Il processo per l’omicidio di francesca deidda si svolge nell’aula della corte d’assise di cagliari, dove igor sollai è accusato del femminicidio della moglie. La vicenda ha scosso la comunità di san sperate, in provincia di cagliari, per la brutalità e i dettagli emersi durante le indagini. La scomparsa di francesca risale al maggio 2024, mentre i resti sono stati ritrovati a luglio nelle campagne tra sinnai e san vito. Il pm marco cocco ha iniziato la requisitoria, ripercorrendo la vita della vittima, il comportamento dell’imputato e le prove raccolte, tra cui ricerche online e tentativi di depistaggio.
Il contesto e la presentazione dell’imputato in aula
igore sollai è apparso in aula con una semplice maglietta nera a maniche corte, jeans e sneaker. il suo atteggiamento, con le braccia poggiate sulle ginocchia e una mano a coprire la bocca, ha trasmesso una tensione palpabile tra i presenti. la sua presenza è per la seconda udienza del processo con rito immediato. un appuntamento atteso da mesi, visto che l’uomo ha confessato il delitto che gli viene contestato: l’omicidio di francesca deidda.
san sperate, un piccolo comune a circa venti chilometri da cagliari, è stato il luogo di partenza della tragedia. la sparizione di francesca risale al 10 maggio 2024, e solo dopo quasi due mesi i carabinieri hanno recuperato i resti della donna nascosti in un borsone tra sinnai e san vito. la scoperta ha intensificato le indagini, conducendo all’arresto e alla confessione di sollai.
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Il pm ricostruisce la vicenda
Il pubblico ministero marco cocco ha preso la parola concentrandosi sulla ricostruzione dettagliata della vicenda. ha sottolineato più volte come francesca vivesse per igor, una frase che riassume i rapporti complicati tra i due. la requisitoria si è basata su documenti, articoli social e materiale raccolto dagli inquirenti, subito prima di analizzare tutte le prove.
Il magistrato ha descritto il comportamento di sollai nei giorni prima e dopo il femminicidio, soffermandosi in particolare sull’attività di depistaggio. sono emersi dettagli precisi su ricerche fatte sul web dall’imputato, tra cui come nascondere un cadavere, scavare una fossa e persino come dimettersi dal lavoro online attraverso lo SPID. Questa sequenza di azioni ha indicato una volontà chiara di cancellare ogni traccia e perpetrare l’inganno.
Le indagini hanno rivelato anche il download da parte di sollai di programmi per eliminare la cronologia sul computer. questi elementi costituiscono un quadro criminale che complessivamente aggravano la posizione dell’imputato. la ricostruzione del pm ha puntato quindi a dimostrare le circostanze aggravanti che potrebbero chiudere il processo con una condanna all’ergastolo.
I prossimi sviluppi in aula e le fasi del processo
la requisitoria del pm rappresenta solo una parte del percorso giudiziario. seguiranno gli interventi delle parti civili, che rappresentano chi si è costituito in giudizio a tutela della vittima e dei suoi familiari. poi sarà la volta degli avvocati difensori, carlo demurtas e laura pirarba, pronti a replicare e contestare le accuse.
questo processo ha attirato notevole attenzione mediatica per la gravità dell’omicidio e per la presenza di prove digitali che raccontano una storia complessa. l’aula di cagliari si prepara dunque ad approfondire ogni dettaglio, passando al setaccio ogni documento e testimonianza presentata.
Il caso sotto osservazione
La vicenda di francesca deidda resta sotto osservazione, mentre il sistema giudiziario porta avanti l’esame dei fatti con rigore e precisione, senza tralasciare nessun elemento che possa contribuire a chiarire quanto accaduto nel maggio dello scorso anno.