Nel foggiano cumuli di rifiuti abbandonati tra campagne e periferie: emergenza ambientale e sociale in aumento
A Foggia, l’abbandono illecito di rifiuti, tra cui scarti industriali e domestici, provoca gravi rischi per l’ambiente e la salute pubblica, sollevando preoccupazioni tra cittadini e autorità locali.

Il territorio della provincia di Foggia è colpito da un grave aumento di abbandono illecito di rifiuti, con impatti ambientali, sanitari e sociali significativi; le autorità e le associazioni ambientaliste stanno intensificando controlli e iniziative per contrastare il fenomeno. - Unita.tv
Negli ultimi mesi, il territorio della provincia di Foggia è stato attraversato da un fenomeno crescente di abbandono illecito di rifiuti. Non si tratta solo di spazzatura domestica, ma anche di scarti industriali, che si accumulano in aree rurali e urbane. Questo fenomeno sta provocando attenzione e preoccupazione tra cittadini, associazioni ambientaliste e amministrazioni locali, vista la gravità delle conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica.
I luoghi più interessati e le modalità di abbandono
La zona tra Ascoli Satriano e Stornarella è una delle più interessate da scarichi abusivi di rifiuti. Sono stati rinvenuti enormi balle di spazzatura, spesso vicino a campi di grano, con un impatto evidente sulle attività agricole locali. Gli ispettori ambientali del corpo Civilis hanno confermato che molti di questi scarichi avvengono durante le ore notturne, un tentativo chiaro di eludere i controlli. Le autorità hanno preso provvedimenti sequestrando le aree contaminate e avviando indagini per identificare i responsabili.
Un altro punto di degrado si trova lungo la tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia, in particolare nella zona dell’ex stazione di Candelaro. Qui rifiuti accumulati vicino ai binari creano rischi sia per il decoro urbano sia per la sicurezza delle infrastrutture. Anche la città di Foggia registra criticità. Nel quartiere Ferrovia, i residenti segnalano la presenza di spazzatura abbandonata lungo le strade. La raccolta dei rifiuti sembra insufficiente e le richieste di interventi più frequenti restano inevase da tempo, alimentando un clima di malcontento diffuso.
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Tipologie di rifiuti abbandonati e impatti ambientali
I rifiuti rinvenuti non si limitano a quelli urbani. Legambiente ha allertato sul fatto che nella sola Capitanata sarebbero stati scaricati illegalmente circa 25.000 tir di materiali di vario tipo. Oltre a rifiuti domestici, si trovano scarti industriali, plastica, metalli e sostanze pericolose, capaci di contaminare il suolo e minacciare le falde acquifere. L’impatto ambientale si traduce pure in rischi per la qualità dell’aria, a causa dei danni diretti e di eventuali incendi di rifiuti.
Il fenomeno alimenta una situazione definita come la “Terra dei Fuochi” foggiana, per la pericolosità che assume, simile a quella nota nel territorio campano. Le sostanze tossiche possono provocare patologie respiratorie e altri problemi di salute alla popolazione esposta. Il problema si aggrava se si considera che le zone colpite sono spesso agricole, mettendo a rischio anche le colture e quindi l’economia locale.
Iniziative istituzionali e misure in atto
Le autorità locali, con l’appoggio delle forze dell’ordine e degli enti di controllo ambientale, stanno incrementando i sopralluoghi e i sequestri delle aree infestate dai rifiuti. Il comandante Giuseppe Marasco, del corpo Civilis, ha evidenziato l’importanza di attivare indagini serrate per scovare le reti responsabili degli scarichi abusivi.
Le associazioni ambientaliste spingono perché si intensifichino le sanzioni contro chi inquina e si rafforzino le misure preventive. Da parte loro, Legambiente ha chiesto una maggiore sensibilizzazione di cittadini e imprenditori, per interrompere il ciclo dello smaltimento illegale. Le istituzioni locali e nazionali sono sollecitate a coordinarsi e investire nelle attività di monitoraggio, con tecnologie anche innovative come droni e videosorveglianza, strumenti ormai necessari per controllare aree ampie e difficili da presidiare.
Impatti sociali e rischi sanitari
Gli effetti dell’abbandono indiscriminato di rifiuti si ripercuotono sulla vita delle persone che abitano le zone più colpite. Nel quartiere Ferrovia, a Foggia, la presenza costante di immondizia sulle strade provoca un senso di disagio e peggiora la qualità della vita. Le proteste di residenti sono aumentate negli ultimi mesi senza che le autorità riescano a dare risposte adeguate.
L’ambiente inquinato e i fumi sprigionati da incendi di materiali tossici, come quello di un tir andato a fuoco di recente sulla SP 24, aggravano la situazione, esponendo la popolazione a rischi diretti per la salute. Le patologie legate all’inquinamento, in particolare respiratorie, risultano in crescita secondo segnalazioni mediche locali. L’onda lunga di questi problemi colpisce anche il tessuto sociale, alimentando sfiducia nelle istituzioni e una percezione di insicurezza diffusa.
Cause profonde e fattori che alimentano il fenomeno
Le ragioni dietro l’emergenza rifiuti nel foggiano sono diverse e collegate tra loro. L’assenza o la scarsità di impianti di smaltimento e riciclo funzionali porta imprese e privati a scegliere vie illegali per evitare i costi elevati dei processi di conferimento regolari. Non è un caso che il traffico illecito sia gestito da organizzazioni criminali che hanno trasformato lo smaltimento abusivo in un business.
Inoltre, la debolezza dei controlli e la frammentazione territoriale complicano la prevenzione e la repressione degli illeciti. Le aree rurali e periferiche, spesso isolate, sono più vulnerabili agli scarichi abusivi. La normativa vigente, pur esistente, appare insufficiente rispetto alle dimensioni del problema e alle strategie di chi opera illegalmente.
Proposte per contenere l’emergenza rifiuti nel foggiano
Per fermare il fenomeno dei cumuli di rifiuti abbandonati serve un impegno coordinato che coinvolga tutti gli attori del territorio. Le priorità riguardano il rafforzamento dei controlli mediante strumenti tecnologici avanzati, come droni per sorvegliare vaste zone e sistemi di videosorveglianza puntuale.
Serve anche aumentare le sanzioni per scoraggiare chi va contro le regole e investire in infrastrutture per la raccolta differenziata e il riciclo, con attenzione particolare ai rifiuti industriali pericolosi. Le campagne di sensibilizzazione devono rivolgersi sia ai cittadini sia alle imprese, per promuovere un atteggiamento più responsabile nella gestione dei rifiuti.
Le associazioni ambientaliste restano un partner fondamentale per la pulizia delle aree contaminate e per la tutela della salute pubblica. Solo con un’azione concreta e continuativa si potrà provare a ridurre il fenomeno, restituendo al foggiano un ambiente più sicuro e pulito.