Nicola graziano nuovo presidente dell’unicef italia: impegno per l’infanzia in un contesto globale e nazionale

Nicola Graziano è stato eletto presidente di Unicef Italia, impegnandosi a tutelare i diritti dell’infanzia in Italia e nel mondo, con particolare attenzione a crisi, malnutrizione e cambiamenti climatici. - Unita.tv

Matteo Bernardi

20 Maggio 2025

Nicola Graziano è stato eletto presidente dell’Unicef Italia dal nuovo Consiglio direttivo riunito a Roma con voto unanime. Magistrato tributario e autore, Graziano entra in carica in un momento segnato da sfide importanti per l’infanzia in Italia e nel mondo, puntando a mantenere alta l’attenzione sui diritti dei più piccoli.

Le sfide globali per l’infanzia sulla lente dell’unicef

Graziano ha richiamato numeri drastici nel suo primo intervento pubblico da presidente. Il riferimento più allarmante riguarda oltre 470 milioni di bambini, cioè più di uno su sei sul pianeta, che vivono in aree segnate da conflitti armati. Allo stesso tempo, il magistrato ha sottolineato quanto l’emergenza climatica colpisca quasi un miliardo di minori, esposti a rischi ambientali sempre più gravi.

I dati sulla malnutrizione sono altrettanto preoccupanti: quasi 38 milioni di bambini sotto i cinque anni si trovano in condizioni di grave carenza alimentare, soprattutto nelle zone più critiche del mondo. Questi elementi fanno da sfondo agli obiettivi dell’Unicef Italia, che dovrà combinarli con interventi mirati e campagne di sensibilizzazione.

L’attenzione di Graziano si concentra sull’urgenza di trovare risposte concrete alle criticità in fieri, puntando a un rafforzamento delle attività di tutela e assistenza, anche grazie alla rete dei volontari e partner italiani.

Il profilo e la carriera di nicola graziano

Nicola Graziano ha 57 anni, svolge la professione di magistrato tributario e ha all’attivo diverse pubblicazioni. La sua esperienza con l’Unicef arriva da anni di attività come volontario. Nei suoi interventi nelle scuole si concentra su temi come la legalità, l’ambiente, l’immigrazione e l’educazione civica, coinvolgendo studenti e giovani in dibattiti per sensibilizzarli su queste materie.

Il magistrato ha già partecipato a una missione sul campo in Costa d’Avorio, conclusa alla fine del 2024, portando testimonianze dirette sulle condizioni dei minori in contesti difficili. In questo ruolo, Graziano aveva già condiviso le sfide concrete affrontate da bambini e adolescenti in zone di crisi. Il suo passato nel Consiglio direttivo dell’Unicef Italia mette in evidenza una conoscenza approfondita delle attività dell’organizzazione e delle sue priorità.

L’attenzione all’infanzia in italia

Non manca il riferimento diretto all’Italia, dove secondo Graziano il benessere dei bambini non è sempre garantito, malgrado gli standard raggiunti in altri ambiti. Il nuovo presidente richiama la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che verrà celebrata a breve nel 34º anniversario della ratifica italiana.

Il richiamo alla Convenzione serve a riaffermare il valore della tutela legale e sociale dell’infanzia, oltre a rappresentare un faro guida per le politiche nazionali. Ci sono ancora diseguaglianze e situazioni di vulnerabilità che richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni locali.

Graziano propone una prospettiva che mette in fila le esigenze concrete dell’infanzia italiana, facendo leva sulla consapevolezza diffusa e sull’azione coordinata di associazioni, scuole e famiglie.

Il passaggio di testimone e la nuova composizione del consiglio direttivo

Nicola Graziano succede a Carmela Pace, che ha guidato l’Unicef Italia negli ultimi anni con un mandato riconosciuto per lungimiranza e dedizione. Pace continuerà a collaborare con l’organizzazione nel ruolo di past president, offrendo continuità e supporto.

Il Consiglio direttivo che lo ha eletto include membri con profili diversificati, tra cui Virginia Maria Barchiesi, Maria “Mussi” Bollini, Manuela Bovolenta, Mario Calabresi, Matteo De Mitri, Franco Gabrielli, Francesca Mariotti, Giuseppe Masnata, Giovanni Poggini, Stefania Radoccia, Carlo Robiglio e Claudia Sella. È presente anche il direttore generale Paolo Rozera, figura chiave per le strategie operative.

Questo rinnovamento punta a un confronto più stretto tra realtà civili e istituzionali per rafforzare le azioni a favore dei diritti dell’infanzia nel Paese. Il Consiglio lavorerà su progetti concreti, mantenendo viva l’attenzione pubblica sulle emergenze che coinvolgono i più giovani.

Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2025 da Matteo Bernardi