Un drammatico episodio ha scosso Napoli, nel cuore della città, a pochi passi da piazza Plebiscito. Un uomo di 75 anni ha sparato al fratello prima di togliersi la vita con la stessa arma. La polizia indaga sulle cause e le dinamiche di questa tragedia familiare che si è consumata in un’abitazione del centro storico.
I fatti avvenuti in vico santo spirito vicino a piazza plebiscito
La vicenda si è svolta in vico santo spirito, una strada stretta e poco distante da uno dei luoghi simbolo di Napoli come piazza Plebiscito. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla polizia di stato, l’uomo avrebbe utilizzato una pistola a tamburo per compiere il gesto estremo. Dopo aver sparato al fratello maggiore, lo avrebbe poi rivolta contro se stesso causando un duplice decesso nell’appartamento dove viveva la vittima.
Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente sul posto per i rilievi e hanno acquisito testimonianze tra i residenti della zona. L’ipotesi più accreditata resta quella dell’omicidio-suicidio ma gli investigatori continuano ad approfondire ogni dettaglio per chiarire cosa abbia scatenato questo gesto violento.
Profili delle due vittime: ex guardia giurata e ex sagrestano malati
Le persone coinvolte nella tragedia sono due fratelli anziani entrambi segnati da problemi di salute. Raffaele Poce, 75 anni, era un’ex guardia giurata mentre Franco Poce aveva circa ottant’anni ed era stato sagrestano nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Quest’ultimo viveva solo in condizioni considerate precarie dagli abitanti del quartiere.
Testimoni riferiscono che Raffaele andava spesso a trovare il fratello nella sua abitazione situata sempre nel centro storico partenopeo. Le loro condizioni fisiche fragili potrebbero aver influito sugli eventi ma non ci sono ancora conferme ufficiali su eventuali motivazioni precise legate alla malattia o ad altri fattori personali.
Intervento della polizia e indagini sull’accaduto
Gli agenti della polizia hanno effettuato tutti i rilievi necessari all’interno dell’appartamento dove si è consumato l’omicidio-suicidio per raccogliere elementi utili alle indagini. Sono state sentite diverse persone che conoscevano i due uomini per delineare un quadro più chiaro delle loro vite recenti e dei rapporti familiari.
L’autorità giudiziaria segue con attenzione l’evolversi delle verifiche tecniche sulla scena del crimine mentre gli investigatori cercano riscontri anche su eventuale presenza o assenza di altre persone al momento dei fatti. Al momento non emergono ipotesi alternative rispetto alla dinamica descritta dalle forze dell’ordine ma sarà fondamentale attendere gli esiti completi degli accertamenti scientifici prima di avere certezze definitive sui motivi dietro questo tragico evento familiare nato nel cuore pulsante della città partenopea nel 2025.