Home nuovo punto luce di save the children apre a milano nel quartiere gallaratese con spazi educativi per bambini

nuovo punto luce di save the children apre a milano nel quartiere gallaratese con spazi educativi per bambini

Inaugurato a Milano il nuovo punto luce di Save the Children nel quartiere Gallaratese, un centro per l’educazione e il supporto di oltre mille minori, con focus sulla sostenibilità e inclusione sociale.

nuovo_punto_luce_di_save_the_c

A Milano, nel quartiere Gallaratese, è stato inaugurato un nuovo punto luce di Save the Children dedicato all’educazione e al supporto di bambini e adolescenti, con spazi sostenibili, attività educative e il coinvolgimento di istituzioni e partner locali. - Unita.tv

A milano, nel quartiere gallaratese, è stato inaugurato il nuovo punto luce di save the children, uno spazio pensato per l’educazione e il supporto di bambini e adolescenti. Questa apertura si inserisce in una rete nazionale volta a combattere la povertà educativa, con il coinvolgimento diretto di istituzioni, scuole e associazioni locali. Il progetto mira a offrire attività e servizi rivolti a oltre mille minori ogni anno, compresi i più piccoli e le loro famiglie a partire da settembre.

Caratteristiche della nuova struttura e impegno per la sostenibilità ambientale

Il nuovo punto luce si distingue per la sua costruzione attenta all’ambiente, realizzata in legno con pannelli solari integrati. Questa scelta non è solo estetica, ma punta a garantire un impatto limitato sul territorio e contenere i consumi energetici. All’esterno, un grande giardino offre uno spazio aperto dove i giovani possono trascorrere tempo in natura, completando così gli spazi interni dedicati a diverse attività educative.

Spazi interni e attività proposte

All’interno della struttura sono previsti laboratori creativi e tecnologici, un’area makerspace dove i ragazzi possono apprendere manualità digitali e non, e percorsi specifici di educazione alla sostenibilità. Lo spazio sarà attrezzato per sostenere lo studio, fornendo un ambiente adatto anche a chi necessita di un aiuto extra scolastico. Una delle novità rilevanti riguarda l’attivazione delle Doti Educative, un sostegno economico rivolto ai minori in condizioni di difficoltà che potranno così partecipare alle attività del punto luce.

Coordinamento con enti locali e partnership per la rigenerazione urbana

L’area del quartiere gallaratese è stata concessa dal comune di milano per un periodo di trent’anni come parte di un piano più ampio di rigenerazione urbana. Questo progetto ha l’obiettivo di valorizzare zone della città che necessitano di interventi sociali e culturali, creando spazi di aggregazione e crescita. La sinergia con scuole del territorio e associazioni locali garantisce una rete di supporto utile a raggiungere un numero significativo di minori.

Contributo delle aziende partner

Tra i partner coinvolti nell’iniziativa spiccano Intesa Sanpaolo ed Esselunga, che partecipano attivamente alla realizzazione del progetto. Intesa Sanpaolo, in particolare, ha sottolineato il proprio impegno verso la riduzione delle disuguaglianze sociali attraverso iniziative concrete come questa. Il coinvolgimento di realtà imprenditoriali e istituzioni rafforza la capacità del punto luce di migliorare le condizioni di vita e offrire opportunità di crescita ai giovani del quartiere.

Reazioni delle autorità e ruolo sociale del progetto

Durante l’inaugurazione, il sindaco di milano, giuseppe sala, ha posto l’accento sul valore del punto luce come spazio di benessere e inclusione. Ha evidenziato come l’investimento in questo tipo di strutture rappresenti un passo importante per sostenere i giovani e le famiglie, soprattutto in aree urbane che incontrano difficoltà sociali. Il presidente di save the children, claudio tesauro, ha definito il progetto un impegno concreto contro la povertà educativa, sottolineando la necessità di offrire a bambini e adolescenti occasioni di crescita e apprendimento.

Questa inaugurazione segna la terza apertura di un punto luce a milano, confermando la volontà di estendere l’iniziativa anche ai bambini più piccoli, a partire dai zero ai sei anni, e alle loro famiglie. Lo spazio si presenta come un modello di riferimento per altri territori, dove l’attenzione rivolta all’educazione si unisce a una strategia di sviluppo territoriale integrato, che unisce cultura, sociale e ambiente.