Pablo Trincia re della narrazione audio racconta il suo viaggio dal giornalismo ai podcast
Pablo Trincia, re dei podcast, condivide la sua esperienza nel giornalismo e nella narrazione audio, evidenziando l’importanza della trasparenza e dell’adattamento alle nuove sfide del settore.

Pablo Trincia, giornalista e podcaster multilingue, ha raccontato il suo percorso dalla tv ai podcast, sottolineando l’importanza della narrazione audio basata su rigore, trasparenza e adattamento ai cambiamenti del giornalismo moderno. - Unita.tv
Pablo Trincia, noto come re dei podcast, ha recentemente partecipato a un evento organizzato da Zeta Service al Magma, dove ha parlato della sua carriera e del valore della narrazione audio. Nato a Lipsia da padre romano e madre iraniana, Trincia è cresciuto a Milano e ha costruito una carriera che attraversa giornalismo, televisione e podcasting. Il suo percorso riflette la trasformazione dei media e il ruolo del cambiamento nelle vite dei creatori di contenuti.
I primi anni e l’influenza familiare sulla sua formazione
Trincia è nato a Lipsia, nell’allora Germania Est, da una famiglia internazionale: il padre era romano, mentre la madre iraniana. Il nome Pablo Neruda, scelto per lui, deriva dal poeta cileno amico di famiglia. Da piccolo si trasferisce a Milano con la famiglia, precisamente nella zona del Leoncavallo, dove ricorda una città ancora poco valorizzata e piuttosto grigia.
Il padre, profondamente legato alle lingue e ai mercati internazionali, ha inciso molto sulla sua formazione linguistica e culturale. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, lo ha spronato a imparare il russo per cogliere nuove opportunità. Oggi Trincia parla più di venti lingue, tra cui hindi, swahili e wolof, un bagaglio linguistico raro nel mondo del giornalismo e della narrazione contemporanea.
Questa capacità di aprirsi al mondo e di muoversi tra culture diverse deriva dall’esperienza familiare. Il padre, con una carriera solida, viaggiava e comunicava in diverse lingue, trovando occasioni anche in luoghi poco esplorati. Questo ha insegnato a Trincia l’importanza di guardare oltre i confini tradizionali e l’ha formato in un’ottica internazionale, essenziale nel suo lavoro odierno.
Dal giornalismo tradizionale alla rivoluzione dei podcast
La carriera di Trincia è iniziata con il sogno di lavorare nelle organizzazioni governative, ma poi ha virato verso il giornalismo, prima scritto e poi televisivo. Ha lavorato per programmi noti come “Le Iene” e “Chi l’ha visto?”, imparando rapidamente a cambiare modalità espressive e linguaggio. La svolta è arrivata quando ha scelto di lasciare la carta stampata e la tv per dedicarsi ai podcast, un formato che ha trovato più libero e adatto al suo modo di raccontare storie.
Il passaggio al podcast è avvenuto circa dieci anni fa, quando il fenomeno stava esplodendo negli Stati Uniti. Trincia ha capito che l’audio sulle piattaforme digitali rappresentava un futuro più aperto rispetto ai media tradizionali, spesso opprimenti e legati a regole rigide. Il podcast gli ha permesso di esplorare narrazioni più lunghe, approfondite, costruite con cura metodica.
Nel presente, Trincia si definisce autore, giornalista e podcaster. La narrazione audio è diventata il suo terreno principale, dove mette in pratica un lavoro di ricerca, studio e documentazione accurata. Il racconto nelle sue serie a puntate segue un metodo quasi scientifico che richiede tempo, attenzione e rispetto per i fatti.
L’approccio alla narrazione e la sua responsabilità
Per Trincia, raccontare storie significa mettere in campo un atteggiamento di trasparenza e onestà. Non si tratta solo di dare voce agli eventi, ma di offrire un quadro equilibrato e privo di giudizi superficiali. La narrazione viene costruita senza aggettivi o commenti personali, per lasciare che i fatti parlino da soli e si dispieghino naturalmente.
Questa scelta richiede un distacco dai protagonisti e una certa fatica, perché il lavoro assorbe tempo e energie, spesso rubando ore alle giornate e alle notti di chi narra. Trincia ammette che la responsabilità è grande: il narratore deve restare imparziale e fare in modo che il pubblico comprenda la storia in modo chiaro e inequivocabile.
L’uso delle fonti, dei testimoni e dei materiali audio-video è parte integrante del suo metodo. Solo con un lavoro rigoroso di raccolta e verifica si possono evitare distorsioni, costruendo una narrazione solida e credibile. Questa attenzione rende il podcast uno strumento potente per raccontare storie che altrimenti rischierebbero di rimanere nascoste o fraintese.
Il cambiamento professionale e le sfide del giornalismo moderno
Il cambiamento ha segnato tutta la vita professionale di Trincia. Dopo esperienze come giornalista e autore televisivo, si trova ora a reinventarsi come imprenditore nel mondo dei podcast. Ha lasciato alle spalle un passato costruito con fatica per affrontare nuove sfide e nuovi strumenti.
Il giornalismo, secondo Trincia, sta attraversando una fase complessa. Ogni giorno nascono nuovi linguaggi e strumenti, mentre le nuove generazioni mostrano mentalità e aspettative diverse. I contenuti tradizionali non bastano più, servono idee fresche e coraggio per esplorare forme espressive nuove.
Non a caso, Trincia sottolinea una differenza generazionale: i giovani di oggi spesso non mostrano la stessa determinazione a uscire dalla propria zona di comfort come accadeva per chi è cresciuto negli anni Settanta e Ottanta. Questo rende ancora più necessario avere figure come lui, capaci di sperimentare e di spingere oltre i limiti delle modalità di comunicazione.
Con un passato nella carta stampata e in televisione alle spalle, Trincia ha attraversato fasi di paura, apprendimento e adattamento. La sua esperienza è un esempio di come il lavoro nel mondo dell’informazione possa cambiare rapidamente, richiedendo flessibilità e voglia di mettersi in gioco. Ogni svolta è stata affrontata con attenzione e impegno, dimostrando che restare fermi non è mai una scelta possibile.