Le recenti Indicazioni Nazionali per il curricolo – Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione pongono l’accento sul ruolo centrale degli insegnanti nel processo educativo. La bozza, inviata al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per un parere, introduce importanti novità per migliorare la qualità dell’insegnamento.
Una guida culturale che cambia prospettiva
Secondo i nuovi programmi, l’insegnante non è più solo un professionista dell’istruzione. È descritto come una guida culturale ed educativa, capace di motivare gli studenti e sostenere la loro crescita personale. Questo cambiamento di paradigma restituisce all’insegnante il titolo di ‘magister’, enfatizzando la sua funzione ispiratrice.
Le nuove indicazioni chiariscono anche le misure da adottare per accogliere e integrare studenti provenienti da contesti migratori. Viene sottolineato il diritto allo studio per gli alunni adottati, garantendo così un ambiente inclusivo e rispettoso delle diversità.
Un’altra novità riguarda l’introduzione dell’informatica già dalla scuola primaria. Questo passaggio mira a preparare gli studenti alle sfide del futuro digitale. Inoltre, la storia dell’Occidente, con le sue radici in Atene, Roma e Gerusalemme, assume un’importanza centrale nel curricolo.
I nuovi programmi prevedono anche il ritorno del latino come materia opzionale a partire dalla seconda media. Inoltre, si rafforza l’insegnamento della lingua inglese. Si prevede un investimento significativo in musica, arte ed educazione motoria per arricchire ulteriormente l’offerta formativa.
Queste modifiche rappresentano un passo importante verso una scuola più attenta alle esigenze degli studenti e alla qualità dell’istruzione in Italia.