Il santuario della Verna, in provincia di Arezzo, resta un punto di riferimento per i fedeli legati alla figura di san Francesco. A distanza di otto secoli da quando il santo ricevette le stigmate, questo luogo conserva un’atmosfera particolare. Questo tempo di attesa per la nomina del nuovo papa suscita un desiderio discreto: quello che la scelta ricada su un cardinale francescano. Nel 2025, mentre si susseguono le notizie da Roma, la Verna si conferma un angolo di preghiera dove passato e presente si toccano.
La Verna: un luogo carico di storia e spiritualità francescana
Il santuario della Verna è noto per essere il luogo dove san Francesco d’Assisi ricevette le stigmate nell’ottobre del 1224. La storia religiosa del posto è testimoniata dalla presenza continua dei frati francescani. Tra questi, la comunità che vive nel convento custodisce la memoria e il senso spirituale di quell’evento che legò il santo a un’esperienza mistica profonda. La Verna attrae ogni anno molti pellegrini, attratti dall’energia silenziosa e dal profondo legame con la figura di Francesco.
Negli anni, il santuario ha mantenuto questo ruolo di crocevia spirituale, dove si incrociano fede e meditazione. Qui si respira qualcosa di intimo, la voglia di ritrovare un contatto diretto con una spiritualità che parla non solo ai fedeli ma a chiunque cerchi una dimensione più profonda. I frati presenti continuano a gestire il flusso di visitatori, offrendo accoglienza e momenti di riflessione.
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Un luogo di fede e meditazione
Il cardinale pierbattista pizzaballa e il legame con la Verna
Non è un caso se proprio il cardinale Pierbattista Pizzaballa viene considerato un possibile pontefice in questo contesto. Entrato nel noviziato francescano nel santuario della Verna negli anni Ottanta, Pizzaballa ha un legame diretto con questo luogo. Nel 1984 scelse di vestire l’abito religioso proprio a Ferrara, per poi far ritorno alla Verna nel settembre 2023. In quell’occasione, il cardinale ha ricordato il santuario come un posto intriso di ricordi e “emozioni dove incontrare il Signore”.
Pizzaballa ha parlato delle stigmate non solo come di un evento storico, ma come di un modo per “identificarsi con Gesù in un amore capace di entrare dentro le ferite dell’umanità”. Da queste parole emerge una forte componente spirituale, che lega il suo cammino personale con l’esperienza francescana vissuta a partire proprio dalla Verna.
Il ritorno di pizzaballa alla Verna
L’atmosfera del santuario tra fedeli e attese nel 2025
Nonostante la tranquillità che caratterizza il santuario, in queste settimane la presenza dei media è aumentata. Le televisioni trasmettono in diretta aggiornamenti da Roma, dove si decide il futuro della chiesa cattolica. La comunità di frati francescani che accoglie pellegrini e turisti non ha smesso però i propri rituali quotidiani. Il pellegrinaggio a la Verna rimane un appuntamento costante per molti giovani e visitatori.
Il luogo conserva intatta la memoria anche dei papi che lo hanno visitato, come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, quest’ultimo noto per il profondo legame con la tradizione francescana. Il santuario si conferma quindi non solo un sito storico, ma anche uno spazio vivo di devozione e attesa. Qui si spera in silenzio, senza pubblicità, che la scelta del nuovo pontefice possa raccontare ancora una volta la forza delle radici francescane nella chiesa moderna.