Nuova fase delle indagini sulla morte di Liliana Resinovich: nuovi accertamenti richiesti dalla procura
Proseguono le indagini sulla morte di Liliana Resinovich, con richieste di analisi genetiche e merceologiche per chiarire dinamiche e responsabilità, coinvolgendo anche Sebastiano Visintin e i suoi materiali.

Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich nel 2023 proseguono con nuove analisi genetiche e materiali per chiarire dinamiche e responsabilità, mentre la difesa di Sebastiano Visintin richiede ulteriori accertamenti medico-legali. - Unita.tv
L’inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich, avvenuta nel 2023, prosegue con una nuova serie di accertamenti. La pm Ilaria Iozzi ha indirizzato alla gip Flavia Mangiante una richiesta di approfondire l’analisi dei reperti raccolti, concentrandosi su dettagli che potrebbero far luce su aspetti ancora oscuri del caso. Si cercano tracce di dna e altre evidenze per chiarire dinamiche e responsabilità attorno alla tragica scomparsa della 63enne, con particolare attenzione a oggetti personali e materiali rinvenuti sulla scena.
La nuova richiesta della procura per accertamenti genetici e merceologici
La pm Ilaria Iozzi ha chiesto che il materiale trovato venga sottoposto a impiego più esteso di tecniche investigative, fra cui analisi genetiche, dattiloscopiche e merceologiche, durante l’incidente probatorio. La decisione punta a verificare ogni possibile traccia biologica sulle cose raccolte. In particolare, tra i reperti interessati ci sono i cordini, materiale di spago riscontrato sotto le suole delle scarpe di Liliana e fili di tessuto rinvenuti sia sugli indumenti che sul corpo.
Focus sui cordini rinvenuti
L’attenzione si focalizza su due cordini specifici: uno rinvenuto attorno al collo della vittima e un altro che teneva insieme un mazzo di chiavi. L’obiettivo è trovare materiali genetici che possano collegare i reperti a persone sospette o escluderle. In questo contesto, la procura ha chiesto anche di esaminare spaghi trovati in casa di Sebastiano Visintin, l’indagato principale, per confrontare tagli, fibre e materiali simili.
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il confronto tra i materiali trovati e gli oggetti collegati a sebastiano visintin
Il legame tra i materiali rinvenuti e Sebastiano Visintin è cruciale per le indagini. Secondo la pm, il tipo di taglio agli estremi degli spaghi presenti in casa Visintin potrebbe combaciare con quello di un braccialetto celeste e nero recante disegni greci. Il braccialetto è stato acquisito dagli inquirenti negli ultimi mesi a casa del fratello di Liliana e sottoposto a verifica genetica. Questo confronto potrebbe chiarire l’origine degli oggetti e il loro coinvolgimento negli eventi.
Non solo il braccialetto è sotto osservazione. Anche gli abiti usati dalla vittima, la mascherina, la borsa e gli occhiali sono inclusi nella richiesta di nuovi controlli. L’intento è approfondire ogni possibile elemento che possa contenere tracce genetiche rilevanti o fibre utili a ricostruire le ultime ore di Liliana Resinovich.
Il materiale trovato nelle scarpe e la correlazione con luoghi chiave dell’indagine
Un altro punto focale riguarda i materiali sotto le suole delle scarpe di Liliana. La procura ha richiesto un confronto di questi residui con campioni trovati nel roseto ex Opp e nell’ex laboratorio di arrotino di Sebastiano Visintin. Questi luoghi sono stati al centro delle ricerche fin dall’inizio. Il confronto mira a stabilire eventuali spostamenti della vittima o indicazioni sulla scena della morte.
Il ritrovamento di particelle che possano combaciare con quelle presenti in ambienti legati a Visintin aiuterebbe a ricostruire dinamiche e posizioni. Si tratta di un aspetto tecnico ma fondamentale per segnalare il percorso della vittima prima del decesso e valutare o escludere ipotesi investigative importanti.
la richiesta avanzata dagli avvocati difensori di sebastiano visintin per nuovi accertamenti
La novità nell’indagine arriva anche dalla difesa di Sebastiano Visintin, che ha chiesto alla gip l’affidamento a un collegio di periti per nuovi accertamenti in sede di incidente probatorio. I legali Paolo e Alice Bevilacqua hanno motivato la richiesta con la necessità di chiarire diverse incognite: dalla causa e dalla data della morte alla precisa collocazione del corpo.
Questa istanza introduce nuovi aspetti medico-legali da approfondire, seppure non direttamente inserita nella richiesta della pm Iozzi. La difesa punta a mettere a fuoco dettagli che possano incastrare o scagionare l’indagato, sollevando dubbi sulla dinamica illustrata finora. Sarà la gip a decidere se accogliere o meno questa richiesta.
Le indagini su Liliana Resinovich continuano a puntare su elementi materiali minuti, che possano indicare la verità sul suo decesso. Nuove perizie aiuteranno a comporre meglio un quadro ancora parziale, mentre sul fronte giudiziario restano in piedi più ipotesi e richieste di approfondimento.