Home Nuova profanazione a roma, scritta “remigrazione” sul monumento ai partigiani di forte bravetta

Nuova profanazione a roma, scritta “remigrazione” sul monumento ai partigiani di forte bravetta

Vandalizzata la lapide ai partigiani a Forte Bravetta, Roma. L’ANPI denuncia l’atto e chiede interventi urgenti per proteggere la memoria storica e identificare i responsabili.

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La lapide dedicata ai partigiani fucilati a Forte Bravetta, Roma, è stata vandalizzata con la scritta "remigrazione". L’ANPI denuncia l’atto, chiedendo un intervento rapido delle istituzioni per ripristinare il monumento e identificare i responsabili, sottolineando l’importanza di proteggere la memoria della resistenza antifascista. - Unita.tv

La lapide dedicata ai partigiani fucilati a forte bravetta, a roma, è stata nuovamente vandalizzata. Nella notte qualcuno ha scritto la parola “remigrazione” sul monumento, gesto denunciato con fermezza dal comitato provinciale di roma dell’anpi. L’episodio richiama l’attenzione sulla difesa della memoria storica e sulla necessità di proteggere luoghi simbolo della resistenza antifascista. La richiesta principale è un intervento rapido da parte delle istituzioni per ripristinare la lapide e trovare i responsabili del gesto.

Il gesto vandalico e la denuncia dell’anpi

La scritta “remigrazione” comparsa sul monumento a forte bravetta rappresenta un nuovo atto di profanazione nei confronti della memoria dei partigiani italiani. Questi furono fucilati durante la seconda guerra mondiale proprio in quel luogo, per la loro lotta contro il fascismo e per la conquista dei diritti democratici. L’anpi di roma ha espresso sdegno per il gesto e ha sottolineato come sia avvenuto nel silenzio della notte, un’azione codarda compiuta da gruppi che, secondo il comitato, si rifanno a ideologie razziste e revisioniste. La scritta non è soltanto un insulto, ma un’azione che richiama concetti legati all’odio razziale e alla negazione dei valori della resistenza.

L’associazione ha poi invitato le autorità a intervenire con fermezza. L’anpi punta il dito soprattutto verso la necessità di applicare la legge Mancino, una norma italiana che punisce atti discriminatori e di incitamento all’odio fondati su razza, etnia o religione. La segnalazione riguarda anche la necessità di proteggere la lapide da eventuali future aggressioni, considerati i diversi episodi simili già avvenuti. La vicenda di forte bravetta si inserisce in un contesto più ampio di tensioni sociali e politiche che provocano attacchi a simboli importanti della democrazia italiana.

Il significato storico del monumento a forte bravetta

La lapide a forte bravetta è dedicata ai partigiani fucilati durante l’occupazione fascista, un luogo che ricorda la resistenza e la lotta per la libertà in italia. Questi uomini e donne si opposero al regime e pagarono con la vita il desiderio di pace e diritti uguali per tutti. Il monumento si trova su una delle zone di roma che furono teatro di combattimenti e rappresaglie, un posto simbolo della sofferenza e del coraggio durante il conflitto.

Difendere questo scritto è mantenere viva la memoria di chi ha combattuto per la democrazia. Sul monumento sono incisi i nomi di chi perse la vita, un monito a non dimenticare gli errori del passato e a respingere ogni forma di intolleranza. La presenza di scritte e offese non è casuale, ma indica il tentativo di negare e riscrivere la storia, mettendo in discussione valori fondamentali. Proprio per questo motivo l’anpi insiste nel chiedere che il monumento sia tutelato con misure concrete, per garantire il rispetto e la memoria dei partigiani.

Le reazioni delle istituzioni e le richieste di intervento

Dopo l’ennesimo episodio di vandalismo, l’anpi ha chiesto alle istituzioni repubblicane e antifasciste di agire rapidamente. La prima richiesta riguarda il ripristino immediato della lapide, cancellando le scritte e rendendo decoroso il monumento. A questo si aggiunge la necessità di una protezione più efficace, possibile con telecamere di sorveglianza o una presenza costante di forze dell’ordine. Solo così si potrà evitare il ripetersi di atti simili.

L’identificazione dei responsabili

La seconda urgenza riguarda l’identificazione dei responsabili, che dovranno rispondere dei reati previsti dalla legge Mancino e altre norme riguardanti l’istigazione all’odio. L’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura sarà necessaria per chiarire le responsabilità e prevenire episodi futuri. Diverse realtà sociali e culturali di roma hanno manifestato solidarietà al comitato provinciale dell’anpi, sottolineando l’importanza di difendere le testimonianze storiche dal vandalismo politico.

Offese e scritte offensive contro simboli della resistenza rappresentano segnali preoccupanti che meritano attenzione costante. roma torna così, ancora una volta, al centro di un dibattito sulla tutela dei luoghi della memoria e sul contrasto a forme di odio e intolleranza che continuano a manifestarsi sul territorio nazionale.