Nuovi pericoli nella metropolitana di milano, spunta il train surfing tra i giovani
Il train surfing sta emergendo a Milano, coinvolgendo giovani che si aggrappano ai treni in movimento, mettendo a rischio la loro vita e sollevando preoccupazioni tra le autorità locali.

Il train surfing, pratica pericolosa di agganciarsi all’esterno dei treni in movimento, sta emergendo tra i giovani a Milano, creando gravi rischi per la sicurezza pubblica e richiedendo interventi urgenti. - Unita.tv
Un fenomeno rischioso sta emergendo sulle linee della metropolitana milanese. Giovani appaiono agganciati all’esterno dei treni in movimento, sfidando la sicurezza pubblica e attirando l’attenzione delle autorità. Il cosiddetto train surfing, già diffuso in alcune aree europee, ora coinvolge anche la città di milano, una realtà nuova e particolarmente preoccupante.
Il train surfing: cosa è e come si pratica sulle metro
Il train surfing consiste nel salire sulle parti esterne di un treno in movimento, restando in bilico su sporgenze o appigli senza alcuna protezione. Nel caso della metropolitana, i giovani si aggrappano all’esterno delle carrozze, avanzando di stazione in stazione. Talvolta si spingono fino a salire sul tetto, aumentando il rischio. Chi pratica questa attività cerca di documentare il proprio gesto, spesso aggiungendo graffiti vandalici sopra il convoglio.
I rischi mortali del train surfing
Il fenomeno genera un pericolo mortale: una frenata improvvisa può causare la caduta, oppure il contatto con sistemi di alta tensione può risultare fatale. Nel video circolante sui social network milanesi si vedono due ragazzi, con i volti coperti, aggrappati fuori dall’ultima carrozza della metropolitana. Intorno, passeggeri si muovono sulla banchina in pieno giorno, ignari o forse impassibili di quanto accade. La scena è stata ripresa da amici a distanza e pubblicata su Instagram, senza certezza del luogo e dell’ora, ma probabilmente lungo la linea verde tra Cimiano e Cascina Gobba.
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La diffusione in italia e il legame con le arrampicate urbane
Il train surfing ha radici in diverse città europee, in particolare nell’est Europa, dove si è affermato tra gruppi di giovani alla ricerca di emozioni estreme. In Italia, è un fenomeno ancora sporadico, ma con rapidissima crescita. Il primo episodio che ha attirato l’attenzione risale al 2020 a Bolzano, dove alcuni teenager si sono messi in pericolo con questa pratica.
Un gruppo di ragazzi provenienti dalla Svizzera, noto per arrampicate urbane non autorizzate e train surfing, ha recentemente visitato Milano e stretto contatti con coetanei locali. Questi ultimi sono già noti per salite su monumenti e strutture senza permessi, gareggiando nel documentare le proprie gesta in video che mostrano panorami mozzafiato dal vuoto. Tra i luoghi scalati senza autorizzazione figurano l’Arco della Pace, lo stadio di San Siro e una torre in via Masaccio.
La potente attrazione di queste sfide sta nel mostrare coraggio e abilità sui social, ma le conseguenze possono essere gravi, sia per gli stessi protagonisti sia per la sicurezza pubblica. Il salto dal monumento alla metropolitana è una evoluzione naturale di questo comportamento, seppure su un piano di rischio più alto.
Le conseguenze legali e sociali della nuova pratica
La diffusione di comportamenti come il train surfing impone riflessioni sul piano legale e sociale. Fabiola Minoletti, esperta nel campo, sottolinea come “salire sui treni in movimento sia una sfida che arriva dall’est Europa e si sta rapidamente estendendo in altre città europee.” Eppure in Italia sono pochi i casi noti e ancor meno quelli perseguiti dall’autorità.
Alcune sentenze giudiziarie recenti hanno stabilito che salire sui monumenti senza autorizzazione non costituisce reato penale, un fatto che complica la possibilità di soffocare queste pratiche pericolose sul nascere. Resta aperta la domanda se questa linea giuridica possa riguardare anche i mezzi pubblici come i treni in movimento.
La preoccupazione delle istituzioni a milano
L’atteggiamento verso queste imprese è di crescente preoccupazione, poiché il rischio per la vita è molto alto. “Non si tratta soltanto di vandalismo, ma di un comportamento incosciente che può avere esiti tragici.” Le istituzioni e le forze dell’ordine a milano sono chiamate a intervenire per frenare un fenomeno che sta subdolamente guadagnando terreno tra i più giovani.
Il train surfing sulle metro si profila quindi come una nuova emergenza urbana che va riconosciuta e affrontata con interventi mirati e azioni di sensibilizzazione. La sicurezza dei mezzi pubblici è in gioco, così come la vita stessa di chi si espone a queste sfide estreme.