Home Nuovo spazio “abbracci in libertà” alla casa di reclusione di bollate per favorire l’incontro tra madri detenute e figli

Nuovo spazio “abbracci in libertà” alla casa di reclusione di bollate per favorire l’incontro tra madri detenute e figli

Inaugurata l’area gioco “Abbracci in libertà” nella casa di reclusione di Bollate, per favorire incontri sereni tra madri detenute e figli, migliorando il legame affettivo in un contesto carcerario.

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Nella casa di reclusione di Bollate è stato inaugurato “Abbracci in libertà”, un’area gioco colorata e protetta per favorire incontri più umani tra madri detenute e i loro figli, promuovendo il legame affettivo in un contesto carcerario. - Unita.tv

Un’area gioco colorata e accogliente è stata inaugurata nella casa di reclusione di Bollate per offrire ai bambini un luogo più sereno dove incontrare le madri detenute. Lo spazio, battezzato “Abbracci in libertà”, nasce dal desiderio di garantire un contesto più umano e protetto per questi incontri, lontano dalle sale colloqui tradizionali. Il progetto vuole sostenere il rapporto affettivo tra madri e figli anche dietro le sbarre, migliorando la qualità di questi momenti spesso difficili.

Nascita del progetto e trasformazione dello spazio verde a misura di bambino

Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione Santo Versace, con il sostegno di Banca del Fucino, inaugurato il 15 febbraio 2025 nella casa di reclusione di Bollate, Milano. Gli spazi adiacenti al reparto femminile, prima trascurati e non adatti ai bambini, sono stati riqualificati con l’intento di offrire un ambiente più amichevole e colorato. Alte altalene, scivoli e giochi per bambini sono stati installati in un parco giochi destinato esclusivamente agli incontri madre-figlio, abbandonando le vecchie sale colloqui condivise con altri detenuti.

Un progetto nato dall’ascolto e dal sostegno genitoriale

Francesca De Stefano Versace ha spiegato come il progetto sia nato dall’ascolto di queste madri che, seppure detenute, mantengono con forza il ruolo genitoriale. L’attenzione si è concentrata sulla necessità di un luogo dove i bambini possano tornare a sentire un senso di casa, anche in un contesto carcerario. La trasformazione di questo spazio mira a cancellare la presenza delle sbarre visibili, lasciando spazio solo a colori e giochi dedicati.

Coinvolgimento di architetti under 35 e valore artistico dell’opera “l’abbraccio”

Per ideare questo spazio, è stata organizzata una call rivolta a giovani architetti under 35, aperta a proposte innovative e sensibili alle esigenze dei bambini e delle madri detenute. Il progetto vincente si chiama “Sentieri di filastrocca” ed è opera di Imge Duzgun, 28 anni, architetta dello studio Ideas di Milano. Il suo design unisce gioco e narrazione, creando un’atmosfera calda e protettiva.

Un altro elemento importante è l’opera “L’abbraccio”, una scultura realizzata dall’artista Giulia Caruso, posta sulla parete che divide il parcheggio dal reparto femminile. Realizzata in resina e tecniche miste, questa opera simboleggia la protezione e il legame tra madri e figli, intrecciando memoria e futuro. Giulia Caruso ha offerto anche un lavoro pittorico guidando direttamente le detenute nella creazione di una filastrocca ispirata ai valori della Fondazione Versace sulle stesse mura.

Un murale collettivo per un messaggio condiviso

In un gesto significativo, il murale è stato completato in modo collettivo: due diverse scritture testimoniano l’alternarsi delle detenute impegnate nel progetto, con una di loro che ha ultimato il lavoro dopo la scarcerazione di un’altra. Questo dettaglio rende l’opera ancora più simbolica e condivisa.

Importanza della relazione madre-figlio dentro il carcere e impegno della direzione di bollate

Il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, ha sottolineato l’impegno quotidiano nel rendere la struttura “più a misura di persona”. Per lui, rispettare la dignità di chi è detenuto rappresenta la base per immaginare un reinserimento nel tessuto sociale. Le madri detenute sono considerate una priorità all’interno di questa visione, poiché mantenere vivi i rapporti con i figli offre una reale possibilità di futuro.

L’area “Abbracci in libertà” rappresenta un passo concreto verso questo obiettivo, offrendo un ambiente che supporta la relazione affettiva in un contesto difficile come il carcere. Gli incontri in spazi più accoglienti aiutano a costruire una connessione autentica tra madre e figlio, indispensabile per affrontare la difficoltà della separazione e preparare entrambi a un domani possibile.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di riforma carceraria che coinvolge Bollate. Non da ultimo, è un esempio di come la solidarietà e l’attenzione ai piccoli gesti possano produrre cambiamenti importanti nelle vite di chi vive dietro le sbarre e di chi li aspetta fuori.