La scomparsa di Edda Caruso, nota come “La Edda“, ha scosso profondamente la comunità di Monza. A 95 anni, questa figura iconica della città ha lasciato un vuoto incolmabile, testimoniato dall’affetto espresso sui social media. Edda era una presenza costante nelle strade che amava, e la sua storia, sebbene modesta, rappresenta un pezzo significativo della memoria collettiva di Monza.
La vita di Edda Caruso: un legame profondo con Monza
Edda Caruso ha trascorso la sua vita nel cuore di Monza, in particolare tra piazza Roma, piazza Carducci, via Carlo Alberto, via Pretorio e via Vittorio Emanuele. Cresciuta in un contesto familiare legato al commercio, ha lavorato per anni nel negozio di calze del padre, “Il papà delle calze“, situato in via Vittorio Emanuele. Questa esperienza ha forgiato il suo carattere e il suo amore per le interazioni sociali. Dopo la chiusura del negozio nel 1991, Edda non ha mai smesso di cercare il contatto umano, diventando un volto familiare per i residenti e i visitatori del centro storico.
La sua passione per i bambini e le famiglie era evidente: spesso si avvicinava alle neomamme per chiedere il nome dei loro neonati, sorprendendole con la sua conoscenza degli onomastici. Questo suo modo di fare ha reso Edda una figura amata e rispettata, un simbolo di gentilezza e disponibilità .
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Un’icona di Monza: il suo stile e la sua presenza
Negli ultimi anni, Edda era spesso vista seduta sulle panchine di Piazza Roma, di fronte alla fontana della sirenetta, o all’inizio di via Carlo Alberto. La sua immagine era caratterizzata da un abbigliamento sempre curato, con un soprabito grigio o un paletot cammello e i capelli bianchi raccolti con un cerchietto. Un elemento distintivo era il suo carrello della spesa, utilizzato non solo per il trasporto di oggetti, ma anche come supporto per camminare in modo più sicuro.
Nonostante la sua vita fosse costellata di sfide, Edda non amava condividere i dettagli della sua storia personale. La sua modestia era palpabile: “Non ho fatto nulla d’eroico”, ripeteva, sottovalutando l’impatto che aveva sulla comunità . Tuttavia, la sua presenza era un faro di positività per molti, e la sua scomparsa ha suscitato una reazione emotiva collettiva.
Un’iniziativa imprenditoriale a 85 anni: Edda Service
Dieci anni fa, Edda Caruso ha sorpreso tutti con una nuova avventura imprenditoriale: “Edda Service“. A 85 anni, ha deciso di offrire servizi di assistenza per le persone che non potevano uscire di casa. Con un grembiule verde e volantini affissi nei negozi dell’isola pedonale, ha messo a disposizione la sua disponibilità per consegne a domicilio e altri piccoli servizi, come imbucare lettere o trasportare documenti.
Questa iniziativa ha dimostrato il suo spirito intraprendente e il desiderio di rimanere attiva e utile. Edda ha sempre affermato di non saper stare ferma e di trovare gioia nel relazionarsi con gli altri. La sua iniziativa ha avuto un impatto significativo, non solo per le persone che ha aiutato, ma anche per la comunità che ha visto in lei un esempio di resilienza e positività .
L’ultimo saluto a Edda Caruso
La comunità di Monza si prepara a dare l’ultimo saluto a Edda Caruso, che si terrà sabato alle 10:45 in Duomo. La sua scomparsa segna la fine di un’era per molti, ma il suo ricordo vivrà attraverso le storie e gli affetti che ha lasciato. Edda Caruso non era solo una signora del sorriso, ma un simbolo di umanità e connessione, un pezzo di Monza che continuerà a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta.
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