Home Cronaca Operazione contro cellulari e droga nel carcere di Prato: indagati agenti e detenuti dei reparti alta e media sicurezza
Cronaca

Operazione contro cellulari e droga nel carcere di Prato: indagati agenti e detenuti dei reparti alta e media sicurezza

Condividi
Condividi

Nel carcere di Prato è scattata una vasta operazione per contrastare l’introduzione illegale di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti tra i detenuti, in particolare nei reparti Alta Sicurezza e Media Sicurezza. L’inchiesta, coordinata dalla procura locale, ha messo in luce una rete di corruzione che coinvolge anche agenti penitenziari. Sono state eseguite perquisizioni su oltre cento detenuti con numerosi sequestri, mentre alcuni poliziotti risultano indagati.

Modalità d’ingresso dei telefoni cellulari e della droga all’interno del carcere

Le modalità con cui telefonini e droga varcavano le mura del penitenziario sono molteplici ed elaboratissime. I dispositivi arrivavano durante i colloqui racchiusi in plichi destinati ai reclusi oppure attraverso la posta ordinaria. Alcuni membri del personale carcerario hanno favorito questo traffico illecito; tra loro ci sono agenti della polizia penitenziaria sospettati di ricevere compensi fino a diverse migliaia di euro per facilitare il passaggio degli oggetti proibiti.

Non solo personale interno: soggetti esterni provenienti da Napoli hanno utilizzato metodi insoliti come il lancio di palloni contenenti smartphone o addirittura fionde per superare il muro esterno del carcere. Una volta entrati nel cortile o nelle aree comuni, questi pacchetti venivano recuperati dai detenuti o dagli operatori che godono di maggiore libertà negli spostamenti dentro la struttura.

La capacità creativa nell’occultamento degli apparecchi è risultata sorprendente: gli investigatori hanno trovato telefoni nascosti in doppifondi ricavati nelle pentole, negli elettrodomestici da cucina, dentro sanitari dei bagni oppure celati sotto i wc stessi. Altri dispositivi erano occultati nello sportello dei frigoriferi o all’interno delle cartelline porta-documenti in plastica con doppio fondo costruito ad hoc; addirittura alcuni oggetti venivano portati direttamente sulla persona nascondendoli nella cavità anale.

Situazione nei reparti alta sicurezza e media sicurezza

Il reparto Alta Sicurezza ospita 111 detenuti considerati ad alto rischio perché legati alla criminalità organizzata mafiosa o camorristica; molti sono accusati anche formalmente ed 14 risultano indagati nell’ambito dell’operazione corrente. Questo settore avrebbe dovuto garantire rigide restrizioni agli spostamenti interni ma alcune fonti indicano che certuni godevano invece di libertà insolite rispetto alle regole previste.

Parallelamente vaste zone del reparto Media Sicurezza sono state sottoposte a controlli approfonditi soprattutto negli spazi comuni frequentabili dai reclusi più “liberi”. Qui sono stati ispezionati 16 individui con 13 iscritti nel registro degli indaganti legato a questa vicenda specifica.

In totale tra i due reparti si contano 27 detenuti formalmente inquisiti mentre gli altri cento soggetti sottoposti a controllo potrebbero aver avuto accesso ai beni vietatissimi sequestrai durante le perquisizioni; ciò lascia intendere un sistema diffuso che ha interessato buona parte della popolazione carceraria interna al complesso penitenziario pratese.

Coinvolgimento degli agenti penitenziari nella rete corruttiva

L’indagine ha evidenziato un quadro preoccupante anche sul fronte interno alla polizia penitenziaria impiegata presso il carcere pratese: tre agenti tra i 29 ed i 32 anni risultano iscritti nel registro degli indaganti con l’accusa precisa di corruzione aggravata dal ruolo svolto all’interno dell’istituto detentivo.

Inoltre emergono contatti sospetti fra altri quattro appartenenti alla stessa forza dell’ordine ed alcuni lavoratori addetti alle pulizie presenti stabilmente nella struttura carceraria; questi ultimi avrebbero facilitato lo smistamento degli oggetti proibiti grazie alla loro mobilità meno vincolata rispetto agli altri operatori interni al carcere.

Le autorità hanno inoltre effettuato dieci ulteriori perquisizioni fuori dalla provincia pratese interessando altre città italiane come Napoli , Roma , Firenze , Arezzo Pistoia oltre ad altre due ancora nella zona locale pratese. Queste azioni miravano soprattutto a individuare intestatari fittizi dietro cui si nascondevano schede telefoniche attivate irregolarmente presso negozi specializzati delle città principali coinvolte nelle attività criminali parallele al traffico interno al carcere stesso.

Cronologia dell’indagine e risultati finora raggiunti

L’attività investigativa è partita ufficialmente nel luglio del 2024 dopo segnalazioni interne relative all’anomalo movimento sia dei beni vietatissimi dentro la casa circondariale sia comportamenti sospetti da parte dello staff impiegato nei vari turni quotidiani.

A distanza quindi meno d’un anno dall’avvio delle verifiche coordinate dalla procura locale si registra già un significativo numero d’interventi compresi sequestri importanti: trentatré telefoni cellulari insieme a due sim card poste sotto sequestro formale rappresentando solo una parte minima rispetto ai quantitativi ipotizzati dagli investigatori.

Per garantire ordine durante le operazioni straordinarie è stato necessario schierare sessanta uomini della polizia antisommossa prontamente intervenuti nell’area carceraria. Tale dispiegamento testimonia la delicatezza delle azioni messe in campo considerandone l’impatto diretto sull’organizzazione interna, sulla sicurezza pubblica oltre che sulle dinamiche criminali già note presenti fra le mura detentive.

“Un sistema radicato e complesso, che mette in discussione la sicurezza degli istituti penitenziari,” hanno commentato fonti investigative anonime.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.