Niccolò fatai, il pilota milanese che racconta il volo sui social con quasi centomila follower
Nicolò Fatai, pilota milanese, utilizza Instagram, TikTok e YouTube per condividere la sua esperienza nel volo, sfatando miti sull’aviazione e offrendo consigli a chi ha paura di volare.

Nicolò Fatai, pilota milanese, con il suo profilo “The Italian Pilot” sui social, racconta la realtà dell’aviazione, sfatando miti e spiegando con chiarezza il lavoro del pilota e le cause degli incidenti aerei. - Unita.tv
Nicolò Fatai, pilota di linea milanese, oggi porta il mondo dell’aviazione tra le pagine di Instagram, TikTok e YouTube con il suo profilo “The Italian Pilot”. Dalle cabine di pilotaggio dei Boeing 737 agli aneddoti di volo, Fatai mostra cosa si nasconde dietro un mestiere spesso frainteso e ricco di misteri. Attraverso i suoi racconti quotidiani, rompe falsi miti e chiarisce i meccanismi che coinvolgono incidenti aerei e paure diffuse tra i passeggeri.
La passione per il volo che nasce da bambino
Da sempre affascinato dagli aerei, Nicolò Fatai ha coltivato il sogno di diventare pilota fin dall’infanzia. Ha passato ore a studiare la meccanica degli aeroplani cercando di capire come si alzassero in volo, inseguendo quel desiderio di conoscere ogni dettaglio del cielo. La sua curiosità non si è limitata alle spiegazioni teoriche ma si è evoluta nel tempo fino a trasformarsi in una carriera concreta, che ha trovato nel volo non solo un lavoro ma una passione radicata. Ai suoi amici di allora non sfuggiva la sua inclinazione a immaginare il cielo, quasi come un mondo a sé stante.
Nel corso degli anni ha accumulato esperienza, passando dalla teoria alla pratica, confermando che per lui il pilotare un aereo rappresenta una realizzazione personale, non semplicemente una professione. Questa spinta ha accompagnato ogni suo passo, sostenuta da una preparazione tecnica, una disciplina rigorosa e una curiosità sempre viva.
Il primo volo e l’emozione di indossare la divisa
Il momento che ha segnato un passaggio cruciale nella sua vita è stato il primo viaggio come pilota professionista, iniziato nel 2016 all’aeroporto di Chicago. Fatai ricorda ancora l’emozione di quel giorno: indossare la divisa e salire nella cabina di pilotaggio, sapendo di aver raggiunto un importante traguardo. Prima di allora, da studente ha immaginato quel momento molte volte, ma la concretezza dell’esperienza ha superato ogni aspettativa o sogno.
Quel primo volo ha rappresentato la realizzazione di anni di studio e pratica. Era solo l’inizio di una nuova fase, fatta di responsabilità e di continue sfide. L’emozione è rimasta viva anche nella quotidianità, alimentata dal contatto con i passeggeri, l’attenzione al dettaglio e il rispetto per ogni aspetto del viaggio.
Non c’è spazio per la paura in cabina
Nel raccontare la sua esperienza, Fatai sottolinea come la paura non abbia mai fatto parte del suo lavoro. Per lui, il timore è un elemento da evitare, perché distrarrebbe in un contesto dove la concentrazione è essenziale. Piloti come lui imparano a gestire lo stress e a mantenere un equilibrio che aiuta a restare attenti senza farsi sopraffare dall’ansia.
Lo stress moderato aiuta infatti a tenere alta la vigilanza, sostenendo un controllo costante durante il volo. Per un pilota, ogni situazione deve essere analizzata lucidamente, senza lasciare spazio a emozioni che possano compromettere la sicurezza. Questo atteggiamento permette di affrontare anche gli imprevisti mantenendo sempre il controllo, a tutela della vita di tutti.
L’arrivo sui social per sfatare falsi miti sull’aviazione
Nel 2024 Fatai ha deciso di aprire i propri canali social con l’obiettivo di raccontare la realtà del suo lavoro, soprattutto al pubblico italiano. Negli Stati Uniti esistono già numerosi piloti che condividono contenuti online, mentre qui la pratica resta meno diffusa. L’idea è nata durante un soggiorno a Chicago, dove ha pensato di mostrare una prospettiva italiana sul mestiere e sulle sfide quotidiane.
I suoi video hanno ottenuto rapidamente seguito, portando le persone “dentro” la cabina di pilotaggio. La sua pagina è diventata una sorta di diario digitale, dove spiega le procedure di volo e mette in luce verità spesso ignorate o fraintese. L’approccio è didattico, fatto di esempi concreti, ma senza rinunciare all’interazione con chi segue i contenuti.
Spiegare gli incidenti aerei per contrastare disinformazione e pregiudizi
Una parte importante del lavoro social di Fatai riguarda la divulgazione sulle cause reali degli incidenti aerei. I piloti analizzano i dati con attenzione prima di trarre conclusioni, ma purtroppo molte notizie sui sinistri vengono diffuse senza spiegazioni dettagliate. In questo vuoto, spesso si infilano teorie senza fondamento e accuse ingiuste.
Fatai evidenzia come viene ribaltata la realtà, con i media che semplificano e cospirazionisti che alimentano false credenze. Questo contesto crea anche terreno fertile per atteggiamenti discriminatori nei confronti di piloti donne o afroamericani, minacciati da insulti e pregiudizi. Lui stesso si impegna a contrastare queste derive, riportando i fatti e aiutando a comprendere che gli incidenti sono sempre frutto di circostanze complesse, mai di colpe immediate.
Consigli per chi ha paura di volare: affidarsi ai fatti e ignorare le teorie infondate
Il timore verso il volo nasce spesso da informazioni errate o da storie esagerate che circolano sui social. Fatai suggerisce di evitare di credere a queste fonti e di cercare piuttosto spiegazioni basate su dati concreti e sul lavoro quotidiano dei piloti. Conoscere cosa succede realmente in cabina può aiutare chi prova ansia a ridimensionare le paure.
La paura si combatte con la chiarezza e l’accesso a informazioni certificate. Lavorare su questo aspetto, dice il pilota, aiuta le persone a sentirsi più sicure e a vedere il volo come un’esperienza ordinaria, affidabile. Per chi affronta l’ansia, la conoscenza del funzionamento degli aerei e delle procedure di sicurezza può rappresentare un valido aiuto.