Nuovo convitto per infermieri all’ospedale dei bambini vittore buzzi vicino corso sempione a milano

Inaugurato a Milano un convitto per infermieri presso l’ospedale dei bambini Vittore Buzzi, mirato a risolvere la carenza di personale sanitario offrendo alloggi accessibili e supporto economico.
A Milano, l'ospedale dei bambini Vittore Buzzi ha inaugurato un convitto a prezzi calmierati per infermieri, volto a contrastare la carenza di personale sanitario e facilitare la permanenza in città. - Unita.tv

Nel cuore di Milano, all’interno dell’ospedale dei bambini vittore buzzi, è stato inaugurato un convitto dedicato agli infermieri. L’iniziativa punta ad affrontare la carenza di personale sanitario, offrendo soluzioni abitative a prezzi calmierati per i dipendenti a tempo pieno. Questa struttura rappresenta una risposta concreta a una città dove il costo della vita mette a dura prova chi lavora nel settore della sanità.

Il convitto per infermieri: struttura e servizi offerti

Il convitto si sviluppa su due livelli di una palazzina adiacente ma separata dall’area sanitaria principale. Sono disponibili dodici camere, tra doppie e singole, che ospitano complessivamente 23 letti. Alcune stanze hanno il bagno interno, altre condividono servizi comuni. Al piano terra si accede con ingresso indipendente, mentre le aree comuni sono composte da una cucina e una zona relax.

Si tratta di un alloggio pensato per favorire l’accoglienza dei nuovi infermieri dando loro modo di stabilirsi, conoscersi e avere una sistemazione iniziale mentre cercano altre soluzioni abitative, eventualmente condivise. La vicinanza all’ospedale permette ai lavoratori di raggiungere rapidamente il luogo di lavoro e ridurre lo stress legato a lunghi spostamenti in città.

Criteri di assegnazione e requisiti per i posti letto

I posti sono riservati ai dipendenti a tempo pieno, sia con contratto a termine che indeterminato, senza distinzione di genere. Per accedere al convitto, i candidati devono presentare domanda: una commissione valuterà le richieste in base a parametri precisi, tra cui l’indicatore Isee, la distanza del luogo di provenienza e la tipologia di attività svolta all’ospedale.

Il sistema di assegnazione mira a sostenere chi necessita maggiormente di un alloggio accessibile, offrendo una graduatoria trasparente. I posti disponibili potranno aumentare in futuro a seconda delle nuove domande ricevute. Questa scelta aiuta a gestire l’alta domanda di personale, favorendo l’inserimento di nuove figure nel sistema sanitario cittadino.

Misure di supporto per il personale sanitario a milano

Oltre a offrire alloggi, l’azienda sanitaria Fatebenefratelli-Sacco sta studiando incentivi per mitigare il peso economico che affrontano gli operatori sanitari in città. Tra queste, cure odontoiatriche agevolate e servizi di asilo nido già disponibili in altre strutture, con l’idea di estendere questo supporto anche all’ospedale buzzi.

Sono inoltre previste facilitazioni sui trasporti pubblici e una convenzione con Trenitalia che garantisce uno sconto del 15% ai dipendenti. La direzione sta investendo nella creazione di ulteriori stanze in palazzine limitrofe. Al Fatebenefratelli si stanno adattando spazi nell’ex centro vaccinale e al Sacco sono in corso trattative per l’utilizzo abitativo temporaneo di strutture mobili poste su terreno agricolo, finora riservate agli operai impegnati nei cantieri del Pnrr.

Crisi del personale e impegno per nuovi inserimenti

La carenza di infermieri resta un nodo cruciale per l’Asst Fatebenefratelli-Sacco. Per il 2025 è prevista la necessità di assumere almeno cento nuovi infermieri. Il nuovo ampliamento dell’ospedale buzzi, che sarà completato entro fine anno, richiederà una settantina di posti di lavoro addizionali tra medici, infermieri e tecnici.

I collaudi strutturali dell’ospedale, che includono cinque nuovi piani e due piani interrati, partiranno subito dopo l’inaugurazione e dureranno circa sei mesi. I primi pazienti potrebbero accedere alla nuova ala dopo l’estate 2026, se i lavori e le verifiche procederanno senza intoppi.

Danni causati da un incendio e conseguenze sul progetto ospedaliero

Un grave incidente ha rallentato i lavori del nuovo monoblocco dell’ospedale. La notte tra il 22 e il 23 febbraio scorsi, un gruppo di persone festanti ha lanciato un fumogeno nell’area del cantiere. Il rogo scatenato ha diffuso fumi tossici contaminando i piani già completati della struttura.

La situazione ha comportato costi superiori a un milione di euro per il rischio di contaminazione e la necessità di bonifica integrale. I tecnici stanno ultimando le verifiche per stabilire i danni. Questi eventi rischiano di causare un ritardo stimato in almeno un anno sul cronoprogramma originario. L’episodio è sotto indagine da parte della polizia che ha aperto un fascicolo per identificare i responsabili. Lo stop temporaneo fa emergere anche i rischi legati alla sicurezza nei cantieri ospedalieri in zone urbane dense come milano.