Morti sul lavoro in lombardia, nel 2025 aumento degli incidenti e nuove iniziative per la sicurezza dei lavoratori stranieri
Nel 2025, la Lombardia registra un aumento degli infortuni sul lavoro, con 27.185 incidenti e 37 morti nei primi mesi, evidenziando la necessità di migliorare sicurezza e formazione per lavoratori vulnerabili.

Nel 2025 la Lombardia registra un aumento preoccupante di infortuni e morti sul lavoro, soprattutto nell’edilizia, con particolare attenzione a lavoratori stranieri e giovani studenti; si intensificano le iniziative per migliorare sicurezza e formazione tramite tecnologie innovative. - Unita.tv
Nel 2025 la Lombardia registra numeri preoccupanti in tema di infortuni e incidenti mortali sul lavoro, con punte particolarmente drammatiche nel settore edile. I dati raccolti dalle organizzazioni sindacali e dagli enti di controllo mostrano un aumento rispetto all’anno precedente, mentre si intensificano le iniziative rivolte alle categorie più vulnerabili, come i lavoratori stranieri e i giovani studenti. L’attenzione si concentra anche sulla necessità di migliorare la formazione e la comunicazione in cantiere attraverso tecnologie avanzate.
Le cifre degli infortuni e dei decessi nel settore delle costruzioni e oltre
Il 2025 conferma una situazione critica sul fronte degli incidenti sul lavoro in Lombardia. Solo tra gli addetti del settore costruzioni si contano 19 vittime nell’arco dell’anno passato, a fronte di 156 decessi complessivi in Italia. Se si guarda a tutti i comparti, i primi tre mesi del 2025 hanno visto in Lombardia 27.185 denunce di incidenti, con 37 morti. A livello nazionale, i decessi nei primi mesi dell’anno sono stati 210, un leggero incremento rispetto al 2024.
Il territorio milanese si distingue per una triste frequenza di incidenti mortali: sette sinistri con esito fatale sono stati registrati da gennaio a marzo. Le tragedie più recenti si sono verificate a Carpiano, nel polo logistico DHL, e a Milano, zona Lambrate, dove due lavoratori sono morti in circostanze drammatiche.
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I casi recenti di Carpiano e milano, tra cadute e investimenti fatali
A Carpiano, a pochi chilometri dal capoluogo lombardo, l’autista sessantenne Roberto Vitale ha perso la vita dopo essere stato investito accidentalmente da un tir guidato da un collega. La morte è stata immediata. Vitale, nativo di Savona e residente a Rozzano, si trovava al lavoro nel grande polo logistico della multinazionale DHL.
Poche ore più tardi, a Milano nel quartiere Lambrate, un giovane di 24 anni, Endrit Adami, è caduto da un ponteggio al terzo piano di un edificio dove stava lavorando. Il ragazzo, originario del Kosovo e in trasferta da Rovato , stava tinteggiando alcune logge su un rialzo di circa 80 centimetri quando è scivolato. La protezione laterale ha ceduto, e dopo una caduta di 12 metri nel cortile, i soccorsi arrivati rapidamente non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Questi episodi mettono in luce le condizioni di rischio ancora presenti nei cantieri e nei luoghi di lavoro logistici, con morti dovute a errori, mancanza di protezioni adeguate o incidenti imprevedibili.
Infortuni tra studenti e incremento delle malattie professionali in lombardia
Oltre ai lavoratori adulti, si conferma il problema degli incidenti che coinvolgono giovani studenti durante esperienze formative o tirocini. Nel primo trimestre 2025 sono state 5.891 le denunce di infortunio in Lombardia tra gli studenti, rappresentando il 23% del totale nazionale e segnalando una crescita del 3,4% rispetto all’anno precedente. Sono stati tre i casi mortali segnalati, con due legati proprio a attività lavorative sul campo.
A livello nazionale, gli infortuni agli studenti ammontano a 25.797, corrispondenti al 18,1% di tutti gli incidenti sul lavoro. Circa 600 di questi sono avvenuti durante lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento .
Il tema si estende anche alle malattie professionali, che in Lombardia fanno registrare un forte aumento: 1.183 nuovi casi sono stati denunciati nel primo trimestre, con un +24,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato suggerisce un peggioramento della qualità dell’ambiente di lavoro o una maggiore attenzione alla segnalazione di patologie legate all’attività professionale.
Iniziative di formazione e comunicazione per lavoratori stranieri e misure innovative da inail
Davanti a questi numeri, gli enti regionali e nazionali hanno promosso attività per ridurre i rischi e migliorare la sicurezza, specialmente per i lavoratori stranieri spesso più esposti e meno informati. Inail Lombardia ha lanciato il progetto ‘Esperanto – avatar multilingue’, realizzato in collaborazione con Esem-cpt e Ats Milano.
Il progetto si propone di abbattere le barriere linguistiche nella formazione sulla sicurezza, adottando un avatar virtuale in grado di tradurre contenuti in dieci lingue diverse. Il sistema usa realtà virtuale e intelligenza artificiale per fornire informazioni su comportamenti sicuri e prevenzione, adattandosi anche alle diverse culture di riferimento.
Questa iniziativa cerca di coinvolgere maggiormente i lavoratori, specie negli edili, rendendo più accessibili temi spesso tecnici con strumenti interattivi e immediati. L’obiettivo è sensibilizzare un pubblico fragile attraverso linguaggi chiari e situazioni realistiche, per ridurre così il numero di infortuni evitabili.
Tra tragedie quotidiane e parole, l’attenzione sulla sicurezza resta alta
La realtà delle morti sul lavoro in Lombardia resta allarmante, confermando la gravità di condizioni e comportamenti non sempre adeguati. Lo scenario si arricchisce di numeri e storie che raccontano di persone cadute nel silenzio e di un settore ancora lontano dalla piena tutela.
L’intervento degli enti preposti continua con l’intento di rendere più sicuro il lavoro, soprattutto per chi in cantiere porta fatica e rischi quotidiani, tra cui stranieri e giovani apprendisti. Lo sappiamo, basta sfogliare il bollettino degli incidenti, ogni giorno una voce in più si somma alla triste conta delle vite perdute sotto il nome di ‘operaicidio’.