Il caso di Chiara Poggi, uccisa nel 2007 a Garlasco, torna al centro dell’attenzione. A quasi 18 anni di distanza, emergono elementi che mettono in discussione la condanna definitiva di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima. Accertamenti medico-legali e una nuova linea investigativa indicano la possibile presenza di più persone coinvolte, complicando ulteriormente una vicenda già molto dibattuta.
La riesumazione e i rilievi medico-legali: indizi di più strumenti usati nell’aggressione
Il professor Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale all’Università di Roma La Sapienza, ha evidenziato come la riesumazione del corpo di Chiara Poggi possa far emergere elementi non approfonditi all’epoca. Le autopsie iniziali erano state accurate, ma oggi, grazie a tecnologie più avanzate e a un’analisi più dettagliata, possono affiorare particolari finora trascurati. Fineschi ha sottolineato la presenza di ferite sul corpo della vittima che non sembrano riconducibili a un unico tipo di arma o strumento.
Alcune lesioni risultano compatibili con ferite da oggetto tagliente, come un coltello o un altro arnese affilato, mentre altre sembrano derivare da colpi inferti con un corpo contundente. Questi elementi suggeriscono l’uso di due strumenti diversi durante l’aggressione, rafforzando l’ipotesi che più persone abbiano partecipato all’azione quella sera al civico 15 di via Pascoli, a Garlasco. Fineschi ha spiegato che solo l’esame diretto del corpo riesumato potrà chiarire queste incongruenze e contribuire a definire meglio le responsabilità.
Nuova indagine: il ruolo di Andrea Sempio e l’ipotesi di concorso in omicidio
Un nuovo filone investigativo ha portato sotto indagine Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Per anni l’attenzione si era concentrata esclusivamente su Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio. Ora, la presenza di tracce di DNA femminile non identificate e altri elementi spingono a rivedere quella versione. Sempio è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti ed è indagato per concorso in omicidio con ignoti, cioè in collaborazione con persone ancora da identificare.
Il suo interrogatorio è durato oltre quattro ore ed è stato particolarmente complesso. L’avvocato di Stasi, De Rensis, ha definito l’esame della posizione di Sempio “un obbrobrio giudiziario”, pur esprimendo fiducia nella sua sincerità, soprattutto riguardo allo scontrino, un dettaglio che potrebbe collocarlo lontano dalla scena del crimine al momento dell’omicidio. La nuova inchiesta, coordinata dalla Procura di Vigevano, analizza con maggiore attenzione tutte le prove, anche perché la presenza di più aggressori era stata segnalata da tempo da periti coinvolti nel caso.
Tracce di DNA femminile e implicazioni investigative ancora aperte
Tra gli aspetti più enigmatici di questa fase investigativa ci sono le tracce di DNA femminile rinvenute su alcuni oggetti chiave nella casa di Chiara Poggi. Test recenti hanno confermato che queste sequenze genetiche non appartengono né alla vittima né ad altri soggetti considerati nelle indagini precedenti. In particolare, il DNA è stato trovato sulla maniglia della porta a soffietto e sul miscelatore del bagno, punti ritenuti importanti per ricostruire la dinamica dell’aggressione.
Questi elementi aprono scenari diversi rispetto a quelli finora indagati. La possibile presenza di una donna o di più persone diverse da quelle note rappresenta un aspetto finora poco approfondito e potrebbe modificare il corso del procedimento. I responsabili potrebbero non essere stati solo uno o due, ma più persone, alcune ancora sconosciute. Questo dettaglio rafforza l’ipotesi che la vicenda non possa essere ricondotta esclusivamente a Alberto Stasi.
L’omicidio di Chiara Poggi resta uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia. Le nuove evidenze scientifiche e la riapertura delle indagini segnano un capitolo ancora aperto in una storia complessa e dolorosa. L’analisi più approfondita di quanto accaduto il 13 agosto 2007 potrebbe offrire risposte nuove e chiarimenti importanti su chi si trovava realmente in quella casa durante la notte del delitto.
Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Matteo Bernardi