Un caso di violenza sessuale che ha scosso la comunità di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, ha portato all’arresto di un uomo di 87 anni, condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per aver abusato della nipote. Le indagini, avviate nel 2017, hanno rivelato una serie di abusi gravi, culminando in una sentenza esecutiva emessa il 7 marzo 2025. Questo articolo esplora i dettagli del caso, le circostanze della denuncia e le conseguenze legali per l’imputato.
Gli abusi e la denuncia della madre
La vicenda ha avuto inizio alcuni anni fa, quando la madre della bambina ha notato comportamenti inappropriati da parte del nonno. Preoccupata per la sicurezza della figlia, ha deciso di contattare i Carabinieri della stazione di Rubiera, formalizzando una denuncia. Le indagini hanno rivelato che il nonno, che viveva nella stessa area della nipote, aveva instaurato un rapporto di confidenza con la bambina, ma gli atteggiamenti assunti avevano superato il limite della normalità , creando un ambiente di grande disagio per la minore.
La denuncia ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Reggio Emilia, sotto la direzione del procuratore Calogero Gaetano Paci. Durante le indagini, sono emersi dettagli inquietanti riguardo agli abusi, che si sono protratti nel tempo e hanno avuto un impatto significativo sulla vita della giovane vittima. Le testimonianze raccolte hanno contribuito a costruire un quadro chiaro della situazione, portando alla condanna del nonno.
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La condanna e le pene accessorie
Il 28 ottobre 2020, il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso la sentenza di condanna nei confronti dell’87enne, riconoscendolo colpevole di violenza sessuale. La pena inflitta è stata di 5 anni e 6 mesi di reclusione, accompagnata da severe misure accessorie. In particolare, il giudice ha disposto l’interdizione perpetua dall’esercizio di Tutela e Curatela, l’interdizione dai Pubblici Uffici e l’interdizione Legale durante il periodo di detenzione.
Queste misure sono state adottate per proteggere la vittima e garantire che l’imputato non potesse in alcun modo avvicinarsi alla nipote o esercitare influenze su di lei. La sentenza ha suscitato un forte dibattito nella comunità locale, evidenziando la necessità di proteggere i minori da abusi e violenze, anche all’interno delle famiglie.
L’esecuzione della sentenza
Dopo un lungo iter legale, la condanna è stata confermata dalla Corte d’Appello di Bologna nell’aprile 2024. Tuttavia, è stato solo il 7 marzo 2025 che la sentenza è diventata esecutiva. In quella data, i Carabinieri della stazione di Rubiera hanno ricevuto l’ordine di arrestare l’anziano, recandosi presso la sua abitazione per eseguire la misura cautelare.
L’87enne è stato portato in caserma e successivamente trasferito in carcere, dove dovrà scontare la pena inflitta. Questo caso ha messo in luce l’importanza della denuncia e della protezione delle vittime di abusi, sottolineando come le istituzioni siano pronte a intervenire per garantire giustizia e sicurezza. La comunità di Rubiera si trova ora a riflettere su questo tragico episodio, con la speranza che simili situazioni possano essere prevenute in futuro.
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