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Ondata di caldo record in Italia e Europa, morti e disagi tra nord e sud per temperature oltre i 40 gradi

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Il caldo intenso che avvolge l’Italia e gran parte dell’Europa continua a provocare vittime e disagi. Le temperature sfiorano i 40 gradi in molte città italiane, causando un aumento consistente di malori legati al calore. Mentre il sud è flagellato dall’afa, il nord affronta anche fenomeni temporaleschi che complicano ulteriormente la situazione. Tra le conseguenze più drammatiche si contano diversi decessi causati dal caldo estremo, ma anche rallentamenti nelle attività quotidiane come eventi rinviati o interruzioni nella rete elettrica.

Vittime del caldo tra sardegna, liguria e lombardia

La Sardegna registra due morti in spiaggia: un uomo di 75 anni proveniente da Terni è deceduto a Budoni mentre un altro turista di 57 anni originario di Treviso è morto a San Teodoro. Entrambi si trovavano sul litorale quando sono stati colpiti dal malore probabilmente legato alle alte temperature. In Liguria invece un uomo di 85 anni è spirato al pronto soccorso del policlinico San Martino di Genova dopo essere arrivato con sintomi da disidratazione aggravata da patologie pregresse.

Anche in Lombardia si conta una vittima: un camionista settantenne è stato trovato senza vita nel suo mezzo fermo su una piazzola dell’autostrada A4 nel tratto Sirmione-Peschiera del Garda . Le condizioni climatiche roventi potrebbero aver contribuito allo scompenso fatale. Questi episodi confermano quanto il caldo intenso rappresenti ancora oggi una minaccia concreta per la salute soprattutto delle persone più vulnerabili.

Temporali intensi interrompono il grande caldo nel centro-nord

Nel territorio toscano le temperature elevate hanno lasciato spazio ad eventi meteorologici violenti come temporali accompagnati da grandine e forti raffiche di vento. La provincia fiorentina ha visto numerose chiamate ai vigili del fuoco per alberi caduti che hanno provocato danni materiali ma fortunatamente nessun ferito grave.

Le piogge intense hanno interessato anche le province interne come Pistoia, Pisa ed Arezzo dove sono caduti nubifragi capaci d’allagare strade ed ostacolare la circolazione urbana. A Prato ad esempio circa 26 millimetri d’acqua sono precipitati nell’arco breve di mezz’ora mettendo sotto pressione gli impianti fognari cittadini; questo ha costretto alla chiusura temporanea del sottopasso in viale dell’Unione Europea prima della riapertura successiva.

A Firenze inoltre si sono verificati blackout elettrici dovuti al carico sulle linee causate dal clima estremo; situazioni analoghe si segnalano a Bergamo dove l’asfalto danneggiato dalle alte temperature mette a rischio alcune infrastrutture urbane mentre Milano ha subito deviazioni momentanee delle linee tramviarie per mancanza corrente elettrica rientrata poco dopo.

Misure straordinarie per proteggere lavoratori ed evitare emergenze

Di fronte all’emergenza climatica ministero del lavoro e sindacati hanno siglato un protocollo specifico volto alla tutela dei lavoratori esposti al calore intenso durante lo svolgimento delle loro mansioni all’aperto o comunque soggette ad affaticamento termico elevato. Diverse regioni italiane stanno emanando ordinanze comunali con sospensioni obbligatorie dell’attività nelle ore più calde della giornata così da limitare rischi sanitari soprattutto tra rider, operai nei cantieri o agricoltori impegnati nei campi.

“Questo accordo sarà recepito tramite decreto ministeriale con lo scopo preciso d’introdurre regole chiare sulla prevenzione degli effetti nocivi dovuti all’esposizione prolungata alle alte temperature durante il lavoro manuale o pesante svolto all’esterno degli edifici climatizzati o ombreggiati adeguatamente.”

Danno alle coltivazioni agricole aggravate dalla siccità persistente

L’impatto negativo della crisi climatica investe pure l’agricoltura italiana già messa duramente alla prova dalla scarsità idrica che persiste ormai da mesi su molte regioni della penisola. Coldiretti segnala danni consistenti sulle colture ortofrutticole colpite direttamente dal sole cocente, con frutta ed ortaggi scottati, riducendo qualità quantitativa dei raccolti.

Neppure gli allevamenti rimangono indenni: nelle stalle infatti la produzione lattiera cala sensibilmente proprio perché animali soffrono stress termico. Il problema più grave resta però quello relativo agli invasi idrici: secondo dati recentissimi mancano oltre cento sessanta milioni metri cubi d’acqua rispetto alla capacità totale necessaria per irrigare campi vasti.

Questa situazione rende sempre più difficile garantire approvvigionamento idrico sufficiente alle coltivazioni, mettendo a rischio redditività aziendale agricola nonché sicurezza alimentare locale.

L’ondata anomala proseguirà ancora nei prossimi giorni mantenendo alta tensione sanitaria ambientale sul territorio nazionale.

Ultimo aggiornamento il 2 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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