Novità nel caso chiara poggi: l’avvocato lovati sulla difesa di andrea sempion e le nuove analisi dna
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi riemerge con nuove analisi del dna e un incidente probatorio fissato per il 17 giugno 2025, coinvolgendo Andrea Sempio e altri soggetti legati all’inchiesta.

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco torna al centro dell’attenzione con un incidente probatorio fissato per giugno 2025, che utilizzerà nuove analisi del DNA su reperti chiave per fare luce su elementi finora irrisolti. - Unita.tv
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, torna a far parlare dopo anni di indagini e processi. Andrea Sempio è indagato e difeso dall’avvocato Massimo Lovati che ha rilasciato dichiarazioni riguardo alle nuove mosse della difesa con l’avvicinarsi dell’incidente probatorio fissato per il 17 giugno 2025. L’attenzione si concentra sulle nuove tecniche scientifiche applicate ai reperti, alcune mai valutate in precedenza, e sulla conferma del dna coinvolto nell’inchiesta.
L’incidente probatorio del 17 giugno nel procedimento per omicidio poggi
Il 17 giugno 2025 è la data stabilita per l’avvio dell’incidente probatorio che farà emergere i risultati delle nuove analisi sui reperti sequestrati nell’inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi. Questi reperti sono stati riesaminati con tecniche scientifiche avanzate, capaci di evidenziare profili genetici prima non rilevabili con i metodi usati nei processi precedenti.
L’incidente probatorio si concentra sull’accertamento del dna rilevato sui reperti e sulla sua corrispondenza con i profili genetici di soggetti coinvolti, inclusi quelli già presenti nel fascicolo. Tra questi ci sono Andrea Sempio, indagato principale, Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio, e altri soggetti legati alla vicenda. La procedura mira a verificare eventuali compatibilità o esclusioni genetiche con il materiale trovato sulla scena del delitto, così da ricostruire elementi finora irrisolti.
Leggi anche:
Limiti della difesa e la strategia dell’avvocato massimo lovati
L’avvocato Massimo Lovati, che rappresenta Sempio, ha chiarito che la difesa non ha intenzione di chiedere prelievi di dna aggiuntivi oltre a quelli già predisposti dal gip di Pavia. Il giudice ha indicato una lista specifica di persone da sottoporre a comparazione genetica: Sempio, Stasi, i membri maschi della famiglia Poggi, oltre a soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda e nelle indagini.
Tra questi ci sono gemelle Cappa, Marco Panzarasa, Roberto Freddi, Mattia Capra, Alessandro Biasibetti, il medico legale dell’epoca, alcuni investigatori e soccorritori intervenuti nella villa dove è avvenuto l’omicidio. Lovati ha risposto con una battuta sulla difesa, rimarcando così il fermo orientamento a lavorare solo sui nomi indicati dal gip, senza espandere ulteriormente il campo di indagine genetica.
Questioni chiave sulla conservazione e la catena di custodia dei reperti
Una delle criticità sollevate dalla difesa riguarda la catena di custodia dei reperti, cioè il modo in cui i materiali sono stati raccolti, conservati e gestiti nel corso degli anni. La difesa ha chiesto chiarimenti e approfondimenti su eventuali irregolarità o lacune nella conservazione che possano influire sull’attendibilità delle analisi scientifiche.
Questa richiesta mira a garantire che ogni elemento sia stato trattato con rigore tecnico e che i risultati del dna possano essere considerati affidabili in sede giudiziaria. La discussione sulla catena di custodia è un passaggio delicato perché potrebbe sollevare dubbi sull’integrità delle prove, condizionando l’esito dell’incidente probatorio e le valutazioni successive.
Nel complesso il caso riprende vigore con nuove analisi che coinvolgono più soggetti e la verifica di procedure tecniche importanti per chiarire i punti oscuri della vicenda che ha scosso Garlasco e l’Italia intera dal 2007.