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Nuovo incendio a roma, fiamme e fumo sopra cinecittà est e serpentara: paura tra i residenti

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Un nuovo incendio ha colpito la periferia di roma nella mattinata del 25 giugno 2025. Una densa colonna di fumo si è alzata sopra l’area di cinecittà est, visibile a grande distanza. Le fiamme hanno rapidamente avvolto sterpaglie e rifiuti in una zona già segnata da precedenti roghi che avevano messo in allarme i quartieri limitrofi.

Il rogo nel pratone di torre spaccata: un’area fragile torna a bruciare

Intorno alle 10 del mattino, le fiamme sono divampate nell’area delimitata da via bruno pelizzi, via giuseppe saredo, via roberto fancelli e via filomusi guelfi. Questa porzione di territorio romano, nota come “pratone” di torre spaccata, era già stata teatro di un grave incendio meno di un anno fa. Nel precedente evento del 21 agosto 2024 quattro soccorritori erano rimasti feriti nel tentativo disperato di domare le fiamme.

Il fuoco ha trovato terreno fertile tra erba secca ma anche rifiuti abbandonati illegalmente in discariche non autorizzate sparse nell’area. Il vento ha spinto il fumo denso fino dentro le abitazioni vicine causando disagio agli abitanti che hanno chiuso porte e finestre per limitare l’ingresso dell’aria irrespirabile. Una residente in via fancelli ha raccontato come l’odore acre abbia provocato irritazioni alla gola nonostante tutte le precauzioni prese.

Nonostante la gravità della situazione questa volta nessun ferito è stato segnalato ma lo stato delle zone periferiche emerge ancora una volta con tutte le sue criticità legate all’abbandono e alla mancanza costante di controllo ambientale.

Nuovo incendio nella zona serpentara: cumuli d’immondizia incendiati sotto il viadotto saragat

A poco più di un’ora dal primo intervento dei vigili del fuoco sul pratone si è sviluppato un altro incendio nella zona della serpentara, precisamente nel sottopasso situato sotto il viadotto saragat intorno alle ore 11. Qui sono andati a fuoco materassi vecchi, plastica e mobili accumulati da tempo in quello che viene definito come giaciglio improvvisato.

La nube nera generata dalle combustioni ha invaso rapidamente lo spazio tra i palazzi circostanti costringendo la polizia locale del gruppo nomentano ad intervenire chiudendo temporaneamente la strada per garantire sicurezza ai passanti e residenti.

Questo episodio mette nuovamente in luce quanto siano frequenti gli abbandoni incontrollati nei punti meno sorvegliati della città dove spesso trovano rifugio persone senza dimora o dove diventano vere discariche abusive difficili da bonificare tempestivamente.

Interventi delle forze dell’ordine ed ipotesi sulle cause degli incendi

In entrambe le emergenze sono prontamente intervenuti vigili del fuoco insieme alle pattuglie della polizia locale per domare gli ultimi focolai ancora attivi nelle due aree interessate dagli incendi. Mentre proseguono gli accertamenti sulle dinamiche precise che hanno scatenato i roghi si valuta ogni possibile pista investigativa: dall’autocombustione dovuta alle alte temperature accumulate dall’erba secca o dai materiali infiammabili presenti; fino ad arrivare alla possibilità più preoccupante della dolo o semplice disattenzione umana durante operazioni nei dintorni.

Al momento nessuna ipotesi viene esclusa mentre continuano i sopralluoghi negli spazi circostanti per cercare elementi utili a ricostruire con esattezza cosa sia successo nelle prime ore della giornata milanese appena trascorsa .

Degrado urbano ed emergenza abitativa nelle periferie romane al centro delle cronache

Questi episodi mettono nuovamente sotto pressione la gestione delle aree verdi marginali rispetto al centro storico capitolino dove degrado urbano ed emergenza abitativa convivono creando situazioni complesse da gestire per istituzioni locali ma soprattutto rischiose per chi vive quotidianamente quei quartieri dimenticati dalla manutenzione ordinaria.

Il pratone così come altre zone verdi ai margini rimangono sospese tra uno spazio naturale importante dal punto paesaggistico ed ecologico – benché trascurato – ed una terra soggetta ad abusi continui legati allo scarico illecito dei rifiuti o insediamenti abusivi occasionalmente alimentando così cicli ripetitivi fatti più dalle ceneri dei falò spontanei che dalla rigogliosità vegetale attesa dopo ogni stagione estiva torrida tipica dell’Italia centrale..

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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