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Nel 2025 metà degli studenti delle superiori raggiunge i livelli attesi in italiano e inglese, ma la matematica resta critica

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Il rapporto Invalsi del 2024 evidenzia un quadro preoccupante per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori italiane. Solo in italiano e inglese-lettura più della metà degli allievi dimostra di aver acquisito competenze adeguate. La situazione peggiora nettamente in matematica, soprattutto nelle regioni meridionali dove una larga fetta di studenti non supera il livello minimo richiesto.

Risultati in italiano e inglese: un bilancio tra nord e sud

Secondo i dati Invalsi raccolti nel 2024, oltre il 50% degli studenti dell’ultimo anno ha raggiunto o superato i livelli attesi nelle prove di comprensione dei testi scritti sia in italiano che in inglese-lettura. Questo dato però nasconde forti differenze territoriali. Nel nord Italia le percentuali di successo si attestano intorno al 60-61%, segno che più della metà degli allievi riesce a comprendere testi complessi con sufficiente efficacia.

Al centro-sud invece meno della metà degli studenti supera questi traguardi minimi nella comprensione scritta italiana. Questo divario indica difficoltà persistenti nell’acquisizione delle competenze linguistiche fondamentali per affrontare l’università o il mondo del lavoro con strumenti adeguati.

Le regioni settentrionali mostrano dunque una maggiore capacità nel leggere e interpretare testi, mentre al centro-sud rimangono sfide da affrontare sul piano didattico per migliorare la preparazione linguistica complessiva.

La situazione critica della matematica nelle regioni meridionali

I dati relativi alla prova di matematica sono ancora più allarmanti. Nel Lazio, Campania, Calabria e Sicilia circa il 60% degli studenti non raggiunge nemmeno il livello minimo accettabile previsto dalle linee guida nazionali. Questa quota indica che molti ragazzi faticano a padroneggiare concetti matematici essenziali come operazioni con numeri reali, risoluzione di problemi elementari o interpretazione di grafici semplici.

In Sardegna la situazione è addirittura peggiore: quasi sette su dieci ragazzi non superano lo standard minimo richiesto dalla prova Invalsi. Questi dati confermano una debolezza strutturale nella didattica scientifica soprattutto nelle aree meridionali del Paese.

Questa difficoltà diffusa rischia di compromettere le opportunità future dei giovani coinvolti perché senza solide basi matematiche risultano limitate molte possibilità formative e professionali nei campi tecnici o scientifico-tecnologici ormai sempre più richiesti dal mercato del lavoro contemporaneo.

Implicazioni educative dei risultati invalsi sul territorio nazionale

Il divario territoriale emerso dai risultati Invalsi mostra come alcune aree d’Italia abbiano accumulato ritardi significativi nell’apprendimento scolastico negli ultimi anni scolastici. Le differenze tra nord-centro e sud si riflettono sia sulle competenze linguistiche sia su quelle matematiche fondamentali per proseguire gli studi superiormente o inserirsi nel mondo produttivo con strumenti adeguati.

Questo scenario suggerisce la necessità urgente di interventi mirati alle scuole meridionali per rafforzare programmi didattici specificamente dedicati alle materie dove emergono maggiormente le lacune: italiano e matematica prima fra tutte.

L’obiettivo è ridurre questo gap formativo evitando che intere generazioni restino indietro rispetto ai loro coetanei residenti in altre parti d’Italia. I dati dell’Invalsi rappresentano quindi un campanello d’allarme da cui partire per costruire strategie concrete volte a migliorare l’offerta educativa sul territorio nazionale anche attraverso formazione continua agli insegnanti, aggiornamento metodologico ed investimenti mirati sugli strumenti didattici.

Monitoraggio costante per evitare peggioramenti

Gli esiti delle prove confermano infine quanto sia cruciale monitorare costantemente lo stato dell’apprendimento scolastico, così da intervenire tempestivamente laddove si manifestino segnali negativi capaci di compromettere seriamente l’evoluzione culturale ed economica futura del Paese.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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