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Carceri In Molise a metà 2025: sovraffollamento alle stelle e situazioni al limite in tre strutture

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Carceri molisane al collasso, tre strutture in crisi a metà 2025. - Unita.tv
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Nel Molise, al 30 giugno 2025, le carceri restano sotto pressione. I dati del Ministero della Giustizia mostrano un sovraffollamento ben oltre la capienza prevista nelle tre strutture della regione. Più detenuti rispetto ai posti disponibili, con una presenza significativa di stranieri, raccontano una realtà difficile.

Carceri Molisane: numeri che allarmano

Il sistema penitenziario molisano si compone di tre istituti principali: le case circondariali di Campobasso, Larino e Isernia. A Campobasso, al 30 giugno, erano rinchiuse 165 persone, nonostante la struttura possa ospitarne solo 106. Di questi, 46 erano stranieri. Un’occupazione che supera il 150%.

A Larino, in provincia di Campobasso, la situazione è simile: 153 detenuti a fronte di 119 posti disponibili. Qui la presenza di stranieri è più contenuta, appena 7, ma resta evidente una popolazione carceraria multietnica.

Isernia, infine, ha il dato più critico. I 75 detenuti superano di gran lunga i 44 posti previsti. Tra loro, 23 sono stranieri. Il tasso di occupazione raggiunge il 170%, uno dei più alti in regione.

Numeri che parlano chiaro: il sovraffollamento è un problema serio, che pesa sulle condizioni di vita dentro le carceri e sulle possibilità di reinserimento dei detenuti.

Antigone: l’emergenza carceraria è nazionale

L’associazione Antigone, da sempre impegnata nel monitoraggio delle carceri, ha appena pubblicato il suo rapporto di metà 2025, intitolato “L’emergenza è adesso”. Il documento mette in chiaro che il sovraffollamento non riguarda solo poche realtà, ma è un problema diffuso in tutta Italia.

Secondo Antigone, il numero dei detenuti continua a salire, peggiorando le condizioni di vita in molti istituti. Negli ultimi mesi sono aumentate proteste interne, casi di suicidio e segnalazioni di trattamenti duri e inumani. Il rapporto segnala che in 62 carceri italiane il tasso di occupazione supera il 150%, mentre solo trenta riescono a restare entro i limiti di capienza.

Il quadro che emerge è quello di un sistema sotto forte pressione. La crescita dei detenuti non va di pari passo con l’ampliamento o il miglioramento degli spazi. Il rischio è che questa situazione provochi gravi conseguenze, sia per la sicurezza dei detenuti sia per la gestione degli istituti.

Vita e difficoltà dietro le sbarre in Molise e in Italia

Il sovraffollamento marcato delle carceri molisane significa meno spazio e meno diritti per chi è rinchiuso. Le celle sono spesso sovraffollate, con ripercussioni pesanti sulla salute fisica e mentale.

Le strutture faticano a gestire questa pressione, anche per mancanza di risorse, soprattutto in sanità e nei programmi di reinserimento. La sorveglianza diventa più complicata e aumentano le tensioni tra detenuti.

Il rapporto di Antigone conferma che il problema riguarda quasi tutto il Paese. Le regole spesso non vengono rispettate e mancano alternative alla detenzione. Il risultato sono emergenze continue, con più proteste e episodi di autolesionismo o suicidio.

In Molise, dove una buona parte della popolazione carceraria è straniera, si aggiunge la difficoltà di rispondere a esigenze linguistiche e culturali, spesso ignorate. Questo contribuisce a un clima di isolamento.

Da tempo, forze dell’ordine, operatori e associazioni denunciano una situazione critica, ancor più grave in regioni piccole o con carceri datate e sottodimensionate, come appunto il Molise.

Le richieste di riforma puntano a ridurre il numero di detenuti con misure alternative, ampliare gli spazi, migliorare i servizi e garantire condizioni più umane.

Oggi, però, la gestione resta difficile. E le condizioni dentro le celle sono un banco di prova per capire se il sistema penitenziario italiano è capace di affrontare crisi che si ripetono da anni.

Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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