Campobasso affronta la sfida delle infiltrazioni criminali sul proprio territorio. Il nuovo questore Domenico Farinacci ha indicato come prioritaria la protezione della provincia, sottolineando le vulnerabilità del basso Molise rispetto ai tentativi di espansione della malavita. Un richiamo all’impegno congiunto delle forze dell’ordine e dei cittadini emerge con forza nel suo messaggio.
insediamento del questore Domenico Farinacci e il suo legame con il territorio molisano
Il 2025 segna l’arrivo ufficiale di Domenico Farinacci come questore di Campobasso. Nato a Vasto e con profonde radici molisane, Farinacci torna in una realtà che già conosce. In passato ha guidato la Squadra Mobile della città, occupandosi di casi complessi e delicati. Questo legame con la regione rappresenta un vantaggio concreto nella gestione della sicurezza urbana.
Farinacci riconosce però come le dinamiche sul territorio si evolvano rapidamente. Tenere il passo con tali cambiamenti si rivela fondamentale per contrastare fenomeni come la criminalità organizzata. La sua esperienza in ambienti delicati come Udine gli ha fornito strumenti e metodi da adottare per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nel Molise. Il ritorno nel capoluogo è stato seguito da un messaggio chiaro verso un’azione coordinata e attenta alle realtà locali.
Il basso Molise, un’area strategica per la criminalità e le possibili minacce
Il basso Molise presenta caratteristiche che, secondo il questore, lo rendono particolarmente appetibile per la criminalità organizzata. Si tratta di un’area geografica di confine, con infrastrutture e opportunità che possono attirare gruppi mafiosi interessati all’espansione delle proprie attività illecite. La posizione strategica facilita il transito e la radicamento di soggetti criminali.
Questi fattori allertano le autorità, che intendono proteggere le comunità, le imprese e i servizi locali. La presenza criminale comporta rischi concreti come l’inquinamento dell’economia, intimidazioni e violenze. Interventi mirati sono necessari per prevenire che il Molise diventi una zona di passaggio o insediamento stabile per organizzazioni illegali.
Farinacci ha evidenziato proprio questa fragilità, ribadendo l’urgenza di adottare misure incisive. Non è solo questione di presidio, ma di interventi che intercettino e frenino i tentativi di infiltrazione fin dai primi segnali. La sicurezza per la popolazione passa attraverso il controllo delle aree più esposte e l’azione tempestiva delle forze dell’ordine.
L’appello del questore per una collaborazione attiva tra polizia e cittadini
Il messaggio del questore Farinacci si conclude con un richiamo alla partecipazione attiva dei cittadini. La questura di Campobasso resta aperta ad ogni segnalazione, anche la più piccola può rivelarsi preziosa per l’attività investigativa e preventiva. La sicurezza pubblica si costruisce attraverso un rapporto basato sulla fiducia e sulla comunicazione.
Incoraggiare la collaborazione significa incrementare la qualità delle informazioni raccolte e migliorare la risposta delle forze dell’ordine. Il coinvolgimento diretto della comunità locale contribuisce a creare un ambiente meno permeabile agli interessi criminali. Questa alleanza è diventata un presupposto imprescindibile in molte operazioni di contrasto.
Il nuovo questore punta su questo legame per rafforzare la vigilanza sul territorio e consolidare un clima di legalità. La partecipazione civica diventa così un elemento chiave per monitorare situazioni sospette e garantire la serenità nelle province molisane. Farinacci si presenta con l’esperienza e il desiderio di costruire una rete estesa di sorveglianza condivisa.
esperienza personale di Farinacci e casi di rilievo nella lotta alla criminalità molisana
Durante il suo precedente incarico a Campobasso, Domenico Farinacci si è trovato ad affrontare indagini rilevanti e delicate. Una delle più note è stata la cattura di Angelo Izzo, noto come il “mostro del Circeo”, responsabile di un duplice omicidio a Ferrazzano nel 2005. Questo episodio ha segnato una tappa importante nella storia criminale locale e nell’attività investigativa.
Farinacci ha così maturato diretto contatto con le problematiche del territorio, acquisendo competenze specifiche sulle dinamiche criminali presenti nel Molise. La sua nuova guida alla questura nasce anche da questa esperienza consolidata, che lo prepara ad affrontare i pericoli odierni con maggiore consapevolezza.
Si tratta di una figura conosciuta in città, che porta con sé la memoria di un lavoro accurato e articolato nell’ambito dell’ordine pubblico. Segnala al contempo come la situazione non sia immutabile e richieda continui aggiornamenti e nuove strategie. L’impegno a presidiare la sicurezza resta una sfida aperta per Campobasso e per tutto il Molise.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Elisa Romano