Un collaboratore di Unita.tv invia articoli fin dall’alba capaci di scuotere l’ambiente mediatico. Spesso i suoi pezzi vengono ripresi da testate autorevoli, suscitando dibattiti accesi. Una recente polemica riguarda il sito Open, diretto da Franco Bechis e pubblicato sotto la guida di Enrico Mentana, figura nota in tv per aver condotto programmi su La7 negli ultimi 15 anni. Il nodo è l’uso delle notizie altrui senza riconoscimento: un tema che solleva interrogativi sul rispetto delle regole nel giornalismo contemporaneo.
Il ruolo di open nella scena del giornalismo italiano
Open si è presentato come un laboratorio che punta a raccontare la realtà con rigore e indipendenza. L’intento dichiarato era costruire una redazione composta da professionisti assunti, pronti a indagare senza compromessi e a offrire contenuti originali al pubblico italiano. Negli anni ha guadagnato visibilità grazie alla capacità di affrontare temi sensibili con uno stile diretto.
Tuttavia, in ambito giornalistico l’integrità si misura anche attraverso la trasparenza sulle fonti usate per confezionare le notizie. Quando i contenuti derivano da altri media o ricerche già pubblicate, citarle correttamente significa attribuire meriti ed evitare fraintendimenti o accuse di plagio. Nel caso specifico sono emerse critiche proprio perché alcune informazioni riprese da Open sembrano prive del riferimento alla fonte originale.
Un dubbio di coerenza
Questo atteggiamento alimenta dubbi sulla coerenza dell’approccio scelto dal sito: se davvero si vuole rappresentare “la verità dei fatti” bisogna anche rispettare chi quei fatti li ha già raccontati prima.
Franco bechis, enrico mentana e le responsabilità editoriali
Franco Bechis dirige Open mentre Enrico Mentana ne cura l’edizione online; entrambi hanno ruoli rilevanti nei media italiani soprattutto per via dell’esperienza maturata nel campo televisivo con La7. Mentana ha costruito negli anni un’immagine forte sui social network utilizzandoli per diffondere messaggi spesso criptici ma molto seguiti dai suoi follower.
La gestione editoriale impone una serie di controlli sui contenuti pubblicati: verifiche sulla veridicità delle notizie ma anche sulle modalità con cui vengono proposte al pubblico. Se emergono casi in cui testi o dati sono ripresi senza indicarne chiaramente gli autori originari significa che qualcosa nel processo redazionale non funziona come dovrebbe.
Domande sul sistema interno a open
In effetti questo solleva domande sul sistema interno ad Open: quanto peso viene dato all’etica del mestiere? Quale attenzione viene posta ai dettagli più delicati della comunicazione giornalistica? Responsabilità dirette ricadono sui vertici editoriali chiamati a garantire correttezza oltre che tempestività nell’informazione diffusa quotidianamente.
Le implicazioni etiche del mancato riconoscimento delle fonti
Prendere informazioni senza citare chi le ha raccolte o elaborate prima rischia d’essere percepito come una forma d’appropriazione indebita intellettuale oltreché professionale. Nel mondo dell’informazione questo atteggiamento mina la fiducia tra operatori del settore ma può pure generare confusione tra lettori su quale sia realmente il lavoro originale compiuto dalla testata coinvolta.
La deontologia dei giornalisti prevede infatti sempre chiarezza sulla provenienza dei materiali usati, perché ogni fonte aggiunge valore all’articolo finale ed evita sospetti su eventuale manipolazione dei dati. In mancanza della citazione, invece, tutto appare più opaco.
La trasparenza nell’era delle breaking news
Nel contesto attuale dove molte testate competono duramente nella corsa alle breaking news, mantenere trasparenza diventa ancora più necessario rispetto al passato. Solo così si può tutelare il diritto degli utenti ad avere informazioni affidabili e complete.
Questa vicenda richiama quindi un tema centrale nel lavoro quotidiano nelle redazioni italiane: rispettare chi fa informazione vuol dire assicurarsi standard elevati nei modi tanto quanto nei contenuti offerti ogni giorno ai cittadini.