Una donna di 46 anni è deceduta sabato scorso a Roma, mentre si sottoponeva a un intervento di liposuzione in uno studio medico privo di autorizzazioni. Gli inquirenti stanno indagando sulle irregolarità riscontrate nella struttura, situata nel quartiere Primavalle.
Scoperte inquietanti nello studio medico
Durante le indagini, gli investigatori della Procura di Roma hanno trovato gravi carenze all’interno dell’appartamento trasformato in studio. Non c’erano strumenti di primo intervento, come defibrillatori, né cartelle cliniche per i pazienti. Questi elementi sollevano interrogativi sulla sicurezza e sull’affidabilità della pratica medica condotta dal dottor Jose Lizarraga Picciotti.
Il titolare senza autorizzazione
Il dottor Picciotti, 65 anni e cittadino peruviano, operava senza le necessarie autorizzazioni. Era già stato al centro di procedimenti per irregolarità amministrative, dopo controlli effettuati dai carabinieri del Nas. La sua attività era stata monitorata a causa delle segnalazioni ricevute.
Precedenti penali del dottor Picciotti
Nel 2013, Picciotti era stato condannato per lesioni a seguito della denuncia di una paziente. Tuttavia, nel 2015 la Corte d’Appello aveva dichiarato prescritta l’accusa. Questo passato getta ombre sulla sua professionalità e sulla sicurezza dei suoi interventi.
Indagini in corso sugli altri indagati
Le autorità hanno acquisito i telefoni cellulari del dottor Picciotti e degli altri due indagati coinvolti: un anestesista di 67 anni e un’infermiera. L’analisi delle comunicazioni avvenute sabato scorso è fondamentale per ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte della donna.
La situazione rimane sotto attenta osservazione da parte degli inquirenti, mentre si cerca di fare chiarezza su quanto accaduto in quella tragica giornata.