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nuovi attacchi informatici in Italia, il paese tra i più colpiti da ransomware e hacktivisti nel 2024

L’Italia affronta un aumento degli attacchi informatici nel 2024, con ransomware e hacktivisti che colpiscono soprattutto piccole e medie imprese, mettendo a rischio dati sensibili e infrastrutture.

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Nel 2024 l’Italia è tra i Paesi più colpiti da attacchi ransomware e hacktivisti, con le piccole e medie imprese particolarmente vulnerabili, mentre l’intelligenza artificiale gioca un ruolo ambivalente nella cybersecurity nazionale. - Unita.tv

L’Italia si trova al centro di una crescente ondata di minacce informatiche nel 2024, con ransomware e gruppi di hacktivisti che continuano a mettere in crisi infrastrutture digitali, aziende e istituzioni. Le aggressioni digitali, ora fondamentali nella sicurezza nazionale, interessano in particolare le piccole e medie imprese, oltre a rappresentare un rischio per dati sensibili e processi operativi.

L’Italia nella classifica mondiale degli attacchi ransomware del 2024

Nel corso del 2024, l’Italia si è posizionata al quarto posto tra i Paesi più colpiti da attacchi ransomware. Questi attacchi informatici bloccano l’accesso ai sistemi e ai dati aziendali, chiedendo un riscatto in cambio della loro liberazione. La lista vede ai primi posti Stati Uniti, Regno Unito e Canada, mentre l’Italia precede la Germania.

I settori maggiormente colpiti in Italia includono il manifatturiero, che rappresenta il 32,5% degli attacchi, seguito dalla consulenza con il 9%, l’informatica e i trasporti entrambi al 7,5%, e le costruzioni con il 6,5%. A livello territoriale la Lombardia si conferma l’area più bersagliata con il 30,9% degli attacchi, seguita da Emilia-Romagna e Veneto .

Focus sulle piccole e medie imprese

Chi subisce maggiormente è la categoria delle piccole e medie imprese, spesso carenti di sistemi di difesa adeguati e vulnerabili a queste minacce. Gli attacchi ransomware non solo interrompono le attività lavorative ma compromettono informazioni strategiche, mettendo a rischio rapporti commerciali e la stessa sopravvivenza di molte aziende.

I gruppi hacktivisti e le motivazioni dietro gli attacchi in italia

Nel 2024 l’Italia è stata anche il quinto Paese al mondo più bersagliato da gruppi di hacktivisti, collettivi informatici che agiscono per ragioni politiche o ideologiche. Due correnti principali hanno diretto i loro attacchi verso il territorio italiano.

Da un lato si contano gruppi filo-russi che hanno reagito alla posizione dell’Italia favorevole all’Ucraina nel conflitto ancora in corso. Dall’altro ci sono collettivi provenienti dall’area Asia-Pacifico che puntano il dito contro il sostegno italiano a Israele, in particolare in relazione al conflitto palestinese. Questi hacker attaccano infrastrutture digitali con lo scopo di mandare messaggi politici e creare disagi significativi.

Modalità degli attacchi hacktivisti

Tali infiltrazioni mirano a siti istituzionali, aziende e servizi digitali, con attacchi che vanno dal defacing alla sottrazione di informazioni importanti. I movimenti hacktivisti riescono ad attirare attenzione mediatica e politica, complicando ulteriormente la sicurezza nazionale nel panorama digitale.

Il ruolo contrastante dell’intelligenza artificiale nella cybersecurity italiana

L’intelligenza artificiale si conferma nel 2024 un fattore ambivalente nell’ambito della sicurezza informatica. Da una parte rappresenta una risorsa importante per contrastare gli attacchi, accelerando il riconoscimento di schemi sospetti e migliorando i tempi di intervento sui sistemi compromessi.

Dall’altra, però, l’AI è tornata utile agli stessi criminali informatici, che la sfruttano per automatizzare la creazione di codici dannosi, sviluppare attacchi più sofisticati e cancellare velocemente le tracce lasciate nelle reti attaccate. La diffusione di questa tecnologia, in Italia come altrove, apre quindi scenari complessi sia per la difesa che per l’offesa nel mondo digitale.

Prospettive per la sicurezza nazionale

Questa duplicità obbliga gli esperti della sicurezza a monitorare con attenzione le evoluzioni legate all’intelligenza artificiale, puntando a utilizzare strumenti avanzati senza sottovalutare i rischi. Nel frattempo, aziende e istituzioni devono rafforzare le proprie difese e prepararsi a minacce inedite e imprevedibili.

Dati ufficiali e fonti della sicurezza informatica in italia

Le informazioni su ransomware e attacchi hacktivisti provengono dall’ottava edizione dello Y-Report di Yarix, centro di competenza di Var Group specializzato in cybersecurity. Questa fonte mette in luce numeri precisi e trend precisi, fondamentali per orientare azioni e politiche di difesa informatica.

Lo scenario italiano evidenziato dal report riflette una situazione complessa che coinvolge non solo grandi aziende ma soprattutto le piccole e medie imprese, maggiormente esposte e con risorse limitate per la sicurezza digitale. L’attenzione si concentra sul rischio di blocco informatico e furto di dati strategici che rischiano di gravare sull’economia nazionale.

Il contesto attuale richiede una maggiore consapevolezza di cittadini e imprese riguardo ai pericoli digitali, accanto ad un impegno pubblico e privato per migliorare la protezione delle reti e delle informazioni più sensibili, in vista della continua evoluzione delle minacce nell’ambito informatico.