In Italia vivono più di 16.100 minori stranieri non accompagnati, molti fuggiti da guerre e povertà estrema. Questi giovani si rivolgono a papa leone xiv con la speranza di un futuro migliore e di una maggiore attenzione verso chi vive nell’ombra della marginalità. Un video messaggio realizzato da Save the Children e CivicoZero Onlus raccoglie le loro parole, mostrando un quadro urgente e spesso ignorato di vulnerabilità e bisogno.
Voci di giovani migranti tra speranze e richieste di attenzione
Nel video messaggio, diversi ragazzi provenienti da paesi diversi raccontano cosa si aspettano dal nuovo papa, leone xiv. Omar ricorda papa francesco definendolo “un uomo davvero buono”, mentre Ousman invita a ricordare anche gli italiani senza casa, “un accento spesso trascurato in questi discorsi”. Idrissa chiede che il pontefice preghi per la pace nel mondo, “un desiderio condiviso da tanti in condizioni di fragilità”. Kasem mette in luce la difficoltà di crescere nel mezzo di conflitti e guerre, un argomento che riguarda non solo i migranti ma tutti i giovani coinvolti in contesti di instabilità.
Il centro civico zero a roma
Questi ragazzi frequentano Civico Zero a Roma, un centro diurno gestito da Save the Children e CivicoZero Società Cooperativa Sociale Onlus. Il luogo offre un punto di riferimento concreto per adolescenti e neomaggiorenni che, arrivati da situazioni estreme in cinque diversi paesi, cercano di costruirsi un’esistenza lontana dalla violenza e dalla sofferenza. Il centro è un tentativo di dare sostegno immediato e personalizzato ai giovani più fragili, offrendo attività, supporto psicologico e aiuto concreto.
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Papa leone xiv e il suo messaggio di pace rivolto ai bambini in difficoltà
Il nuovo papa, leone xiv, ha scelto nel suo primo discorso parole dedicate a “costruire ponti” con dialogo e incontro per creare un solo popolo in pace. Questa visione risuona profondamente con le condizioni di molti bambini e adolescenti in fuga da conflitti e povertà. In un mondo segnato da guerre, persecuzioni e crisi umanitarie, tanti minori vivono viaggi pericolosi, spesso soli, che li espongono a rischi di violenza e sfruttamento.
Precedenti impegni di papa francesco
Save the Children ricorda come papa francesco, suo predecessore, abbia spesso difeso con fermezza diritti e dignità di migranti e minori vulnerabili. Le aspettative verso leone xiv sono di mantenere alta questa attenzione, garantendo protezione a chi più soffre, soprattutto ai minori che, appena arrivati, si trovano privi di riferimenti familiari e di tutele adeguate. Daniela Fatarella, direttrice di Save the Children, evidenzia che “la voce del pontefice sarà fondamentale per dare attenzione a questi giovani e per spingere le istituzioni a riconoscere e intervenire sulle loro condizioni spesso critiche”.
Situazione dei minori stranieri non accompagnati in italia e la sfida dell’accoglienza
Nel sistema di accoglienza italiano sono attualmente presenti 16.187 minori stranieri non accompagnati. Una quota importante è sbarcata sulle coste italiane: solo nel 2025, finora, oltre 2.650 ragazzi sono arrivati via mare, percorrendo rotte pericolose e spesso letali. Nel 2024 erano stati circa 8.000.
Le strutture di accoglienza si trovano a fronteggiare un fenomeno complesso, dove minori vulnerabili devono essere inseriti in contesti sicuri, con assistenza adeguata. I ragazzi arrivano spesso con traumi profondi, storie di violenze e difficoltà alimentate da esperienze drammatiche. Per loro garantire diritti fondamentali, protezione e opportunità significa permettere un futuro lontano dalle strade, dalla marginalità, e da rischi di abusi continui.
Civico zero, un progetto concreto di supporto ai minori non accompagnati
Civico Zero ha aperto nel 2009 a Roma, e dal 2011 è gestito in partnership da CivicoZero Società Cooperativa Sociale Onlus e Save the Children. L’iniziativa ha poi esteso la sua presenza anche a Milano, Torino e Catania. Civico Zero offre ai minori non accompagnati e ai neomaggiorenni un punto di riferimento in orario diurno. Qui ricevono sostegno per uscire dalla strada, lontano dai pericoli dell’esclusione e dello sfruttamento.
Attività e partecipazione
Le attività coinvolgono corsi di italiano, orientamento alla formazione e al lavoro, laboratori artistici e culturali, supporto psicologico e assistenza legale. Un percorso pensato per accogliere le peculiarità di ogni ragazzo, tenendo conto della loro storia individuale, dei traumi ma anche delle aspirazioni. Più di 24.000 giovani hanno partecipato finora, con oltre 15.000 solo a Roma, un numero che mostra l’importanza di interventi concreti sul territorio.
Save the Children ricorda che offrire protezione e un’alternativa concreta alla vita di strada significa costruire le basi per un’inclusione reale. Il progetto si propone di accompagnare questi ragazzi, molti dei quali senza famiglia nè documenti, verso un’esistenza dignitosa e sicura.
La scelta di papa leone xiv di insistere sulla pace e sul dialogo risuona dunque con le necessità di questi ragazzi, esposti al rischio e alla fragilità estrema. Lo sguardo del pontefice potrebbe innescare un’attenzione nuova e un impegno più forte verso i minori migranti, un tema centrale nella crisi umanitaria europea contemporanea.