L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto ad agosto 2007 a Garlasco, torna a far parlare di sé. L’indagine, che da anni ruota intorno alla figura di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, è stata riaperta a Pavia. Alcuni messaggi Whatsapp e contenuti condivisi sui social emergono come elementi indiziari nel nuovo filone investigativo su altre persone legate alla vicenda. Ecco cosa è emerso negli ultimi mesi di attività giudiziaria.
I messaggi whatsapp che riaccendono le indagini sulla famiglia poggi
Tra i documenti dell’inchiesta pavesi figurano circa 280 messaggi Whatsapp, raccolti con intercettazioni recenti, che sembrano orientare l’attenzione degli inquirenti verso nuovi sospetti. Tra questi, spicca il testo “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”, inviato da Paola Cappa a un amico. Paola è la sorella gemella di Stefania, entrambe cugine di Chiara Poggi e mai coinvolte formalmente nelle indagini precedenti. Il messaggio rivela una possibile consapevolezza o una discussione interna sulla vicenda che coinvolgeva Stasi, il quale ha scontato quasi tutta la condanna a 16 anni inflitta per il delitto.
L’emergere di questa conversazione segna un cambio di rotta nell’indagine, che punta ora a ricostruire rapporti e comunicazioni tra i soggetti più vicini alla vittima. Si indaga non solo su possibili coinvolgimenti diretti, ma anche su eventuali depistaggi o occultamenti. Il contesto di questi messaggi si intreccia con elementi già noti, ma dà nuovo impulso alla ricerca di riscontri concreti con prove materiali e testimonianze aggiornate.
Prove dai social e nuovi oggetti di indagine
Il settimanale Giallo ha dato risalto a una serie di dettagli legati ai social network che hanno catturato l’attenzione degli investigatori. Nel 2013, Paola Cappa ha postato una foto caratteristica sui propri canali social: piedi con calze a quadretti e un’impronta a pallini bianca nel mezzo. Questo particolare somiglia all’impronta rinvenuta all’epoca del delitto dentro la villetta di Garlasco. La scritta “Buon compleanno sorellina” accompagnava la foto, segnalando, forse, una comunicazione privata in codice o un riferimento ad eventi passati.
Altro elemento sotto esame riguarda una “storia” Instagram di Stefania, dove appare un bambino tra biciclette con la scritta “Fruttolo”. Il settimanale ha collegato questa parola al vasetto dello yogurt chiamato così, ritrovato nella casa Poggi poco dopo l’omicidio. La procura di Pavia ha disposto un’analisi su quel contenitore per scoprire impronte digitali o tracce di dna, cercando conferme dai dettagli più minuti raccolti nel luogo del delitto.
Questi oggetti social e materiali hanno riaperto piste difficili da ignorare. Grazie a tecniche investigative più evolute rispetto a quelle di quindici anni fa, la procura tenta di mettere insieme testimonianze, indizi e prove digitali capaci di dipanare un caso ancora avvolto nel mistero.
Intercettazioni dell’epoca e nuovi riscontri sulle relazioni familiari
Negli atti dell’indagine emergono inoltre alcune intercettazioni telefoniche risalenti agli anni immediatamente successivi al delitto. Paola Cappa, in conversazioni con la nonna, si mostra preoccupata e stanca per la situazione familiare, soprattutto riguardo all’ospitalità offerta ai genitori di Chiara Poggi, rimasti senza casa a causa del sequestro giudiziario sull’abitazione.
Queste conversazioni fanno luce su rapporti familiari complessi, con tensioni e difficoltà legate alla crisi della famiglia Poggi dopo l’omicidio. Il disagio espresso da Paola fa capire il clima teso che ha accompagnato quei mesi, confermando che la questione non si è mai spenta davvero. La procura sta ora valutando se alcune dinamiche personali e familiari possano aver avuto un ruolo più profondo nella vicenda, andando oltre i sospetti puntati esclusivamente su Stasi.
Incrocio tra intercettazioni e prove social
L’incrocio tra vecchie intercettazioni e nuovi riscontri social e digitali apparirebbe al centro della strategia investigativa pavesi. Un lavoro di ricostruzione dettagliato che mira a capire ogni elemento relativo alla tragedia di Chiara Poggi, riaprendo pagine di una storia rimasta in gran parte irrisolta.
Ultimo aggiornamento il 15 Maggio 2025 da Luca Moretti