Nel piccolo comune di Bee, sulle alture di Verbania, un murales apparso sulla facciata esterna della scuola media ha acceso i riflettori su una crisi che coinvolge l’intero istituto comprensivo “Alto Verbano“. L’opera, realizzata dallo street artist tedesco Xza con il consenso del sindaco e della dirigente scolastica, mette in luce le difficoltà legate alla diminuzione degli iscritti e al possibile ridimensionamento o smembramento dell’istituto a partire dall’anno scolastico 2026/2027.
Qualche dettaglio sulla situazione a bee
La scuola media di Bee rischia seriamente di perdere la sua classe prima nel prossimo anno scolastico. A settembre non partirà infatti alcuna nuova classe per mancanza del numero minimo necessario di iscrizioni. Questo problema non riguarda solo questa realtà ma si inserisce in un contesto più ampio dove molti piccoli comuni affrontano una contrazione delle presenze nelle scuole locali. Il comune conta poco più di 700 abitanti e già negli ultimi mesi alcune famiglie hanno deciso di iscrivere i figli in istituti diversi da quello locale.
Il rischio è che senza nuovi studenti l’istituto comprensivo “Alto Verbano“, che comprende anche altri plessi nella zona, venga progressivamente smembrato o assorbito da scuole più grandi come quelle situate a Verbania. La preoccupazione è palpabile tra gli insegnanti e le autorità locali perché questo processo potrebbe portare alla scomparsa delle scuole minori trasformandole in semplici satelliti privi di autonomia.
Conseguenze secondo chi guida la scuola e l’amministrazione
La dirigente scolastica Cinzia Morisetti ha spiegato come il fenomeno del ridimensionamento stia interessando molte realtà italiane ma sottolinea che per Bee significherebbe perdere identità educativa: “Verremmo inglobati in istituti più grandi diventando satelliti destinati lentamente a sparire”. Questa perdita sarebbe grave soprattutto per una comunità così piccola dove la presenza della scuola rappresenta un punto fondamentale non solo per l’istruzione ma anche per mantenere vivo il paese.
Il sindaco Marco Vietti ribadisce questa idea mettendo l’accento sul ruolo sociale ed economico delle singole scuole: “Smembrare l’istituto significa far calare drasticamente l’attrattività dei paesi coinvolti con ricadute negative evidenti su tutta la comunità”. Per lui ogni plesso scolastico rappresenta un elemento chiave capace d’influenzare direttamente lo sviluppo locale.
Per contrastare questa tendenza negativa sono state avviate iniziative volte a sensibilizzare sia gli abitanti sia le famiglie affinché comprendano quanto sia importante mantenere attiva la presenza scolastica nel territorio. L’obiettivo è incoraggiare nuove iscrizioni cercando così evitare ulteriori perdite.
La protesta silenziosa trasformata in arte
Il murales realizzato da Xza si presenta come un potente simbolo visivo capace d’esprimere paura e resistenza davanti alla possibile scomparsa della scuola. Intitolata “Situazione differente“, quest’opera raffigura idealmente un cimitero dipinto sulla parete esterna dell’edificio scolastico con tombe sulle quali sono scritti i timori legati alle cose che potrebbero andare perse se la scuola chiudesse definitivamente.
Gli studenti stessi hanno partecipato all’iniziativa aggiungendo frasi sotto ogni lapide immaginaria, indicando ciò che temono maggiormente: dalla perdita degli spazi d’incontro fino al venir meno dello spirito comunitario creatosi intorno all’ambiente educativo. Martina , studentessa prossima alla terza media racconta proprio questo aspetto emotivo collegato al progetto artistico.
Un collettivo con legami con la comunità
L’artista Xza è stato invitato dal collettivo Fx – attivo a Reggio Emilia ma con radici proprio nel comune verbanese – per dare forma concreta ad una protesta silenziosa ma efficace attraverso lo street art. Lo stesso artista ha annunciato che tornerà in autunno per verificare se la situazione sarà cambiata: nel caso positivo realizzerà un nuovo murales dalle tonalità allegre e colorate segnando così una rinascita sperata dalla comunità intera.