Un’iniziativa a Magenta ha coinvolto centinaia di cittadini e studenti delle scuole superiori in un corso pratico sulle manovre salvavita. Parallelamente, molte persone hanno potuto effettuare controlli cardiaci senza costi. L’evento, promosso da Areu in collaborazione con il Comune, ha puntato a rafforzare la consapevolezza sui rischi legati all’arresto cardiaco e sull’importanza della prevenzione.
Formazione alle manovre salvavita, un impegno su larga scala
La giornata del 10 maggio ha visto oltre 400 persone prendere parte a sessioni didattiche su come eseguire correttamente le manovre salvavita. Tra questi, 150 studenti delle scuole superiori del territorio locale si sono cimentati con manichini adulti e pediatrici, simulando situazioni di emergenza. L’addestramento ha coinvolto 45 postazioni, dotate di defibrillatori semiautomatici, un dettaglio che ha reso l’esperienza più realistica e utile.
Personale e organizzazione
Alla guida dell’evento, circa 50 istruttori appartenenti a diverse organizzazioni di volontariato, supportati da 7 professionisti di Areu, hanno guidato la formazione pratica. Ogni partecipante ha potuto imparare a eseguire compressioni toraciche efficaci, il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore. Queste tecniche sono fondamentali per aumentare le chance di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco, un’emergenza medica che non permette attese.
Leggi anche:
Prevenzione cardiaca e visite gratuite, l’altra faccia dell’iniziativa
Oltre alle sessioni di formazione, sono stati offerti screening cardiologici gratuiti. Circa un centinaio di cittadini ha potuto sottoporsi a elettrocardiogrammi e visite preventive, controlli indispensabili per monitorare la salute del cuore. Questi esami aiutano a identificare precocemente eventuali anomalie e a intervenire prima che si verifichino episodi gravi.
L’accesso libero ai controlli è stata una scelta mirata a coinvolgere un’ampia parte della popolazione, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili o meno abituate a sottoporsi a controlli medici regolari. La contemporaneità tra formazione sulle manovre d’emergenza e visite cardiologiche ha offerto un piano integrato che mira sia alla prevenzione che alla preparazione all’eventuale trattamento tempestivo.
Un piano integrato
“Unire formazione pratica e screening è la chiave per aumentare sia la consapevolezza sia la prevenzione”.
Il ruolo dei cittadini nella catena della sopravvivenza
Il direttore del 118 di Milano, Riccardo Stucchi, ha spiegato con dati precisi l’importanza cruciale dell’intervento immediato nell’arresto cardiaco. Secondo Stucchi, “ogni minuto perso riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza”. Il primo passo rimane chiamare il numero unico di emergenza, ma la seconda fase, altrettanto decisiva, è rappresentata dalle compressioni toraciche eseguite tempestivamente dai presenti sul luogo.
Questa catena della sopravvivenza si fonda sul tempestivo coordinamento tra soccorritori, operatori e personale medico avanzato. Formare la popolazione, soprattutto i giovani, permette di realizzare un primo soccorso efficace e di salvare vite prima dell’arrivo delle ambulanze.
L’importanza di donare e registrare i defibrillatori
Areu ha lanciato un appello preciso che riguarda la disponibilità e l’accesso a defibrillatori pubblici. Donarli rappresenta un impegno civico significativo, ma ciò che conta è registrare questi dispositivi sulla piattaforma regionale. Solo così, in caso di emergenza, è possibile individuarli rapidamente e usarli per salvare persone in arresto cardiaco.
La registrazione garantisce un accesso immediato agli strumenti salvavita e consente una gestione coordinata delle emergenze. L’esperienza di Magenta ha evidenziato come la presenza di defibrillatori, ben distribuiti e conosciuti dalla popolazione, rappresenti un tassello chiave nella risposta tempestiva.
Il valore della formazione precoce secondo gli specialisti
La dottoressa Alessandra Russo, direttrice dell’Unità di Cardiologia, ha sottolineato il valore della formazione sin da giovani. Insegnare le manovre salvavita a studenti e ragazzi significa costruire una generazione preparata ad affrontare emergenze cardiache non solo con competenze tecniche, ma anche con consapevolezza e responsabilità.
Un’educazione pratica che coinvolge i giovani crea una rete di cittadini pronti a intervenire nei primi momenti delicati, riducendo così l’impatto degli arresti cardiaci. L’esperienza di Magenta offre un esempio concreto di come la prevenzione e la preparazione possano diventare patrimonio collettivo.