e, secondo Haggis, gli è stato chiesto di “scomparire” dalla scena pubblica.
Non ha scelto la fuga, anzi ha spiegato di non aver avuto paura proprio perché consapevole della propria innocenza. “Ho portato tanto alla puglia” ha aggiunto, riflettendo anche su una pagina dolorosa del suo percorso personale e professionale, rimanendo saldamente in italia in attesa della verità.
Riflessioni personali e cambiamenti dopo la vicenda giudiziaria
Il regista non ha nascosto la propria capacità di guardarsi dentro dopo la crisi. Ha ammesso di aver commesso errori nel modo di trattare le persone, un riconoscimento che ha accompagnato con il racconto della terapia intrapresa dopo l’arresto. L’affetto dei suoi figli e la solidarietà di amici e colleghi, come Agostino Saccà e altri produttori storici, hanno contribuito a tenere vivo il suo spirito.
Questi anni, nonostante le difficoltà, sono stati anche un periodo creativo: ha annunciato di aver scritto due sceneggiature, tra cui una storia ambientata durante il fascismo e incentrata su un amore. Questo dettaglio apre uno spiraglio sul futuro professionale di Haggis, che pare pronto a tornare a lavorare dopo la lunga pausa forzata.
Il legame con l’italia e la puglia nel futuro di paul haggis
Paul Haggis ha ribadito la volontà di restare in italia, paese a cui si sente profondamente legato, e in particolare con la puglia. Nonostante la vicenda giudiziaria abbia messo in ombra il suo ruolo nel mondo del cinema locale, lui ha deciso di restare per continuare il proprio percorso personale e professionale.
L’esperienza lo ha segnato ma non lo ha allontanato da questa terra, dove ha portato contributi culturali e artistici riconosciuti. La scelta di non abbandonare la scena appare una sfida lanciata sia a chi lo aveva allontanato negli ultimi anni, che a chi ora aspetta di vedere il suo prossimo lavoro, frutto di un periodo di rinnovamento e riflessione.