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Il Molise amplia le aree protette con la Riserva Naturale Rio Secco e Piana Palomba vicino a Isernia

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Nuove aree protette a Molise: Riserva Rio Secco e Piana Palomba vicino a Isernia - Unita.tv
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Nel cuore del Molise, fra i boschi e i pascoli che costeggiano il castello di Macchiagodena, è nata una nuova area tutelata. La Riserva naturale “Rio Secco e Piana Palomba” copre 215 ettari e si inserisce nella Zona speciale di conservazione Montagnola molisana. Questa delimitazione estende la protezione di un ambiente ricco di biodiversità, dai torrenti ai prati in quota fino ai 1.100 metri di altitudine. È il secondo spazio protetto seguito dalla Lipu nella regione e il trentesimo a livello nazionale definitivo dalla Regione Molise in collaborazione con il Comune di Macchiagodena.

Un territorio che unisce paesaggi vari e biodiversità rigorosamente tutelata

La riserva Rio Secco e Piana Palomba raccoglie diversi habitat naturali in un’area piuttosto ampia. Qui boschi misti compongono gran parte del paesaggio, arricchiti da torrenti che attraversano valli e piccole radure erbose pronte a ospitare specie animali e vegetali. L’altitudine raggiunge oltre i 1.100 metri, favorendo ambienti freschi e lontani dagli insediamenti urbani. Queste condizioni creano un rifugio ideale per specie rare o minacciate, e consentono il mantenimento di equilibri ecologici molto delicati. Nel dettaglio, la zona presenta boschi di latifoglie e conifere, con una vegetazione tipica di montagna che cambia a seconda delle quote e dell’esposizione.

La protezione di questi ecosistemi favorisce il passaggio degli animali selvatici, e consente agli uccelli migratori di utilizzare il territorio come punto di sosta durante i loro spostamenti. La presenza di corsi d’acqua puliti e prati aperti amplia l’offerta di habitat, che va dai predatori rapaci ai piccoli mammiferi e insetti. Il mantenimento di un ambiente così diversificato rappresenta un valore aggiunto per la conservazione della natura in tutta la regione.

La collaborazione regionale e locale per la tutela ambientale

La nascita di questa riserva è frutto di un lavoro comune fra Regione Molise, Comune di Macchiagodena e Lipu, l’associazione italiana per la protezione degli uccelli. Questa alleanza nasce dalla necessità di preservare un territorio che, pur vicino agli insediamenti umani, mantiene inalterata la sua vocazione naturale. La decisione regionale ha recepito la proposta e le osservazioni dei tecnici della Lipu, con l’obiettivo di segnare confini chiari e regole precise per un uso sostenibile dell’area.

Il consigliere regionale con delega all’Ambiente, Roberto Di Baggio, ha definito questo risultato un traguardo significativo. Il progetto riflette la volontà della Regione di dare maggior valore alla conservazione della biodiversità. L’intento, oltre a tutelare specie e habitat fragili, punta a creare opportunità per il turismo naturalistico e per la didattica ambientale. La riserva diventa così un luogo dove è possibile studiare la fauna e la flora locali, ma anche un’area per educare i giovani al rispetto per la natura, favorendo la conoscenza diretta dei territori.

Impatti e opportunità della Riserva Naturale Sul Territorio Molisano

La definizione della Riserva naturale Rio Secco e Piana Palomba porta con sé effetti concreti per la comunità e per il territorio circostante. In primo luogo, l’area protetta introduce restrizioni precise sulle attività che possono svolgersi per evitare la degradazione degli ambienti. Questo porta a una gestione attenta e controllata dello sfruttamento delle risorse naturali. Al contempo, la riserva sostiene forme di turismo che si integrano con l’ambiente, come le escursioni, l’osservazione degli uccelli e altre attività all’aria aperta.

Sul piano sociale, la zona protetta diventa un punto di riferimento per iniziative legate all’educazione ambientale. Le scuole e le associazioni possono organizzare visite guidate e laboratori che mostrano le caratteristiche della montagna molisana e le sue specie più significative. Questo tipo di attività mira a sensibilizzare i cittadini, principalmente le nuove generazioni, sull’importanza di mantenere e rispettare gli ecosistemi locali.

Dal punto di vista economico, la riserva può stimolare nuove attività legate al turismo, con ricadute positive sui servizi locali, senza però compromettere l’integrità ambientale. In sintesi, l’istituzione di quest’area naturale protetta si configura come un intervento che intreccia tutela e sviluppo, in linea con le esigenze del territorio e della comunità che lo abita.

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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