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Nuova impronta di scarpa nel caso garlasco riapre indagini a distanza di 18 anni

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L’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, si arricchisce di nuovi elementi. A quasi due decenni dal delitto, emergono tracce mai approfondite o ritenute irrilevanti in precedenza. Tra queste spicca un’impronta di scarpa con suola a righe rinvenuta sul muro vicino al luogo del delitto. Il ritrovamento potrebbe cambiare la prospettiva sulle dinamiche della sera dell’omicidio e coinvolgere nuovamente Andrea Sempio tra gli indagati.

Il contesto delle nuove analisi dopo 18 anni dall’omicidio

La mattina del 13 agosto 2007, Chiara Poggi fu trovata senza vita nella sua abitazione a Garlasco. L’indagine ha attraversato varie fasi e ipotesi ma non ha mai portato ad una condanna definitiva. Ora l’incidente probatorio è tornato al centro dell’attenzione per via delle tracce che fino ad oggi erano state trascurate dagli investigatori.

Andrea Sempio era già finito sotto inchiesta per un’impronta di mano sul muro accanto al corpo della vittima, rinvenuta nell’immediatezza dei rilievi ma giudicata poco rilevante poiché priva di sangue e quindi difficile da collegare con certezza all’omicidio. Sempio frequentava spesso quella casa e la presenza della sua impronta poteva essere giustificata come normale accesso all’abitazione.

Le nuove analisi si sono concentrate su un dettaglio diverso: un’impronta lasciata da una scarpa con suola rigata sul muro vicino alle scale che conducono alla cantina dove fu nascosto il corpo. Questa orma era stata fotografata dai carabinieri del Ris subito dopo il ritrovamento ma non era mai stata esaminata in modo approfondito prima d’ora.

Caratteristiche e posizione dell’impronta sul muro

L’impronta scoperta è impressa nella parte bassa del muro lungo le scale interne della casa che portano alla cantina dove venne gettato il corpo di Chiara Poggi. Si tratta dell’orma numero 44 repertata dai militari nei giorni immediatamente successivi al fatto.

Questa particolare traccia presenta una serie di striature nette sulla suola che sembrano indicare uno specifico tipo di calzatura utilizzato dalla persona presente durante l’aggressione o subito dopo. La posizione esatta lascia pensare che chi ha lasciato quell’impronta stesse salendo o scendendo le scale mentre teneva la mano appoggiata contro il muro per mantenere l’equilibrio.

Il dettaglio più interessante riguarda proprio questa interazione tra mano e piede: secondo alcune ipotesi investigative sarebbe stato proprio Andrea Sempio a posizionare la mano destra contro quel tratto verticale per evitare una caduta mentre muoveva i piedi sugli scalini umidi o insidiosi.

Problemi legati alla mancanza di tracce ematiche sull’impronte

Un punto critico nelle valutazioni degli esperti rimane l’assenza totale sia sulla palma della mano sia sull’impronta della scarpa qualsiasi traccia ematica riconducibile all’assassinio. Senza macchie biologiche diventa complicato stabilire se quelle impronte siano state lasciate durante o prima dell’aggressione ai danni della giovane donna.

Questo elemento apre scenari diversi: le orme potrebbero essere anteriori al momento in cui Chiara Poggi venne colpita oppure successive ma comunque estranee al fatto criminoso vero e proprio dal punto di vista materiale diretto .

L’interrogativo principale riguarda quindi la collocazione temporale precisa delle due impronte rispetto all’orario stimato dell’uccisione . Senza dati certi risulta arduo trasformare questo elemento in prova decisiva nell’accusa verso qualcuno dei sospettati attuali o passati.

Implicazioni investigative nella dinamica ricostruita

Secondo quanto riportano fonti giornalistiche come Il Messaggero, considerando anche altre prove raccolte nel corso degli anni, questa nuova pista potrebbe spiegare alcune fasi cruciali avvenute quella mattina nel locale sotterraneo dove fu nascosto il cadavere.

La teoria investigativa suggerisce che chi ha lasciato le orme abbia appoggiato la mano destra sul muro proprio per non perdere l’equilibrio sulle scale strette; contemporaneamente avrebbe sfiorato con la suola rigida delle scarpe circa un metro e mezzo più sotto quel punto tenendosi saldo sugli scalini — mentre veniva spinto verso il fondo anche il corpo senza vita della vittima ancora caldo dalle ferite subite poco prima.

Queste indicazioni aiutano gli inquirenti a ricostruire i movimenti compiuti dentro quell’abitazione nei minuti concitati intorno all’aggressione ed evidenziano dettagli finora trascurati nello scenario generale dei fatti accertati fino ad ora.

In effetti ogni nuovo segno trovato contribuisce ad aggiungere tasselli importanti ai contorni confusi tuttora presenti nell’indagine ormai longeva, offrendo potenzialità concrete sui quali sviluppare ulteriormente accertamenti scientifici mirati.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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