La città di Milano si prepara a un intervento edilizio nell’area di cascina gatti, con un progetto che ha acceso proteste e polemiche tra residenti e associazioni. Un piano che prevede la costruzione di sei palazzi residenziali e la riduzione del parco urbano al centro della zona, provocando contrasti sulla gestione del verde e la qualità della vita nel quartiere. I timori puntano a un aumento del carico abitativo senza adeguati servizi, mentre l’amministrazione comunale sottolinea la regolarità del progetto e alcuni miglioramenti previsti.
La critica dell’associazione sottocorno sulla perdita degli spazi verdi
L’associazione sottocorno, capitanata da massimiliano corraini, si è schierata duramente contro il piano di sviluppo a cascina gatti presentato dalla cooperativa uniabita. Secondo il gruppo, non si tratta di rigenerazione urbana ma di “una colata di cemento” che spianerà il parco esistente, riducendolo fortemente senza creare nuove aree verdi pubbliche.
L’associazione evidenzia che il parco in oggetto negli ultimi decenni era rimasto immune dalla speculazione edilizia, preservando una flora rara nel contesto del nord Milano. Queste aree oggi rischiano di essere sacrificate per nuove costruzioni, con conseguenti danni ambientali e perdita di biodiversità.
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Dettagli sul piano edilizio
Il primo lotto di intervento comprende la costruzione di sei edifici lungo via volontari del sangue, senza alcun piano per mantenere o espandere gli spazi aperti. Le nuove case, denuncia sottocorno, porteranno a un “forte ridimensionamento del parco”, con effetti negativi sulla vivibilità nel quartiere. Le aree verdi rappresentano un elemento raro nella zona e la loro diminuzione sembra andare contro la tutela ambientale che molte amministrazioni cercano di promuovere.
Dubbi e perplessità sull’effettiva utilità delle nuove aree verdi
L’associazione non risparmia critiche alle modalità di comunicazione e alle giustificazioni del progetto. Viene definita “bugiarda” la propaganda che nasconde alla cittadinanza i reali impatti urbanistici. In particolare, si sottolinea come parte delle aree verdi previste dal piano siano in realtà vincolate dalla presenza di un elettrodotto da 220 kV, che le rende praticamente inutilizzabili come giardinetti o spazi ricreativi.
Questa condizione non viene adeguatamente segnalata e viene invece presentata come un risultato della “lungimiranza politica”, un termine ritenuto fuorviante dall’associazione.
Criticità infrastrutturali
A questo si aggiungono i timori per la pressione sulle infrastrutture sociali e pubbliche già esistenti. L’area è infatti limitata nei servizi di base come medici di base, guardia medica e trasporti pubblici. L’arrivo di nuovi residenti senza un potenziamento delle strutture potrebbe peggiorare la qualità della vita e favorire il degrado urbano. L’aumento del traffico è un altro punto critico, soprattutto perché il piano prevede anche l’apertura al transito di via campestre, potenzialmente innescando congestione a livello locale.
La risposta dell’amministrazione comunale e i vantaggi del progetto
L’assessore all’urbanistica antonio lamiranda ha risposto alle critiche ricordando che l’area di cascina gatti non è mai stata catalogata come parco pubblico ma come terreno edificabile, già soggetto a vincoli e piani attuativi. Il nuovo sviluppo urbano non si discosta dai diritti acquisiti e rientra nella gestione ordinaria della crescita cittadina.
Secondo lamiranda, il progetto prevede anche alcuni miglioramenti per il quartiere, oltre alla costruzione degli edifici.
Punti di miglioramento annunciati
Tra questi, l’introduzione di uno spazio pubblico nel parco, eventualmente una caffetteria o luogo di ritrovo, e la riqualificazione della pista ciclabile fino a via marx. Verranno inoltre sistemati gli snodi di via volontari del sangue, rendendo più sicure e funzionali le intersezioni stradali. La presenza dell’elettrodotto limita alcune soluzioni, ma l’obiettivo dichiarato è recuperare almeno parte dell’area verde attrezzata e migliorare la mobilità lenta.
L’amministrazione sottolinea che un progetto di questa portata deve affrontare scelte difficili, “tra spazi verdi e necessità abitative.”
Il quadro complessivo e le implicazioni per il quartiere di sesto san giovanni
Questa operazione urbanistica nel quartiere di sesto, in particolare a cascina gatti, rappresenta un momento delicato per i residenti e l’ambiente locale. Negli anni il parco ha rappresentato un’area protetta dove è sopravvissuta una vegetazione che ora rischia di sparire a favore di nuove costruzioni.
A ciò si aggiunge il rischio di un inasprimento dei problemi di traffico e sovraccarico delle strutture sociali, elementi che i cittadini temono possano compromettere la qualità della vita.
L’amministrazione ricorda però che la trasformazione è una faccia inevitabile dello sviluppo urbano e che misure per migliorare gli spazi pubblici verranno attuate. Il confronto tra esigenze abitative e conservazione di aree verdi resta aperto, ma il progetto di cascina gatti segna un cambio deciso della fisionomia di questo angolo della città, con effetti che si vedranno già nei prossimi anni.